Tortura

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Bakugou's pov

Il giorno è arrivato e io sono carico come una molla. Sento di poter spaccare il mondo. Posso superare qualsiasi ostacolo. Sono io contro tutti. Farò vedere chi è il numero uno.

Il palazzetto in cui si svolge la gara, è stato allestito con tre ring, in modo da poter gestire tre combattimenti alla volta e ridurre i tempi

Nell'attesa di essere chiamato, mi riscaldo, facendo dei saltelli laterali e dello stretching

Poco dopo veniamo chiamati io e un altro ragazzo, che è circa quanto me.

Lo scontro non dura molto: tempo di studiarlo, passo avanti, passo dietro e affondo con un pugno frontale, dato alla giusta potenza, attraverso una guardia che non è tenuta bene: l'avversario è a terra e io passo alla fase successiva.

Questa gara si svolgerà con uno schema a piramide quindi ora devo attendere che tutti finiscano il primo scontro.

-"bene Bakugou. Solo una cosa: cerca di essere più morbido nei movimenti" mi consiglia il coach, dopo essersi avvicinato in modo più  che appariscente

-"va bene" rispondo anche se continuerò a fare come mi sento: non ha senso apportare delle modifiche proprio adesso, porterebbe solo a una scarsa concentrazione.

Vincerò con la mia poca grazia

Si prosegue fino al pomeriggio quando, finalmente, avviene la finale.

Sono sudato, affaticato e ho diversi lividi e dolori sparsi per il corpo ma ho anche l'adrenalina al massimo.

Saltello, sciogliendo i muscoli di braccia e spalle, con un asciugamano intorno al collo per tamponare il sudore, lo sguardo rivolto sul ring e il coach che mi massaggia le spalle e mi grida frasi di incoraggiamento. Peccato che senta tutto ovattato, l'unica cosa che avverto è la mia sete di vittoria

Il secondo posto se lo possono tenere i perdenti, i voglio l'oro

Veniamo richiamati dall'altoparlante e, dopo una pacca dall'allenatore e dai miei compagni, salgo sul ring, avvicinandomi al centro di esso.

Il mio ultimo avversario è poco più alto di me e avrà circa la mia età. Anche lui è coperto di vari segni e graffi ma ha uno sguardo tranquillo.

Al suono del gong, la sua espressione muta in una impassibile e concentrata.

Si balla

Iniziamo a girare, rimanendo comunque uno di fronte all'altro, lo osservo: ha una guardia che sembra impenetrabile, baricentro basso che gli dà stabilità e i suoi movimenti sono prudenti

Chissà se è anche veloce

Faccio qualche finta per studiare il suo metodo di schivata ma, prima che possa attaccare, lui inizia a tirarmi una serie di attacchi che mi costringono a retrocedere.

Con te mi diverto

Ghigno, sposto un piede di lato e, uscendo dalla sua guardia, gli assesto una ginocchiata allo stomaco.

Gli lascio un paio di secondi per riprendersi, riposizionandomi davanti a lui in guardia.

Mentre osservo i suoi movimenti, noto qualcosa dalle tribune che mi distrae

Kirishima?

Sento il cuore battere più veloce mentre mantengo lo sguardo in quella direzione, come se avessi avuto un miraggio

Il mio avversario ne approfitta e entra nella mia difesa, iniziando a colpirmi in vari punti fragili, in particolar modo sul viso.

Mi ritrovo sanguinante, appoggiato agli elastici che contornano il ring.

Non me lo so spiegare-KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora