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"E il suo nome?" Regulus chiese di nuovo dopo aver visto la ragazza misteriosa nascondersi il volto tra le mani

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"E il suo nome?" Regulus chiese di nuovo dopo aver visto la ragazza misteriosa nascondersi il volto tra le mani.
"Come mai il figlio dei Black si nasconde qui?" Chiese di rimando la giovane, guardando con una certa aria di sfida il ragazzo di fronte a lei che la stava guardando con un sorriso sulle labbra.
"Credo di aver risposto alla tua domanda, ma tu non hai risposto alla mia. Mi dica il suo nome."
"Felicity. Felicity Prince." Disse raddrizzando le spalle con un piccolo inchino. "È un piacere fare la sua conoscenza Arctrus."
"Non credo sia un piacere, in realtà." La schernì Regulus. "E si pronuncia Arcturus, ma preferisco Regulus."
"Che razza di nome è Regulus?"
"La mia famiglia ha una certa ossessione per le costellazioni." Rispose stringendosi nelle spalle con lo sguardo basso. Ad un tratto i due sentirono i ringraziamenti alla famiglia che aveva ospitato tutti quei maghi , poi la musica alzarsi. E dissero all'unisono.
"Credo sia meglio-"
"Ti va di ballare?" Regulus chiese ad un tratto. Gli uscì come un vomito di parole. Un impeto che non fu in grado di controllare. Felicity guardò il ragazzo intensamente pensando dubbiosa alla richiesta mossa dal più giovane dei fratelli Black.
"Fa lo stesso se non ti va, lo capi-"
"Perché no?"
Regulus la guardò per un'istante prima di andarle incontro e porgerle una mano. Felicity pose la mano sopra la sua e iniziarono a muoversi a ritmo, pestandosi i piedi di tanto in tanto e ridendone divertiti.
"Hai mai ballato prima d'ora?" Chiese Regulus divertito.
"Oh, certo. Insieme al mio elfo domestico." Rise lei. Si presero le mani ed iniziarono a roteare intorno a tutta la stanza. Gli occhi dei dipinti attaccati al muro erano piantati sui due giovani che si divertivano con spensieratezza.
Non era mai successo che il giovane Black si divertisse tanto ad una festa organizzata dalla sua famiglia. Ad un tratto, la porta della sala si aprì mostrando una donna dallo sguardo adirato.
"Cosa stai facendo, Felicity?" Chiese la donna con tono spaventosamente composto.
"Io- Stavo solo- Io" tentò Felicity senza successo.
"È colpa mia."
"E tu saresti, giovanotto?" Chiese la donna con un sopracciglio alzato con fare inquisitorio.
"Black, signora."
"Il giovane Sirius, che delizi-"
"Regulus, signora. Sono il secondogenito." Rispose con rispetto guadagnandosi un'altra occhiataccia dalla donna che sembrava interrogarlo. Poteva scorgere delusione nel suo volto e questo gli fece abbassare lo sguardo.
Tieni la testa basta, Reg. Tienila bassa.
La voce era dentro la sua testa, ma sembrava essere Sirius. Gli accadeva spesso nell'ultimo periodo. Sentiva spesso la sua voce: lo rimproverava, lo rincuorava e gli dava consigli. Ovunque lui fosse, era sempre con Regulus.
"Vieni Felicity. Non vorrai perderti la festa. I Blake sono appena arrivati." Sorrise maliziosamente la donna che venne seguita senza fiatare dalla giovane ragazza che era riuscita dopo tanto a far sorridere il cuore al ragazzo delle tenebre. Il ragazzo abbandonato dal fratello, il peso sulle spalle di essere il prediletto della sua famiglia, della nobile famiglia i cui valori entrarono in contrasto con il suo essere. Lei gli rivolse uno sguardo poco prima di uscire e lui le sorrise. Un sorriso debole, ma pur sempre un sorriso. Lei abbassò lo sguardo sul suo abito e uscí dalla stanza lasciandolo lì da solo. O almeno così credeva.
"Padron Regulus, stia attento. Potrebbe spezzargli il cuore." L'elfo dalla pelle gialla e rugosa gracchiò quelle parole mostrando tristezza e terribile apprensione in quei piccoli occhi grigi ridotti a fessure.
"Lo terrò a mente, Kreacher."

mon cœur   ϟ RegulusBlack ϟDove le storie prendono vita. Scoprilo ora