Quella mattina fu ancora più difficile rimanere attenti alla lezione di Lumacorno. I calderoni stavano emettendo alcuni strani rumori e del fumo roseo uscì da uno di essi. Regulus si sentì attratto dall'odore che ne proveniva. Non era mai stato così attratto da una pozione decise quindi di aprire il suo quaderno per appuntare alcuni degli odori più prepotenti. Alzò gli occhi e notò che Felicity stava facendo la stessa cosa, scrivendo di tanto in tanto alcuni appunti, ma non senza essersi messa la matita tra i denti. Regulus distolse lo sguardo e sentì Lumacorno congratularsi con lei riguardo al Distillato di morte della settimana precedente.
"La ringrazio, signore." Rispose educatamente.
"La pozione di oggi è molto complicata e chi riuscirà a capire di cosa si tratta senza saltare in aria è sicuramente degno di un corso avanzato di pozioni." Regulus capì finalmente a cosa si riferisse suo padre: Lumacorno divideva gli studenti in serie A e serie B. Per sua fortuna, apparteneva al primo gruppo e questo gli fece guadagnare crediti extra.
"Mi servono due volontari." Disse Lumacorno scrutando la classe: nessuno alzò la mano e quindi fu lui a scegliere due studenti.
"Narcissa e Regulus?"
"Narcissa non è in questo corso." Si sentirono alcune voci tra la classe.
"Oh, errore mio. Black e Prince."
I due ragazzi si alzarono senza guardarsi e raggiunsero il loro insegnante che li fece posizionare di fronte ad un calderone dal quale usciva uno strano fumo.
"Qualcuno di voi sa dirmi di cosa potrebbe trattarsi?"
Entrambi iniziarono ad inalare il composto e a fare deduzioni silenziose a riguardo.
"Amortentia, signore." Rispose Felicity.
"Benissimo, 10 punti a Serpeverde."
"Che cos'è che rende così speciale questa pozione, signor Black?"
"È un filtro d'amore. Ha un odore diverso per ognuno di noi secondo ciò che ci attrae."
"Molto bene."
I due ragazzi alzarono lo sguardo e i loro occhi entrarono rapidamente in contatto. Felicity abbassò nuovamente lo sguardo sul calderone, visibilmente imbarazzata.
"Ad esempio, cosa sente lei signorina Prince?"
"Io sento odore di mare, di libri , di colonia e di schiuma per capelli." Felicity disse il tutto velocemente. Regulus alzò lo sguardo su di lei realizzando quello che aveva finora solo sperato di sentire. "Però non ne sono sicura." Regulus abbassò lo sguardo nascondendo la sua espressione compiaciuta. Felicity si sentì a disagio rendendosi conto di aver ammesso davanti a tutta la classe di esser attratta dall'unico ragazzo del quale non avrebbe mai dovuto esserlo.
"Può tornare a sedersi, signorina.Chi vuol essere il prossimo?"
Regulus alzò la mano.
"Oh benissimo Signor Black, molto bene."
Regulus avvicinò il volto verso il calderone chiudendo gli occhi e fu sopraffatto dagli odori che riuscì a sentire.
"Io sento... libri, matite" Felicity si stava portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio quando la sua attenzione venne attirata dalle parole di Regulus.
Può essere chiunque. Siamo in una scuola. Chi non usa libri e matite?
"Poi sento gelsomino e caffè." Disse sicuro di se' Regulus.
"Molto bene Black, molto molto bene."
Regulus tornò a sedersi al suo posto proprio dietro a Felicity che stava emanando una scia profumata al gelsomino. Lei si voltò per un istante e Regulus la guardò. La campanella suonò poco dopo e si ritrovarono insieme in classe.
"Non sapevo che tu fossi-"
"Regulus non importa che io provi questa attrazione."
Il mondo sembrò crollargli addosso un'altra volta.
"Che cosa intendi?"
"Non posso permettere alle mie emozioni di controllarmi. Quello che hai fatto-" le lacrime minacciavano di uscirle dagli occhi.
"Fliss-"
"Ti prego, Reg. Lasciami in pace."
Lei se andò di nuovo, lasciandolo solo per la seconda volta nel giro di una settimana.
Regulus non riusciva a comprendere. Non riusciva a farle capire come si sentisse ogni volta che lei non era lì. L'aveva rifiutato di nuovo e il peggio doveva ancora venire.
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mon cœur ϟ RegulusBlack ϟ
Fanfiction"Come?" "Ho mantenuto la parola. Come mai ti nascondi qui?" Chiese la ragazza incrociando le braccia sotto al seno scrutando il ragazzo di fronte a lei. "Perché i miei genitori hanno organizzato questa festa ed io mi sento di troppo." Rispose semp...