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"Quello che stai dicendo è privo di senso, Reg

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"Quello che stai dicendo è privo di senso, Reg." Barty scosse la testa.
"È l'unica cosa che mi resta da fare. Se due persone fanno un voto infrangibile devono per forza sottostarvi, altrimenti entrambi morirebbero. Io non posso sposare mia cugina. Io non-" e all'improvviso voltandosi verso la porta vitrea del treno vide una chioma di capelli biondi e riconobbe la ragazza che aveva ballato con lui. L'unica che sembrava pensarla come lui. Si fermò a fissarla e Barty seguí il punto dove stava guardando.
"Ecco perchè tutto questo interesse per Narcissa e Lucius." Disse ruotando la lingua nell'interno guancia con l'aria di uno che la sapeva lunga.
"Non sono sentimentale come mio fratello, Barty. Se hai intenzione di aiutarmi accomodati, ma non giocare a fare Cupido perchè ho altro in mente." Regulus era abituato a mentire, lo faceva continuamente. Non poteva ammettere di provare interesse per una ragazza vista poco più di un'ora. Se ne vergognava e cercava di opprimerlo, ma quegli occhi verdi erano dei magneti pronti ad attrarre Regulus come se fosse un pezzo di ferro.
"D'accordo. Ti darò una mano."
"Molto bene." Regulus si appoggiò allo schienale della sua poltrona e si mise a guardare fuori dal finestrino. Pioveva e le gocce correvano veloci sul finestrino di quel vecchio treno, continuò a guardarle corrersi dietro ripensando al suo piano quando intravide il castello dove avrebbe passato il resto dell'anno. Sorrise avendo cura di non essere visto da nessuno pensando che anche lei sarebbe stata lì e che molto probabilmente avrebbero trovato il modo di parlare di nuovo.

mon cœur   ϟ RegulusBlack ϟDove le storie prendono vita. Scoprilo ora