Il tempo passò piuttosto velocemente e Regulus riuscì ad avere una guarigione piuttosto rapida. Fu esonerato dalle pergamene scritte per un mese, ma continuava a provarci comunque perché odiava sentirsi inutile.
Gli piaceva riuscire a spingersi oltre le sue capacità, gli piaceva esser bravo in qualcosa ed era stata proprio Felicity a renderlo così immensamente pieno.
Dopo il bacio sulla torre di astronomia continuarono a frequentarsi ogni qualvolta avessero il tempo.
Quel pomeriggio di Novembre faceva insolitamente caldo e raggiunse Felicity vicino alla foresta. Nell'ultimo periodo si vedevano molto più spesso cercando di creare del tempo l'uno per l'altra, cercando di essere felici al meglio che potevano."Magari potremmo andare ad Hogsmeade nel weekend." Disse casualmente lei con un sorriso sulle labbra.
"E cosa vorresti fare, Prince?"
"Non saprei. Bere una burrobirra o due, andarsene in giro vicino alla Stamberga Strillante e starcene un po' noi due." Disse mordendosi delicatamente il labbro inferiore. Felicity stuzzicava Regulus di continuo, adorava metterlo in imbarazzo."Allora è vero che non puoi fare a meno di me."
"Non esagerare, Black. Posso rimangiarmi tutto." I suoi occhi oceano si riempirono di divertimento incontrando i suoi. Lui si avvicinò a lei lentamente quasi torreggiando su Felicity con una mano nella piccola curva della schiena la spinse contro il suo corpo.
"Verrei ovunque insieme a te." Sussurrò lui. "Se riuscissi a finire tutte queste pergamene."
"Ma non sei costretto a farle." Lo prese in giro lei sfiorando il naso con il suo. "Io non farei mai i miei compiti se la McGranitt mi permettesse di non farli." Regulus posò lo sguardò sulle sue labbra, ma cercò di resistere alla tentazione.
"Tu non sei caduta da una scopa." Rise lui sistemandosi sulla coperta che avevano sistemato sopra il prato. "Vieni qui."
"Sembrerebbe un ordine." Lo prese in giro lei avvicinandosi sempre di più fino a sdraiarsi vicino a lui rannicchiandosi sul suo petto.
"E se lo fosse?" Disse guardando la bionda soffiandole via i capelli dalla faccia delicatamente.Lei poté sentire le sue membra aggrovigliarsi pericolosamente. Ogni contatto che Regulus aveva con la sua pelle la portava ad uno stato di estasi che non sapeva spiegare.
"Non riusciresti mai a-" tentò lei in un sussurro spezzato. La sua vicinanza non riusciva a farla ragionare lucidamente, ma si sentiva sempre più spinta verso il ragazzo dagli occhi cielo e i capelli scuri. Lui le sorrise avvicinandosi sempre più alle sue labbra, soffiando sopra di esse.
"Mi basterebbe parlare in francese." Disse in un sussurro."J'ai raison, tresor?"
Le sue lunga dita affusolate iniziarono a disegnarle il contorno della mascella fin quando non strinse delicatamente per spostarle la testa di lato e avere libero accesso al suo collo. Felicity stava trattenendo il respiro, pronta a quello che sarebbe potuto succedere in quell'istante. Regulus si avvicinò pericolosamente al suo collo lasciandole una scia di baci delicati, come se l'incavo del suo collo fosse creato per le sue labbra sottili. La ragazza chiuse gli occhi tirando la testa ancora più all'indietro per chiederne di più. Non ne aveva mai abbastanza di Regulus Black e aveva iniziato a non vergognarsene più.
In men che non si dica si ritrovò sopra il giovane Black con le mani agganciate al colletto della sua camicia, chiuse gli occhi per non mostrare le pupille dilatate dal desiderio e si avvicinò velocemente premendo le sue labbra contro quelle del moro che aveva le fossette ben distinte sul volto magro. Il loro sapore si mischiò inebriando i sensi di entrambi, si staccarono giusto un attimo e riuscirono a ricomporsi giusto in tempo, fin quando non sentirono qualcuno avvicinarsi e la quiete arrivò a fine ben presto... Se solo lo avessero saputo.
"Da cosa vi nascondete, voi due?" La voce di William Blake interruppe la deliziosa risata di Felicity.
"Da niente." Taglió corto lei senza guardarlo.
"Non sono affari tuoi." Rispose contemporaneamente Regulus guadagnandosi un'occhiataccia dal ragazzo.
"Vedo che ancora non comprendi la differenza tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, Black."
"Che cosa intende?" Felicity si intromise, ma Regulus continuò a guardare William senza perderlo di vista un solo secondo.
"Niente, Felicity." Rispose William con un sorrisetto. "Probabilmente ti ha già detto tutto."
"Tutto cosa?" Felicity continuava a non capire a cosa si stessero riferendo e questo iniziò a farla irritare.
"Non le hai detto niente?" William spalancò gli occhi.
"Finiscila." Ringhiò Regulus. "Non adesso." I suoi occhi erano supplicanti. Stava supplicando e non se ne vergognó.
"Qual è il problema? Non vuoi che si sappia che hai suggellato un voto infrangibile?"
"Ho detto di stare zitto!" Regulus alzò la voce mettendo le mani sulla giacca del ragazzo di fronte a se', strattonandolo e facendolo cadere. Felicity si tirò indietro, facendo quel broncio così caratteristico della sua persona. Non poteva credere a quello che aveva sentito. Il ragazzo che aveva imparato ad amare aveva suggellato un voto infrangibile. Come aveva potuto e su cosa? Se tutto fosse stato un terribile gioco per farla innamorare? Tutte queste domande riecheggiavano nel cuore della piccola Felicity Prince. Si sentì tradita e usata.
"Fel-" tentò Regulus camminando verso di lei.
"No." Disse con la voce strozzata ed un dito puntato contro di lui. "Lasciami stare."
"Se solo mi lasciassi spieg-"
"Cosa vuoi spiegare? Non c'è niente da spiegare, è già tutto molto chiaro."
"Felicity, per favore-"
"Non un'altra parola." Disse in un sussurro spezzato andandosene e lasciandolo da solo insieme ai pezzi di cuore che tentavano di rimettersi insieme senza successo.
"Ti avevo promesso che avresti perso ogni cosa." Disse William con un tono di voce cupo.
"Perché?" Chiese Regulus con uno sguardo spezzato.
"È semplice." William si strinse tra le spalle. "Non sei l'unico a provenire da una famiglia di purosangue. Tu dovevi sposare tua cugina. Io avrei dovuto sposare Felicity. E dal primo momento in cui l'ho vista sono sempre venuto dopo di te. Io ero l'altro e questa cosa non potevo accettarla. Non riuscivo ad accettare che lei preferisse te a me. Un Black ad un Blake."
"Tu sei malato."
"Può essere. Mi rallegro però. Sembra che per una volta ancora, il secondo sia sempre tu."
"È riuscita a farmi provare emozioni che non avevo più provato da quando-" Regulus aveva gli occhi umidi. "Da quando-"
"Da quando il tuo fratellino traditore se n'è andato, sì. Questa storia non interessa più a nessuno. Tu non interessi più a nessuno." Disse William con lo sguardo fisso su quello che una volta era un amico. "Avresti dovuto sposare tua cugina." Si voltò per andarsene quando Regulus aprì di nuovo bocca."Non starà mai insieme a te. Lei è troppo giusta e tu sei solo un mostro." William si voltò di nuovo per rispondere con provocazione.
"A me risulta che quello ad aver praticato magia oscura sia tu." Disse beffardo. "Saluti Regulus." Il ragazzo se ne andò e in quell'istante Regulus si spezzò totalmente. Iniziò a ripensare a tutti quei dettagli di Felicity che l'avevano reso così felice nei mesi passati. Pensò ai suoi occhi e a come brillassero quando erano insieme. Avrebbe dovuto dirle subito cosa provava per lei, ma non trovò il coraggio e alla fine fu proprio la mancanza di coraggio a fargliela perdere. Avrebbe potuto spiegarle tutto. Avrebbe potuto dirle il motivo per cui aveva praticato quella magia pericolosa. La ragione era lei, era sempre stata lei. Era riuscito ad essere un ragazzo migliore per lei. Era riuscito a sentirsi qualcuno grazie a lei, ma adesso tornò a sentirsi triste, indifeso e privo di valore.Sei un debole, Reggie
Lo so Sir, lo so.
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mon cœur ϟ RegulusBlack ϟ
Fanfiction"Come?" "Ho mantenuto la parola. Come mai ti nascondi qui?" Chiese la ragazza incrociando le braccia sotto al seno scrutando il ragazzo di fronte a lei. "Perché i miei genitori hanno organizzato questa festa ed io mi sento di troppo." Rispose semp...