Regulus aveva aperto le grandi ante del suo armadio a muro grigiastro già tre volte cercando disperatamente qualcosa da indossare per la cena di quella sera. Aveva posato sul grande letto a baldacchino tutte le camicie, i panciotti e le giacche che possedeva e non riusciva a decidersi. Iniziò a sentirsi a disagio, a sentirsi inferiore rispetto al resto della famiglia. Si mise seduto tenendosi la testa tra le mani pensando alla sua famiglia, alla nobile casata dei Black. La famiglia Black era una delle famiglie più rispettabili del mondo magico e questa grandezza iniziò a pesare sulle spalle del più giovane dei Black fin da subito. Era il più piccolo e quindi cercava di compiacere i suoi genitori , ma allo stesso tempo iniziò a distaccarsi da Sirius che si ribellò ben presto ai valori dell'intera famiglia. Difatti Il maggiore dei Black passava molto tempo a casa dei Potter e frequentava i nati babbani. Regulus tentava di rimanere rigido ogni qualvolta uscisse della musica mondana dalla stanza del fratello, con scarsi risultati.
Una volta rischió una punizione solo perché aveva osato muovere il piede a ritmo di una stupida canzone dei Queen. Sua madre aveva contratto la mascella e gli aveva lanciato una sguardo che valeva più di mille parole. La verità era che Regulus adorava suo fratello, provava stima nei suoi confronti perché riusciva ad essere tutto quello che lui non aveva il coraggio di diventare. E ben presto l'ammirazione si trasformò in gelosia che si tramutò in voglia di essere diverso. Iniziò ad essere sempre più presente alle questioni familiari: alle cene, alle feste e alle ricorrenze. Fece tutto quello in suo potere per rendere fieri Orion e Walburga.
Il flusso di pensieri di Regulus venne interrotto da un colpo alla porta.
"Sei presentabile?"
La voce di Orion era affievolita dalla porta chiusa, ma non per questo meno cupa. Il ragazzo si chiuse la camicia bianca velocemente prima di invitare il padre ad entrare. L'uomo si fermò sulla porta per dare un'occhiata veloce in giro prima di entrare e dare una pacca sulla spalla al secondogenito. Regulus fece un mezzo sorriso cercando di nascondere la pesantezza che provava in quel momento.
"Questo è quello che indosserai?"
"Non- Credi che non-" tentò Regulus.
"Figliolo, è una serata importante. Stasera la nostra casa aprirà le porte ad altre famiglie purosangue. È la grande occasione della nostra vita. È la tua grande occasione per avvicinarti a maghi e streghe di un certo livello."
"Si, lo so. Tu e la mamma siete stati piuttosto chiari." Disse il ragazzo non prestando attenzione. Se solo Sirius fosse stato insieme a lui. Se solo l'avessero vista allo stesso modo. Si guadagnò un'occhiataccia cupa e il ragazzo abbassò lo sguardo sussurrando le sue scuse.
"Sei nostro figlio, Regulus. Devi renderci fieri di te. Ma so che tu che porterai avanti questa famiglia con grande onore." Orion guardò suo figlio e si diresse velocemente verso il suo armadio scegliendo per lui l'abito che avrebbe dovuto indossare. Scelse un abito di velluto blu scuro con un cravattino scarlatto.
"Credo che questo sia più adeguato. Ah, Reg?"
"Si, papà?" Rispose il ragazzo riverentemente.
"Non dimenticarti l'orologio da taschino." Il ragazzo gli sorrise tristemente facendo sperando che suo padre non lo notasse. Una volta che la porta fu chiusa, Regulus si poggiò al muro lasciandosi scivolare seduto a terra ripensando a quanto la melodia proveniente da camera di Sirius l'avesse reso veramente felice. Era passato un mese e ancora non si era abituato all'idea di esser rimasto solo. Si passò una mano tra i capelli ricci riuscendo a malapena a trattenersi.Se solo fossi qui.
Ti vorrei qui, fratello.
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mon cœur ϟ RegulusBlack ϟ
Fiksi Penggemar"Come?" "Ho mantenuto la parola. Come mai ti nascondi qui?" Chiese la ragazza incrociando le braccia sotto al seno scrutando il ragazzo di fronte a lei. "Perché i miei genitori hanno organizzato questa festa ed io mi sento di troppo." Rispose semp...