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Regulus raggiunse la torre di Astronomia di corsa e con le lacrime che gli si erano asciugate sulle guance

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Regulus raggiunse la torre di Astronomia di corsa e con le lacrime che gli si erano asciugate sulle guance. Non appena le suole delle sue scarpe toccarono il pavimento scricchiolante della torre il suo volto venne tagliato dal freddo vento di quella notte. Tentò di ignorare il dolore che provava, ma non riuscì ad andare oltre: il freddo gli riportò alla mente lei. Dei deboli singhiozzi vennero fuori da lui non appena si sporse per guardare giù. Solo lui sapeva quanto avrebbe voluto nascondersi tra le braccia di Felicity e lasciarsi tutto alle spalle, ma si rese conto di non poterlo fare. Un carico di pensieri lo investì all'improvviso: ripensò a quanto fossero stati inseparabili lui e Sirius, a quanto suo fratello avesse tenuto a lui e quanto invidiasse i suoi amici. Ricordò un abbraccio e un debole "mi dispiace" seguito da una porta che sbatteva e da un fratello che se ne andava. Un fratello che lo lasciava da solo ad affrontare quello che non sarebbe mai stato in grado di affrontare. Sirius se ne andò e Regulus divenne il futuro della sua famiglia. La responsabilità gli pesava addosso da sempre, ma le cose iniziarono a prendere una piega diversa quando conobbe Felicity. L'unica che era stata in grado di portargli la felicità di cui aveva bisogno, la leggerezza che aveva a lungo bramato. Forse per orgoglio o per codardia perse anche quest ultimo spiraglio di luce.

"Reg."
La voce di Felicity era spezzata mentre lo guardava appoggiato alla ringhiera della torre.
"Vattene, Fliss!"  Gli urlò lui.
"Non posso andarmene." Le lacrime rigavano il volto ad entrambi. "Non voglio farlo."
"Tu devi farlo." Gli ordinò lui.
"Ha tutta l'aria di essere un ordine" e le sorrise in mezzo alle lacrime, cercando di fargli tornare alla mente come fossero le cose un mese prima. Lui piangeva, non lo nascondeva nemmeno più. Aveva lo sguardo fisso su di lei e stava scuotendo la testa.
"Mi dispiace." Ripeteva lui continuando a scuotere la testa. "Tu meriti molto più di questo."
"È questo che voglio." Felicity fece un passo nella sua direzione e lui allungó un braccio verso di lei per tenerla lontana. Non voleva che lo vedesse in quel modo. Non voleva farle pena.
"Come puoi volere questo?" Gli disse piangendo. "Je veux tout, mon coeur." Tentò di imitare la perfetta pronuncia francese del ragazzo di fronte a lei. Ricordandosi ogni momento passato insieme, come se fossero scene di un film, tentò di avvicinarsi di nuovo. Regulus la guardò prima di buttarle le braccia al collo e nascondersi nell'incavo del suo collo. Le mani della giovane ragazza si intrecciarono tra i suoi capelli tenendolo stretto a se. Felicity non era sicura di niente, se non che non avrebbe mai permesso a nessuno di ferire il ragazzo che teneva tra le braccia. La sua mente e la sua anima brillante non sarebbero mai stati corrotti da nessuno.
"Non è mai troppo tardi, Reggie."
Lui si allontanò un momento, interrompendo l'abbraccio. Alzò la manica della camicia e le mostrò il suo avambraccio. Gli occhi di Felicity si spalancarono prima di portare una mano sulla sua bocca per lo stupore, per lo spavento.
Un serpente che fuoriusciva da un teschio era impresso sulla pelle di Regulus Black. E il peggio era che l'inchiostro si stava muovendo.
"Ne sei ancora convinta?" Chiese con lo sguardo triste e i capelli bagnati dalle lacrime.

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mon cœur   ϟ RegulusBlack ϟDove le storie prendono vita. Scoprilo ora