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Sbianco appena li vedo e Kylian lo nota.
"Tranquilla cherie, non sono dei mostri" mi dice sottovoce.
Rido nervosamente a quelle parole.

Arriviamo davanti ad essi.
"Buongiorno bellissima! Piacere io sono Fayza, la mamma di Kylian" mi dice porgendomi la mano sorridente, sorrido a mia volta. "Piacere Samantha" dico stringendo la mano.
"Io invece sono Wilfried carissima, il padre di Kylian" esclama, anche lui sorridente.

Subito la mamma di Kylian si affianca alla mia sinistra.
"E molla un po' sta ragazza! Sanguisuga!" esclama sorridendo contro Kylian, togliendo il suo braccio dai miei fianchi. Inizio a ridere.

Kylian mi lascia un bacio e si affianca al padre, che non so come, stava parlando con Nancy.

"Mamma mia sto ragazzo! È proprio innamorato, non ti lascia un secondo!" mi dice incredula Fayza. "Parla ogni secondo di te a casa!" aggiunge poi.
Sorrido felicissima, "Si signora, anche io sono innamorata persa di lui! Penso di non aver mai avuto un fidanzato fine ed educato come suo figlio, devo farle i miei complimenti!" le dico.
Lei mi guarda seguendo tutto il filo del discorso, con quasi gli occhi lucidi, "Sei una ragazza d'oro Samantha! Se Kylian osa farti del male in futuro, dovrá vedersela con me!" mi dice incurvando un sorriso ironico.
Sorrido anche io, mi piace l'ironia di questa signora.
"Dai ora vi rilascio assieme!" dice battendomi la spalla e facendo tornare Kylian da a me, mentre lei va da a suo marito.

"Allora bijou? Come ti è sembrata mia madre?" mi chiede curioso Kyky.
"Troppo simpatica amore, hai preso da lei caratterialmente!" gli rispondo con il sorriso.
Mi lascia un bacio caldo.

Entriamo finalmente dentro l'edificio gigante.

Mi ritrovo davanti una sala da pranzo abnorme, letteralmente.
C'era una tavolata lunga come minimo 30 metri e c'era giá tutto il nostro gruppo, più un'altra 3ntina di persone. Presumo siano parenti di Kylian.

Nancy si precipita affianco a Ney, io invece mi accomodo affianco a Kyky.

Fa ingresso nel grande salotto, Ethan con una decina di suoi amici.
Passa a salutare tutto il tavolo fino ad arrivare a me, lasciandomi due baci sulle guance. Saluta poi il fratello con un "cinque" smonco e un colpo di spalla.

Mi appoggio al petto del mio ragazzo con la testa e lui inizio a farmi i grattini sul braccio.
Fayza ci guarda, difronte a noi, con un sorriso smagliante.
"Smettila mamma!" gli urla Kyky ridendo.
"Ma poverina, smettila tu!" gli dico sottovoce ridendo e tirandogli un schiaffetto sul braccio.
Ridono entrambi.
Mi riappoggio a lui.

In quella stanza gigante rimbombavano almeno 300 voci diverse, tutti parlavano tra loro, quindi quando parlavo con Kylian o qualcun'altro, dovevo urlare come in discoteca.

Arrivano due signorine sulla trentina d'anni con un carrellino dorato che servono il cibo.
Mi mettono davanti un piatto di caviale per poi versarmi lo champagne nel bicchiere.

Mi giro verso Kylian e Nana con la bocca incurvata verso il basso, "Alla faccia" dico "altro che Courmayeur" aggiungo poi.
Scoppiano a ridere.

Non ho mai mangiato il caviale, infatti appena lo addento sopra il pane, a momenti vomito.
"Non ti piace?" mi chiede Kylian ridendo notando la mia faccia, che cerco di non far notare per non passare da maleducata.
"Si mi piace, è solo che ha un sapore strano" mento.
"Insomma, la tua faccia dice altro"
Mi conosce meglio di me stessa ormai.

Decido di non prendere il secondo.
"Devo andare un secondo in bagno, torno subito" dico per poi sgattaiolare via in cerca di un bagno in quel castello gigante.
In realtà non devo andare in bagno, è solo che avevo tutti gli occhi puntati addosso, essendo la ragazza di Kylian, quindi ho deciso di andare farmi un giretto.

Salgo su un ascensore gigantesco schiacciando un tasto a caso tra i 10 piani.
"3º piano" dice un autoparlante per poi aprire le porte.
Rimango sempre più stupita da questo posto.
"Ferma signorina, dove pensa di andare?" mi ferma un uomo in giacca e cravatta sui quarant'anni.
"Ehm, io.. stavo cercando un bagno" dico.
"Perfetto, torni al piano terra e lo trova li" dice, facendomi indietreggiare e chiudendo le porte.
"Ma senti questo" esclamo, schiacciando il tasto del piano terra.

"Piano terra" si aprono nuovamente le porte.

Mi ritrovo davanti un altro maggiordomo.
Per poco non esaspero alla frase che mi dice, "Mi scusi signorina ma lei non puó stare qua, c'è una cena importante e privata in corso".
"No no stia tranquillo, mi hanno invitata a questa cena. Non sono sconosciuta!" esclamo sorridendo, facendomi spazio per uscire.
"Non ho una conferma concreta, non posso farla passare" risponde bloccandomi.
"Mi scusi ma cosa posso dirle oltre che mi hanno invitata? Purtroppo non ho qualcosa di cartaceo, sennò glielo avrei fatto vedere!" dico esasperata.
"Non posso farla passare! Punto!" inizia ad alzare i toni.
"Oh andiamo! 1, Siamo su un'entrata di un'ascensore, mi perdoni. 2, Se vuole chiamo qua il mio fidanzato e glielo dice lui!" esclamo seccata, iniziavo a scaldarmi.
"Chi è il suo fidanzato mi perdoni?" mi domanda con aria di sfida.
"Kylian Mbappé" rispondo scandendo il nome e incrociando le braccia.
Il signore scoppia a ridere, "Secondo lei io credo veramente che uno come Mbappé stia con una malmessa come lei?" mi dice tra le risate.
Lo guardo sbarrando gli occhi e schifata, "Ma come si permette?!" urlo.

"Che succede qua?" spunta Kylian, grazie al cielo. "Bijou? ti stavo cercando!" esclama sorridendo per poi prendermi per mano.
Il vecchio sbianca.
"Arrivederci signore, è stato un piacere chiacchierare con lei!" dico andandomene mano nella mano con Kylian e fulminandolo con un ghigno di sfida.

"Tutto okay?" chiede Kylian, una volta lontani da quel tipo.
"Quel vecchio mi ha dato della malmessa e non voleva farmi passare perché affermava, senza nessuna prova, che non fossi stata invitata e che non fossi la tua fidanzata!" esclamo incredula.
"Vabbè dai mon amour, per fortuna sono arrivato io" dice.

Ci risediamo a quella tavolata e.. di nuovo tutti gli occhi addosso.
"Ti vedo arrabbiata, cos'è successo?" mi chiede Nana alla mia destra.
"Ti spiego dopo" le rispondo.
Avevo davanti la mamma di Kyky, non volevo passare per una persona che non sono, se raccontassi l'accaduto.

Quel ragazzo parigino - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora