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⚠️ contenuti sessuali ⚠️

Mi risvegliai intorno alle 5 di pomeriggio ma appena mi girai sia alla mia destra che alla mia sinistra, non trovai Kylian.

"Se cerchi Kylian, è andato ad allenamento" entró Ethan nella stanza

"Oh, va bene" dissi sorridendo.

Uscì dalla porta sorridendo anche lui

"Aspetta" dissi bloccandolo "sarà una domanda stupida ma, posso chiederti quanti anni hai? Scusa la domanda un po' inutile" decisi di spendere un po' di tempo conoscendo il fratello più piccolo

"Quattordici, quasi quindici. Come mai me lo chiedi?" rise

"No perché non riuscivo a capire la tua età perdonami. Sembri sia un sedicenne che un tredicenne" risposi ridendo scusandomi 25 volte

"Tranquilla" disse sorridendo.
"Vuoi venire con me a giocare alla play?" chiese infine

"Oddio, sono un po' uno schifo con la play però va bene dai" mi alzai.

Mi sedetti sul divano insieme al piccolo che mi insegnó come giocare a fifa.

"Vedi, sono negata" dissi, dopo dieci minuti, perdendo tre a zero con Ethan

Rise.

Scherzai con lui fin quando non mi disse che sarebbe dovuto andare a dormire dagli amici.

Lo salutai e sgattaiolò via con uno zainetto pieno di cose.

Mi sdraiai sul grande divano per poi, senza accorgermene, riaddormentarmi di nuovo.


Mi risvegliai sentendo una mano che accarezzava il mio viso.
Come confondere quel tocco

"Kylian?" chiesi mettendomi seduta stropicciandomi gli occhi

"Patata" rispose per poi sedersi affianco a me poggiando una sua mano nel mio interno coscia.

"Mi eri mancato" mi appoggiai sul suo petto.

Avemmo un contatto visivo molto intenso per un buon minuto intero, per poi attaccarci come due calamite.

Mi prese in braccio portandomi in camera.

Mi buttó sul letto mettendosi sopra di me lasciandomi tanti baci sparsi per il viso.

"Non mi sembri ancora tanto nelle condizioni di avere rapporti" disse a un centimetro dalle mie labbra preoccupato.

"Kylian io ti voglio." risposi serissima "anche se stessi male, tu ne saresti la cura" conclusi.

Mi guardó con gli occhi pieni di voglia e amore per poi riattaccarsi alle mie labbra con la foga più assoluta.

Iniziammo a spogliarci a vicenda rimanendo totalmente nudi.

Kylian si alzó prendendo la classica bustina argentata dal cassetto.

Indossó il profilattico per poi posizionarsi davanti alle mie gambe che in poco tempo circondarono il suo bacino.

"Sei sicura?" chiese un'ennesima volta

"Si tato, vai tranquillo" risposi

Con una spinta entró in me riattaccandosi alle mie labbra con foga, ansimai sulle sue labbra.

Ogni spinta aumentava sempre di più la velocità, quanto mi era mancato.
Non era il solito sesso che facevamo di solito, questo era amore. Cosa che non ho mai provato con nessuno.

Sentivo la sua voce vogliosa che mi sussurrava le frasi più dolci e allo stesso tempo sporche al mio orecchio, mentre il suo bacino si scontrava in velocità contro il mio.
Le mie mani vagavano per la sua schiena muscolosa lasciando anche qualche graffio.

Non tardó ad arrivare il suo fiatone, quel fiatone.
Lo sentivo sulla mia pelle.

Iniziai a sentire tante vampate di calore e un piacere unico, stavo raggiungendo il limite.

"Kylian-" tentai di urlare a voce strozzata.

Aumentó la velocità a quell'esclamazione.

"Guardami negli occhi" ordinó.

Feci quello che disse distogliendo dopo poco lo sguardo.

"Che ne dici di venire per me bijou? Solo per me?" sussurró, avvicinandosi nuovamente al mio orecchio, con la voce più rauca che potesse.
A quella frase rabbrividii.
Aiutó e anche tanto.

Dopo poco, inarcai la schiena roteando gli occhi, cacciando un ultimo gemito mugugnando il suo nome.
Raggiunse il limite anche lui.

Si sdraió affianco a me sfinito facendomi poggiare la testa sul suo petto, come sempre.

Subito mi precipitai sulle sue labbra e nelle sue braccia.

"Vedi, sei tu la cura di tutti i miei malori" dissi "prima di questo avevo un'emicrania assurda e TU me l'hai fatta passare" risi puntandogli il dito facendo ridere anche lui.

"Madonna mi eri mancata troppo, giuro" disse arrotolando l'indice nei miei capelli castani fissando il muro.

"Anche tu" risposi "ora che sei anche un medicinale, ne approfitteremo spesso" aggiunsi ironica per poi schioccargli un bacio.

Mi alzai dal letto tirandolo per il braccio, portandolo in bagno,
questa volta non ero ubriaca.

Entrammo dentro la doccia assieme e ricominció tutto da capo.

Tutto il bagno si riempì di fiatoni, ansimi, gemiti e schiocchi di bacini che si scontravano.
I vetri di quella doccia gigantesca erano totalmente appannati, c'erano solo le nostre manate.

Una volta raggiunti nuovamente i limiti, ci insaponammo.

La visione dell'acqua che scorreva sul fisico scolpito di Kylian, era terribilmente attraente.

Uscimmo, ci asciugammo e ritornammo sul letto dove poche decine di minuti fa avevamo consumato tutto il nostro amore.

Mi sdraiai sopra di lui, faccia a faccia.

"Ti amo" dissi schioccandogli un bacio a stampo sorridendo.

"Io no" rispose ricambiando il bacio ridendo

"Che simpatico" dissi avvicinando la mano al suo amichetto.

"No no basta. È morto per oggi" disse coprendoselo.
Scoppiai a ridere.

Inizió un contatto visivo illegale, ci stavamo letteralmente mangiando.

"Quanto cazzo sei bella" interruppe il silenzio.

"Tu non sei da meno" risposi accarezzando i suoi capelli rasati.

"Cosa ti farei se non fossi sfinito Samantha" esclamó

Ero sdraiata con la nuca sul suo petto, nel giro di due minuti mi girai e lo vidi addormentato, con quelle labbra carnose che si aprivano di pochi millimetri per prendere fiato e quella pelle perfetta che si ritrovava.
Semplicemente perfetto, ed il solo pensiero che questa perfezione sia di mia proprietà, mi fa venire le farfalle nello stomaco.

Crollai dopo poco anche io.









Quel ragazzo parigino - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora