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Era Nana, mi ha chiesto se per la notte tornassi a casa e le ho risposto di si.

Resto li un'altra mezz'oretta, rubo dei vestiti a Kylian visto che i miei erano sporchi e poi saluto tutti con un abbraccio.
Kylian mi accompagna con la sua auto fino al mio appartamento.

"Prima guida con questa auto da patentato!" dice gasatissimo.
Rido per la sua ingenuità.
Per tutto il tragitto appoggia la sua mano sulla mia coscia.
Arriviamo davanti casa mia e mi saluta con un bacio passionale, "Ci vediamo domani" mi dice "e vedi di tornarmi la felpa e i pantaloni domani!" aggiunge subito dopo. Scoppio a ridere.

Aspetta che io entri dentro il giro scala per poi sfrecciare via come al solito.

Salgo su al mio appartamento e mi accoglie Nancy, come al solito, a braccia aperte.

Ci raccontiamo a vicenda tutte le cose accadute durante il giorno e la notte.

"Cariña, io sono pazza di quell'uomo!" mi dice riferendosi a Ney.
"Io del mio!" controbatto entusiasta.
Ridiamo entrambe e Nana si avvicina ai fornelli.

Ero stanchissima oggi, tanto che inizio a sbadigliare come non ho mai fatto.

"Colombia ma sono le 9pm, ti si scaricano così in fretta le pile?" mi chiede ironica la mia amica.
"No Nana, é solo che oggi sono morta, non so perché" rispondo.
"Se vuoi vai pure a dormire cara" mi dice la mia amica.
"Grazie Nana, giuro mi dispiace lasciarti qui da sola" dico mortificata.
"Ma non c'é problema! Vai pure" risponde con il sorriso.

Mi avvio verso camera mia e appena tocco il materasso, mi addormento come un sasso.



9:40am

Apro gli occhi e mi ritrovo 20 chiamate perse di Kylian, ma che diamine é successo?

Schiaccio la notifica e lo richiamo.

"Pronto Kyky, che succede" dico preoccupata.
"Ciao bijou, passo a prenderti tra 5 minuti, va bene? Devo parlarti di una cosa molto importante" risponde con il magone.
Inizio a preoccuparmi, "Va bene, ma devo preoccuparmi?" chiedo.
"Dipende da te" risponde secco.
Faccio una faccia tristissima per la risposta appena data e sento dall'altra parte, Kyky che inizia a respirare male e singhiozzare.
"Scusa cucciola se ti ho risposta cosí. Passo a prenderti tra 5 minuti, ho bisogno di vederti e di parlarti" mi dice, piangendo.
Ci salutiamo e attacco.

Metto le mani in faccia e inizio a tremare e a piangere, sola, al centro del letto, cosa dovrà dirmi ora quest'uomo?

Mi alzo e vado lavarmi e prepararmi, ancora con le lacrime. Nancy stava ancora dormendo come un ghiro, quindi le avrei scritto un messaggio piú tardi.

Esco dalla doccia e metto una semplice tutina a canottiera fine e pantaloncini corti, bianca con delle farfalline.
Metto le mie air force bianche e appena mi siedo sul letto, mi chiama Kylian.
Scendo le varie rampe di scale senza prendere l'ascensore, dovevo sfogare il mix di sentimenti che provavo.

Mi siedo in macchina e lo vedo con gli occhi gonfi dal pianto che se li sfregava con il pollice e l'indice.
Scoppio di nuovo a piangere, non ce la facevo a vederlo cosi.
Mi abbraccia fortissimo e mi fa appoggiare sul suo petto.
"Anche se sarà qualcosa di grave o triste, io sarò sempre con te amore, ricordatelo" dico singhiozzando tra una parola e l'altra.
Lui annuisce e mi lascia un bacio in fronte.

Mi rimetto sul sedile e ci avviamo verso casa sua.
"Ma c'é qualcuno a casa tua?" chiedo.
"No, i miei sono a lavoro e mio fratello é al centro estivo" risponde.
Annuisco.

Arriviamo nel cortile e saliamo su.
Appena entriamo in casa, si siede sul divano e mi fa accomodare sulle sue gambe.
"Allora.." dice prendendo il respiro.
Decido di prendergli la mano e accarezzargliela.
"..non so come la prenderai, perché siamo come due sanguisughe" dice con le lacrime "ma.. il mio coach mi ha detto che dovrò trasferirmi a Madrid per lavoro" mi dice tutt'ad un fiato.
Sbarro gli occhi e rinizio a tremare.
"E quando parti?" chiedo.
"Domani mattina" dice secco.
Lo guardo confusa, come fa a dirglielo oggi se deve partire domani, non c'è il tempo materiale.
"Però me lo aveva già detto da un paio di settimane, non te l'ho detto perché non volevo che stessi in paranoia. Mi uccide il pensiero di vederti stare male" aggiunge, notando la mia faccia.
Piango ancora più disperatamente di prima e mi rannicchio nelle sue braccia.
Lui mi accarezza i capelli ancora umidi con delicatezza.

"Non ce la faccio Kylian" dico tra le lacrime.
"Nemmeno io bijou" mi risponde.
"Non ce la faccio a stare senza di te, é come se fossi dipendente da te, anzi, lo sono. Se rimango senza vederti per due giorni massimo, esco di testa. Mi manca il tuo profumo, la tua presenza, il tuo affetto, il tuo modo di trattarmi. Mi manchi tu." dico rialzandomi piangendo e guardandolo dritto negli occhi.
Lui scoppia a piangere e si attacca alle mie labbra.

É vero, io sono dipendente da lui. Certo, prendersi una dipendenza per una persona è la cosa più pericolosa del mondo, peró io con lui sto bene.
Mi fa sentire come una regina. Ogni volta che lo ho affianco mi si mozza il respiro, mi provoca le farfalle nello stomaco e i migliori mix di sentimenti e sensazioni mai provate in vita mia.

"Almeno oggi c'é la partita" dico riappoggiandomi sul suo petto.
"Si, li ci sará una cosa bella" dice incurvando un sorriso.
Decido di non fare domande, non volevo rovimarmi la sorpresa.

Dopo valanghe di pianti e baci, decidiamo di guardarci un film.














spazio autrice
ciao fiorellini al miele💅🏻
come avrete capito, sta per terminare la storia, fatemi sapere se vorrete il sequel!🤍

Quel ragazzo parigino - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora