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La settimana in vacanza è passata abbastanza svelta, abbiamo passato tutti i pomeriggi al mare e le sere a passeggiare per i lungomari della Sardegna, sono abbronzatissima.
Ma é ora di ritornare nella nostra grande Parigi.

"Hai preso tutto cherie?" mi chiede Kylian affacciandosi un'ultima volta alla stanza.
"Si Kyky, possiamo andare" dico spingendolo fuori e ridendo.
Arriviamo nel famoso atrio dell'hotel ed erano giá tutti li con i loro bagagli.
"Mi mancherá questo posto" esclama Paul guardandosi attorno.
Salutiamo carolosamente tutto lo staff dell'hotel, per poi uscire.

Dopo miliardi di taxi, arriviamo all'aereoporto.
Saliamo sull'aereo privato e io, come al solito, mi affianco a Kylian.
Condividiamo le sue airpods e lui scorre le sue varie playlist di spotify.
"Ti prego non mettere drill, sono le 10 di mattina Kyky" dico, afferrandogli la mano.
Scoppia a ridere.
"No no tranquilla" dice, per poi far partire una canzone di Raffaella Carrà.
Mi viene quasi la pelle d'oca e mi alzo con il busto dal sedile, sorpresa, con la mano sulla bocca.
"Ho messo qualcosa di sbagliato?" chiede lui confuso togliendosi la cuffietta.
Mi ero dimenticata totalmente che lui non capisce, ne parla l'italiano, quindi non può capire nemmeno l'importanza di quella donna.
"Nulla amore, nulla" mi limito a dire, riappoggiandomi sulla sua spalla.

Dopo circa 2 ore, atterriamo a destinazione.
"Quanto mi eri mancata Parigi" urlo appena esco dalla porta dell'aereo, aprendo le braccia.
"Dai scendi minchiona" dice Nancy dietro di me, dandomi una piccola spinta.
Scoppio a ridere per poi scendere la scalinata.

Finalmente arriviamo al parcheggio e subito mi precipito alla macchina di Kylian, saluto tutti gli altri mettendo la valigia nel cofano e sedendomi nel posto affianco al guidatore.

"Comoda?" chiede Kylian ridendo e sedendosi al volante.
"Si! Mi era mancata questa macchina" rispondo ridendo, coricando il sedile.
"L'aria parigina ti ha fatta impazzire tutt'ad un colpo?" chiede, notando la mia euforia.
"Si Kyky. É il mio sogno sin da piccola quello di abitare qua, ora che l'ho realizzato mi vengono quasi i brividi dall'allegria ogni volta" dico, quasi commossa.
Kylian non può abbracciarmi in quel momento per ovvi motivi, quindi si limita ad accarezzarmi la coscia.
"Sono fiero di te bijou" sussurra.
Gli sorrido dolcemente.

Arriviamo davanti all'appartamento mio e di Nana.
Mi avvicino al mio uomo e gli lascio un bacio caldo sulle labbra, "Il pomeriggio passo a casa tua" dico, per poi salutarlo un'ultima volta e scendere.
Prendo le due valige con l'aiuto di Nancy e saliamo sull'ascensore.
"Finalmente insieme cariña!" esclama Nana felicissima scuotendomi.
Appena apre la porta di casa, entriamo cantando.
"Vieni con me a casa di Ney per pranzo?" mi chiede Nana.
"Andiamo in ristorante no? Perché chiuderci in casa?" chiedo ridendo.
Mi guarda sbarrando gli occhi, "Sei mai andata a casa di Ney mi amor?" chiede incredula.
"No" rispondo ovvia.
"Allora andiamo subito! IN FRETTA" urla tirandomi il braccio.
"Ma aspetta! Sono vestita come una scappata di casa, lasciami cambiare!" urlo ridendo, chiudendomi in camera mia.
"Muoviti però!" urla Nancy.
Entro in doccia nel bagno in camera mia, quanto mi era mancata.
Appena esco, mi chino davanti alla valigia, "Che mi metto?" penso.
Tiro fuori un tubino bianco, poi ci abbino i Dottor Martens.
Mi do una passata di trucco, metto i miei classici occhiali da sole in testa, per poi prendere la borsa e.. sono pronta!

Esco fuori e Nana si alza dal tavolo venendomi incontro.
"Sempre impeccabile, brutta colombiana!" dice ironica, passandomi affianco per poi aprire la porta di casa.
Scoppio a ridere.
Scendiamo al piano terra con l'ascensore, per poi prendere il primo taxi che ci porta davanti al villone di Ney.

Scendiamo infretta dall'auto per poi bussare alla porta gigantesca.
Ci aprono Ney e Kylian, c'era anche Ethan.
"Non vi vogliamo" dice Ney ridendo, chiudendoci la porta in faccia.
Nana inizia a mollargli insulti, presumo in portoghese, prendendo a manate la porta.
Ci riapre spaccandosi dalle risate, stessa cosa Kyky.
"Entrate dai" ci dicono.

Ci fanno accomodare sul divano gigante.
"Il mister c'ha comunicato ora che il pomeriggio abbiamo un'allenamento, venite a vederci?" ci chiedono i due migliori amici.
Io e Nancy ci guardiamo per poi fare "si" con la testa.
"Ah, poi, sono tornati i miei da Mykonos. Questa sera hanno organizzato una cena per il compleanno di mio padre. Mi hanno chiesto di invitare tutta la gente che io voglia. Volete venire?" chiede Kylian, soprattutto a me.
Mi ghiaccio per un secondo, se io vado a quella cena, vuol dire che dovrò presentarmi ai genitori di Kylian?
Accetto, anche se iniziavo ad avere ansia giá da ora.

Appena tutti iniziano a farsi i fatti loro, vado a farmi un giro per la casa gigante di Neymar.
Mentre osservavo delle foto in uno dei tanti corridoi, spunta Ethan da un bagno infondo ad esso.

"Che spavento Ethan!" dico ridendo.
Ride anche lui.
"Com'é andata la vacanza?" chiede il ragazzino.
"Bene, benissimo!" rispondo, "Te che hai fatto invece mentre tuo fratello non c'era?" chiedo ironica con un sorriso malizioso e facendogli il "solletico".
Inizia a ridere, "Nulla, appena siete partiti voi sono arrivati mamma e papá da Mykonos!" strozza tra le risate.
"Okay okay la smetto" dico staccandomi.

"Sei contenta di conoscere i nostri genitori finalmente?" mi chiede tornando serio.
Io mi ghiaccio nuovamente, ma decido di sfogarmi proprio con lui, "Si, sono felicissima. Però l'unica cosa che temo é che magari io non possa stargli a genio o qualcosa del genere" dico, ingarbugliando tutta la frase per via dell'ansia.
"Tranquilla, a mio padre stanno simpatici tutti, difficilmente non va d'accordo con qualcuno.
Mia madre invece ti tratterà sicuramente come se fossi sua figlia" mi dice, mettendo le mani sulle mie spalle.
Annuisco.

"Che fate qua belli?" urla Kylian salendo le scale.
"Nulla fra, stavamo parlando" risponde Ethan.
Faccio una faccia divertita, "Perché vi chiamate Fra anche tra fratelli di sangue voi maschi?" dico ridendo.
Faccio ridere anche i due fratelli.
"Abitudine" risponde Ethan.

Scendiamo giú e Neymar era tornato con il pranzo.

Quel ragazzo parigino - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora