epilogo (second&last chapter extra)

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Passa la serata piú veloce che mai, siamo andati a fare un piccolo brindisi con un piccolo aperitivo in centro a Parigi, su una terrazza di fronte alla Tour Eiffel, e infine al ristorante, noi 4. Niente da dire, tante occhiatine, contatto fisico e provocazione con Kylian mentre cenavamo, ma niente di eccessivo.

Ora siamo tutti alla cassa.
Per la prima volta, Kylian ha fatto pagare a me i nostri due pasti.

"Ecco a lei lo scontrino ed il resto signorina" mi porge la cassiera.
Sorrido ringraziando e metto tutto nel portafoglio.
"Arrivederci" diciamo infine tutti, per poi avviarci all'uscita.
"Contenta che ti ho fatta pagare?" mi chiede Kylian sorridendo.
"Tanto" rispondo.

Usciamo e rimaniamo un po' a chiacchierare fuori dal ristorante.
Inizia a tirare un po' di venticello e dei brividi di freddo percorrono il mio corpo causandomi un piccolo tremolio.
Kylian, notandolo, si toglie la giacca del suo smoking e me la appoggia sulle spalle, per poi circondare il mio busto con un braccio.
"Ti amo tato" gli sussurro sottovoce.
Lui mi lascia un bacio a stampo, "Anche io bijou" risponde.
Bijou, quanto mi era mancato sentire questo nomignolo nella vita reale.

Ci avviamo verso il parcheggio dopo una quindicina di minuti, salutandoci tutti tra di noi.
"Mi raccomando, fate i bravi" urla Ney appoggiato alla portiera della sua auto.
Io mi giro ridendo verso Kylian a quelle parole.
"Vedete di farli anche voi due" controbatte Kyky.
Nana ride per poi lasciarmi un bacio volante e mimare un "Ti chiamo dopo", annuisco con la testa.

Mi siedo al solito sedile, si accomoda anche Kylian subito dopo di me al volante.
Appena mette in moto, subito appoggia una mano sulla mia coscia stringendola.

"Quanto cazzo mi mancava la tua presenza" dico, riferendomi a tutto quello avvenuto in serata.
Mi bacia passionalmente, "Sai dove andiamo ora?" mi chiede con il sorriso.
"Dove?" rispondo, a mia volta con il sorrisino.
"In un hotel bellissimo, passeremo la notte li. É uno dei più belli di parigi" mi dice stringendomi la mano.
Rimango a bocca aperta, ma ripensandoci, "Ma non ho manco un vestito dietro Kyky! Vado a casa a prendere un paio di cambi" dico.
"Pensi sul serio che io non abbia pensato a questo?" mi chiede sorridendo "Mi ha giá dato Nancy una valigia con i tuoi vestiti dentro e tutto il resto che ti serve" dice infine.
Nuovamente resto sbalordita, "Sei la mia vita Kyky" concludo, ancora shoccata dalla felicità.
Gli lascio un ennesimo bacio.

Mi ero mancato, troppo. Mi serviva tutto questo, anche a livello morale, ero distrutta prima che arrivasse. Non sarò mai abbastanza grata a Ney e Nancy per la sorpresa che mi hanno fatto.

Arriviamo all'hotel, penso di avere davanti uno dei posti più belli che abbia mai visto in vita mia.
Simile ad una reggia, c'era un giardino fantastico, ben curato, con tanto di porte d'entrata dorate. Non so se fosse oro vero, ma ero comunque shoccata.

"Pensi di scendere o vuoi rimanere imbalsamata con gli occhi spalancati ancora un po'?" mi chiede Kylian ridendo fuori dalla macchina.
Scuoto la testa, "Arrivo!" esclamo ridendo anche io.

Scendiamo e prendo la mia valigia dal bagagliaio. Era bella pesante, spero che Nana ci abbia messo dentro cose decenti.
Entriamo dentro l'hotel ed era ancora piú affascinante dell'esterno, una cosa idescrivibile.

Ci avviciniamo alle receptionist, "Salve Kylian, aveva prenotato la suite di lusso vero? La 98?" chiede una sorridendo.
Lo guardo sbarrando gli occhi e mimo "Tu sei matto".
Kylian prende la tessera annuendo sia alla mia frase che quella della receptionist difronte, e saliamo sull'ascensore.

Inizia a stringermi il fondoschiena con intenzioni che tutti sappiamo. E ci credo, dopo un anno.
Mi giro cercando il suo sguardo e sulle sue labbra sussurro "Aspetta che arriviamo in stanza" sorridendo.
Sorride anche lui, "Bijou lo sai che non ti reggo quando mi provochi" dice poi.
Rido e intanto si aprono le porte sul nostro piano, lo prendo per mano dietro di me e mi incammino verso la stanza 98.

Trovata! Kylian mi passa la tessera ed entriamo.
Ho davanti la camera di Dio in paradiso? Forse si.
C'era una camera da letto e due bagni, un balcone con vista sul centro di Parigi. La camera da letto era gigante. In mezzo c'era un letto matrimoniale con il poggiatesta ricamato in ottone.
Ma c'era una porta scorrevole gigante affianco al letto che mi incuriosiva, poggio tutto in terra e la apro.
Appena intravedo cosa ci fosse, scuoto la testa incredula, una jacuzzi? Con anche i divanetti bianchi affianco.

"Kylian.. io veramente.. ti amo con tutta me stessa. Non dovevi!" dico circondando il suo collo con le mie braccia.
"Certo che dovevo! Dopo che non ci vediamo da un anno, la prima notte assieme secondo te la passavo in camera mia?" domanda sarcastico e sorridendo.
Rido buttando la testa indietro, "Okayokay hai ragione tu" dico poi.

Mi avvicina di scatto a lui dopo vari secondi di silenzio, "Dov'eravamo rimasti qualche decina di minuti fa?" mi chiede.
"Dammi un secondo, tu entra nell'idromassaggio" dico avviandomi verso la mia valigia.

Spero vivamente che Nana l'abbia messo in valigia.. eccolo!

Un costume a due pezzi marrone ricamato con i loghi di gucci e i lacci del reggiseno e degli slip con delle catenelle, fantastico!

Dopo due secondi riesco fuori e Kylian già era sparito. Apro la porta scorrevole e me lo ritrovo dentro la jacuzzi con le braccia poggiate lungo il bordovasca. Faceva un certo effetto rivedere il suo fisicaccio dal vivo, quei bicipiti mi facevano crepare dentro.

Entro in vasca nel modo più attraente che potessi, lui mi guarda ammirandomi come se fossi chissà quale divinità.
Mi siedo sulle sue gambe con il busto difronte al suo.
Inizia a lasciarmi tanti baci lenti e umidi da sotto l'orecchio, fino al mio seno, spostando anche le sue braccia e mani dietro la mia schiena, mi spingevano con delicatezza contro di lui.
Sposto la testa nel lato opposto in base dove stesse baciando la mia pelle.

L'atmosfera inizia a scaldarsi, intorno a noi c'era solo il rumore dell'idromassaggio e dell'acqua che si muoveva scontrandosi lievemente sui lati della vasca.

Avviciniamo i nostri visi iniziando a baciarci con passione, senza foga, solo passione.
Questo era amore, non semplice sesso.

Con un tocco da maestro, toglie il mio slip e io faccio la stessa cosa con lui.

Nel giro di pochi secondi, ci ritroviamo a fare l'amore, a consumare tutti noi stessi dentro quel idromassaggio, avevamo bisogno l'uno dell'altra.
I nostri bacini si scontravano ad una velocità media, lui era seduto sugli scalini e io ero accomodata sopra il suo corpo possente, quel corpo che mi fa impazzire.
Non c'era nessuna frase provocativa, solo i nostri ansimi, gemiti e fiatoni.

Mi lascia un succhiotto sul seno per poi raggiungere finalmente assieme l'apice.
Mi avvicino al suo viso sudato lasciandogli un ennesimo bacio.

"Dopo un anno.. quanto cazzo mi sei mancata" dice con il fiatone. "Mi fai impazzire" esclama dopo vari sospiri, buttando la testa indietro.

Mi fa andare fuori di testa il fatto che non mi abbia rimpiazzata con nessuna, avendo lui le donne piú belle del mondo intorno, che chiederebbero di sposarlo anche ora.
Eppure mi ha aspettata, mi ha aspettata e attesa con tutto se stesso perché è innamorato di me, stessa cosa io di lui.
Se potessi scriverei la nostra storia su tutti i muri, su tutti i giornali di Parigi, anzi, d'Europa o direttamente del mondo.
Da letteralmente scopamici, ad una coppia che appena si separa un secondo, impazziscono.
Pensavo fosse una classica storiella di passaggio come ogni volta che visito una città, invece no, non è così. Pensavo di perderlo e non rivederlo mai più, come il giorno che il suo jet ha mollato terra in direzione di Madrid, che continuavo a pensare fosse finita, seduta su quell'asfalto, ferita come se mi avessero appena sparata. Avevo emicrania dopo la sua partenza da quanto piangevo ogni giorno, invece eccoci qua, in una cazzo di vasca di un hotel a consumare tutto il nostro amore che abbiamo e avremo all'infinito.

Mi fai impazzire anche tu, e non poco, Kylian.

Quel ragazzo parigino - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora