Ofelia manifestò il suo potere con un sussurro:
«Gasoline»Il terreno accanto a lei cominciò a ribollire e ne emerse una melma nera come la pece, continuava a mescolarsi su se stessa senza prendere un vero e proprio aspetto. Un occhio esageratamente grande si spalancò all'improvviso. Poi si divise in altri più piccoli, che iniziarono a muoversi, girare, scomporsi e ricomporsi, guardando l'ambiente circostante da ogni direzione, iniettati di sangue. Si aprì poi una voragine, con più file di disgustosi denti aguzzi, che emanò una sorta di ringhio sofferente. Forse uno sbadiglio, da tanto non gli era permesso di vedere la luce.
Le nuvole avevano oscurato il Sole e l'intero parco sembrava diventato grigio, come se uno strato di quella melma nera si fosse posato sull'intera città, per opprimerne i colori. Regnava una strana quiete, tutti i piccoli animali di Lake Eola Park erano fuggiti nelle loro tane. Il vento aveva smesso di far frusciare le foglie degli alberi e l'aria era così tesa che Kimberly trovò faticoso persino respirare, il suo sorriso venne rimpiazzato da un'espressione indecifrabile. Davanti a lei c'era la cosa più orrenda che avesse mai visto, provava ribrezzo al semplice pensiero che qualcuno possedesse un potere del genere.
Fece una risatina per darsi un po' di coraggio. Ma certo, doveva essere tutta scena, come poteva quella roba, che nemmeno possedeva una vera forma, che a malapena aveva una consistenza, sconfiggere la grandezza e l'impenetrabilità della sua arma? L'avrebbe schiacciato, spappolato, spiaccicato, finché non fosse sparito. Un essere come quello non poteva far parte del nuovo mondo, altrimenti tutto si sarebbe rabbuiato proprio come stava accadendo adesso.
Guardò Ofelia, al cappotto aveva ancora attaccato il ciondolo a forma di arcobaleno, ma il suo sguardo pieno di rabbia era irriconoscibile. Deglutì, aveva la gola secca, e afferrò con più fermezza l'asta di plastica producendo un leggerissimo tintinnio dei suoi braccialetti. Nel silenzio del parco risuonò più del dovuto. Attratto dal rumore, Gasoline fissò due occhi sulla ragazza, che mai si sentì tanto intimorita.
Un brivido le attraversò la schiena: doveva attaccare, o le sarebbe successo qualcosa di brutto. Solitamente sollevare il suo lecca lecca era come muovere uno stuzzicadenti, adorava vedere i volti confusi dei suoi avversari, invece adesso sentiva il corpo instabile e tremolante, le mani scivolose per il sudore. Con inaspettata fatica lo fece ricadere sulla melma nera, che schizzò come acqua quando si salta in una pozzanghera, e poi si ricompose senza aver subito nemmeno un danno. Provò a colpirla nel centro, di lato, da sotto, ma quel mostro tornava sempre a sghignazzare. Pareva dotato di una propria personalità.
Andò un attimo nel panico, poi ricordò a se stessa che se lo stand era inattaccabile, avrebbe dovuto prendere di mira il portatore. Poteva ancora farcela, poteva vincere e tornare trionfante dall'Ultimo Verde, magari essere la prima a vedere il suo volto.
"Guarda, capo, non erano degni, e IO li ho sconfitti"
Il sogno durò poco, frantumato quando Ofelia alzò il braccio per puntarlo verso lei. Non disse una parola né modificò l'espressione del suo viso, eppure il silenzioso ordine bastò a quella sorta di fanghiglia per allargare in modo disumano le enormi fauci e azzannare la palla di zucchero.Alcuni pezzi caddero a terra, altri vennero masticati e sputati con disprezzo, ormai ricoperti di liquido nero. Un altro morso, da parte di quei denti duri tanto quanto il resto del corpo era molle, e buona parte della caramella era andata distrutta. Kimberly si inginocchiò per il dolore inaspettato e lo stecco di plastica le scivolò dalle mani, quindi si rimpicciolì fino a ritornare alla sua grandezza iniziale, più o meno a metà strada tra lei e l'avversaria. Quella sofferenza le era nuova, nessuno aveva mai scalfito il suo stand, figuriamoci sgretolarlo.

STAI LEGGENDO
Magnet Mashup
Fiksi PenggemarLe frecce stand sono oggetti dall'immenso potere. Alcune sono state distrutte, altre sono andate perdute, ed è compito di una nuova stella trovarle. Joey Jordie, accompagnato dalla sua amica d'infanzia Ofelia e dal timido Theodor, andrà alla ricerc...