Hey Brother (parte 1)

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Joey aprì gli occhi a fatica, era stanchissimo e aveva la gola secca. Pian piano si sollevò da terra, reggendo con una mano la testa dolorante e cercando di ricordare cosa fosse successo durante lo scontro con Hornet. Sapeva di essersi sforzato così tanto da arrivare al surriscaldamento ma, oltre ad una strana voce robotica che gli intimava di non arrendersi, c'era buio totale. La prima cosa che fece fu cercare la piccola, che non vide da nessuna parte; poi notò, proprio accanto a lui, la valigetta gialla di Limoncello.

Ancora un po' stordito la aprì, sorpreso di trovarci dentro la bellissima punta decorata dallo scarabeo. Chissà perché era stata lasciata lì, dopotutto non aveva portato a termine nessuna delle condizioni poste dal malavitoso: sconfiggere sia la bambina che la freccia. O almeno, non aveva idea di cosa fosse successo con Hornet, si era semplicemente risvegliato in mezzo alla discarica.

Ma era troppo stanco per rimuginarci sopra. Sicuramente Theodor avrebbe dato una spiegazione ad ogni sua domanda, e Ofelia gli avrebbe sollevato il morale. Afferrò la ventiquattrore e fece per incamminarsi verso il centro di Napoli, sperando di ritrovare la strada tra tutte quelle vie piene di turisti. Non vedeva l'ora di rincontrare i suoi amici, insieme a loro avrebbe affrontato la...

Si fermò di scatto. Davanti a Limoncello si era vantato di come, con l'aiuto dei due compagni, era riuscito a recuperare ben due frecce. Ma a quale prezzo?

A Cape Canaveral avevano rischiato la vita a causa di quello strano centauro, salvandosi per qualche colpo di fortuna e semplice istinto. Al penitenziario di Green Dolphin Street, invece, per poco non avevano perso la testa tra i gironi infernali. Senza contare gli altri svariati nemici sconfitti durante il tragitto, incontrati per casualità o mandati dall'Ultimo Verde.

Non voleva farli soffrire di nuovo. Gli erano stati accanto, e questo li aveva solo fatti soffrire. A costo di surriscaldarsi di nuovo, avrebbe affrontato la sfida da solo.

Aprì la valigetta con un solo gesto, inaspettatamente determinato nonostante la stanchezza. Percependo le sue intenzioni, l'oggetto cominciò ad emanare l'ormai familiare aura d'energia.

Non successe nulla, né attacchi da strani esseri mitologici né cadute in profondissime voragini. L'essenza della freccia aveva semplicemente preso forma in... No, no, no, no! Non poteva essere vero!

C'è un motivo se Joey, tanto grosso e muscoloso, è andato nel panico durante quell'attrazione del Walt Disney World Resort, quando credeva di star precipitando su Marte con una navicella spaziale

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C'è un motivo se Joey, tanto grosso e muscoloso, è andato nel panico durante quell'attrazione del Walt Disney World Resort, quando credeva di star precipitando su Marte con una navicella spaziale.

C'è un motivo se Joey, tanto forte e coraggioso, ha avuto le vertigini salendo sulla spalla del gigante Anteo.

C'è un motivo se Joey, tanto gentile e premuroso, è appassionato di sport come le arti marziali.

E questo motivo è Joule Jordie. Suo amico, maestro, eroe, consigliere e compagno di lotte di cuscini. Suo fratello maggiore.

Campione di innumerevoli stili di combattimento, era così famoso da essere spesso chiamato ad assistere o esibirsi durante i più grandi tornei. Ogni volta riportava un regalo al piccolo Joey, che sorrideva e ringraziava indipendentemente dal fatto che si trattasse di una vera katana o di una normale cartolina.

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