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- ceni qui?- mi chiede Kie sorridendomi.
- oh no, voi cenerete da me.- dico riferendomi alla mia barca. Loro sorridono e prendono da mangiare dal frigo.
Mettono tutto in una borsa e corriamo nel mio Yacht.
- benvenuti nella mia umile dimora.- dico facendo un accento francese. nessuno dice nulla per qualche secondo ma poi si mettono tutti a guardarsi attorno a bocca aperta.
nel frattempo apparecchio e ci sediamo.
- voglio sapere. Cosa sono i kooks?- chiedo in generale mangiando la pizza riscaldata. Non è il massimo, ma se devo mangiare mi accontento.
- qui alle outer banks, siamo divisi in due fazioni: i pogues, ovvero i poveraccio della situazione, in questo caso noi; e i kooks, sono i ricchi che ci sminuiscono e buttano merda su di noi.- mi risponde John B.
- e voi siete tutti pogues di sangue?- chiedo indicandoli
- sarah e kiara sono dei kooks di natura, ma stanno con noi da un bel po.- mi informa Pope
- mi madre è una kooks e mio padre no, quindi io sono mezzosangue.- mi spiega Kie
- io sono una kooks, ma i miei sono opprimenti e noiosi.- dice poi Sarah.
- e tu vorresti farmi dormire da te?- chiedo ironicamente facendo ridere tutti.
- voi siete fidanzati?- chiedo
- loro due si.- dice Jj indicandomi Sarah e John b. non lo avrei mai detto, ma secondo me c'è qualcosa anche tra Kie e JJ.
Finito di mangiare e di conoscerci usciamo tutti dalla barca.
- bene allora buonanotte. Domani alle 10 da John B.- dice Pope andando via.
-  va bene ragazzi, buonanotte.- dico io salutandoli.
Mi avvio con sarah verso casa sua.
- allora, John B è un bravo fidanzato?- chiedo curiosa e anche per fare conversazione
- diciamo che fa più danni però si. - dice e scoppiamo a. ridere
- sai avevo un fidanzato kooks, Topper. Lui mi ama davvero tanto, e da quando sto con John B non l'ho più visto...- mi dice abbassando la testa
- ti manca?- chiedo
- cosa?-
- la vita da kooks. e Topper?- chiedo guardandola
- non mi manca Topper, non ci siamo nemmeno mai baciati, ma la vita da kooks è bella e anche un po' noiosa. Mi manca, sarebbe migliore se non avessi questa famiglia- mi dice dispiaciuta.
- cos'ha la tua famiglia?- chiedo
- mio padre è un truffatore e un deficente, mia madre non c'è e la compagna di mio padre è un impiccio. Mio fratello Rafe, ha la qualche anno più di me, ma lo detesto. E invece mia sorella più piccola è l'unica con cui sto bene lì dentro.- dice lei spingendo tutto.
- e la tua di famiglia ?- chiede la bionda
- mio padre è uno scansafatiche che mi piaccia e mia madre è una donna che merita di meglio, ma anche una grandissima stronza... Sono qui perché mio padre mi ha tirato uno schiaffo in pieno volto, tanto forte da lasciarmi il segno. Qui ho delle cicatrici fatte dalla cintura e qui fatte da un coltello.- spiego io
- un coltello?- mi chiede spaventata
- da piccola se non ubbidivo mio padre mi tagliava la clavicola. - spiego. Odio mio padre vorrei che avesse il peggio.
Non so davvero perché voleva una figlia se poi mi avrebbe quasi ucciso. Penso spesso a ciò, mi ha fatto odiare la mia vita e ogni cosa che avevo.
Nel frattempo siamo arrivate a casa di Sarah e bussa alla porta.
- oh sarah finalmente. Lei chi è?- chiede un uomo di mezza età indicandomi e squadrandomi da testa a piedi.
Voglio dirgli tipo Cosa guardi coglione. Sono una normale ragazza amica di tua figlia, problemi faccia da culo?
ma mi trattengo.
- sono Grace un'amica di Sarah.- dico presentandomi. L'uomo mi stringe la mano e mi sorride, non sembra così male.
- Ward, il papà di sarah.- sorrido falsamente.
- può dormire qui vero?- chiede la bionda
- sì certo, avete cenato?- chiede lui facendoci accomodare.
- si grazie. Nello yacht di Grace.- dice Sarah. La cosa della barca sarà stata detta per fare colpo sul padre e farmi simpatica ai suoi occhi.
- quindi quello yacht è tuo eh?- chiede
- si signor cameron.- rispondo educatamente
- chi te lo ha dato?- è un po' troppo insistente
- mio padre.- rispondo chiudendo la conversazione. Si sta facendo un po' troppo gli affari miei quest'uomo.
- bene buonanotte papà.- dice Sarah capendo il mio sguardo. Mi prende per un braccio e mi trascina al piano di sopra.
entriamo in una stanza, credo sia la sua, e chiude la porta.
- mia sorella Wheezie non c'è. Ma mio fratello si, se lo vedi ignoralo e basta.- mi dice. Annuisco e mi lancia una maglia e un pantalone fin troppo bello.
- il tuo pigiama.- dice indicandomelo
- ma è troppo bello per essere un pigiama.- dico io
- mettilo.- dice ridendo
- il bagno è fuori sulla sinistra.- dice lei uscendo dalla sua stanza. Esco anche io e mi dirigo alla ricerca del gabinetto.

stay - rafe cameron || In revisione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora