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scendiamo dalla moto e tolgo il casco lanciandolo nel mare.
seguo rafe fino al piano del suo appartamento ed entriamo. Non è male come dice, di certo non sono le case kooks ma comunque, nulla di schifoso.
lo vedo andare in una stanza e io resto sola nel salone.
mi guardò attorno fino a quando lo sento tornare.
- tieni.- dice porgendomi una maglia nera e un pantalone della tuta rosso.
- grazie. Il bagno?- chiedo e lui con lo sguardo mi indica una porta alle mie spalle.
metto velocemente il pigiama e torno nell'altra stanza.
lo vedo senza maglia che sta cercando qualcosa. Appena si accorge di me si gira e arrossisco di mia controvoglia.
lui fa un sorrisetto e si mette la maglia.
- vieni.- dice facendomi spazio su un divano letto. Mi siedo e lui mi circonda la vita con le braccia.
lo sento muoversi e poi mi mostra il libro che lèggevamo l'altra sera.
- come?- chiedo felice
- lo leggiamo?- mi propone. Annuisco subito e mi accoccolo ancora di più a lui.
comincia a leggere e più legge, più penso che voglio qualcuno come Achille o come Patroclo.
- a che pensi?- mi chiede
- vorrei qualcuno che mi amasse come Achille ama Patroclo.- gli dico guardandolo.
lui non sa che dire e annuisce silenziosamente.
- domani ti porto da una parte.- mi dice guardandomi. Sorridiamo e sento una strana sensazione allo stomaco. Qualcosa come un buco o del solletico.
- buonanotte.- dice lasciandomi un dolce bacio sulla fronte. Sorrido e chiudo gli occhi.
non avrei mai pensato che fosse così dolce.

la mattina vengo svegliata da rafe che mi accarezza i capelli.
- buongiorno.- dice ancora con la voce impastata. AAA QUALCUNO MI SALVI.
- giorno.- rispondo sorridendo.
- dove mi porti?- chiedo curiosa. Mi metto con i gomiti ai lati del suo petto e la testa appoggiata alle mie mani, mentre lo guardo.
- vestiti e lo scoprirai.- mi dice
- ma che ore sono?- chiedo riposata, fin troppo.
- le tre del pomeriggio.- mi risponde guardano il cellulare.
Wow, si, ieri abbiamo fatto le sei del mattino, ma non credevo di dormire così tanto.
mi alzo dal letto vestendomi così:

c'è per lo meno è la stessa roba di ieri

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c'è per lo meno è la stessa roba di ieri.
lui anche vestito come ieri, ma con la maglia diversa.
usciamo da casa e saliamo su un auto.
- e da quando hai un auto?- chiedo
- me l'ha prestata barry, dobbiamo portargliela intera o mi addebita un milione di dollari.- mi risponde aprendomi la portiera. Sorrido ed entro in auto.
quando partiamo sis ente odore di fumo e tabacco, si capisce che barry si fuma due pacchetti al giorno.
arriviamo vicino ad una spiaggia, ma una che non ho mai visto.
per entrare in acqua c'è una specie di ponte di legno e si entra solo se si è un kooks, e bisogna avere una card, e si può entrare una famiglia all volta.
Rafe ha la card, quindi entriamo e il cancelletto alle nostre spalle si chiude.
lo vedo togliersi la maglia e successivamente i pantaloni.
- Rafe!- lo rimprovero. Lui non dice nulla e si tuffa in acqua.
poco dopo torna in superficie e mi fa cenno di venire.
mi avvicino lentamente e mi siedo sul bordo del ponte con i piedi in acqua.
- vieni dai.- dice avvicinandosi a me.
- assolutamente- prima che potessi finire la frase lo sento afferrarmi per le caviglie e mi ritrovo in acqua.
torno in superficie, fortunatamente tocco. Bagno rafe e cominciamo a bagnarci a vicenda.
mentre ci schizziamo ci avviciniamo più del previsto.
ho le mani sul suo petto e le nostri fronti sono a contatto.
non ho il reggiseno, quindi si vede tutto il mio seno.
quest'ultimo è a contatto con il petto di rafe.
ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e i nostri visi si avvicinano lentamente.
sento il suo respiro sulle mie labbra. Ci stiamo sfiorando e poi chiudo la distanza baciandolo.
ci stacchiamo per riprendere fiato e vedo un rigonfiamento nei suoi boxer.
prima che potessimo andare oltre, poggio le mani sul suo petto e lascio dieci centimetri di distanza dai nostri visi.
- solo quando sei sicura.- mi dice.
- grazie.- gli dico dandogli un altro bacio all'angolo della bocca.
a lui sembra non sia andato bene, quindi mi da un altro bacio sulle labbra.
- andiamo? sta sera c'è una festa sulla spiaggia.- dice. annuisco ed usciamo dal mare sedendoci sul ponte di legno.
ammetto che mi sto morendo di freddo e rafe finalmente lo nota.
si mette la sua maglia e mi guarda.
- togli la tua e ti do una mia asciutta.- mi dice prendendo un'altra sua maglia da una borsa che aveva portato prima. io sorrido e afferrò la maglia che mi ha porto.
non voglio che mi fissi cazzo.
Sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero, si gira e io infilo velocemente la sua maglia.
il suo profumo su di essa mi fa sentire al sicuro e gli tocco la spalla appena ho finito.
lui sorride e mi aiuta ad alzarmi mentre andiamo alla macchina.

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