stay - rafe cameron || In revisione||

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rafe è via ormai da sei giorni e non riesco a scendere da questa barca.
ma è arrivato il momento. Faccio un respiro profondo, prendo una pistola e scendo.
Mi mancava l'aria fresca. Devo andare a cercare rafe, ma non so se andare in galera o meno.
mentre cammino mi sento abbastanza osservata e poi sento qualcuno toccarmi la spalla.
mi irrigidisco girandomi immediatamente.
- Ciao principessa.-
- barry?- chiedo sconvolta
- esatto, non sono morto, avevo un giubbotto antiproiettili e il mio collo, be ora sto apposto.- dice girando su se stesso sorridendo. Ammetto che sono infastidita, ma lo ignoro riprendendo a camminare.
- ah, il tuo ragazzo è da me se ti interessa.- mi dice urlando in lontananza.
Non so se sia vero, ma devo vedere prima in carcere. Entro in caserma e nessuno mi guarda.
- voglio vedere rafe cameron.- dico a una guardia.
- è uscito ieri.- mi informa restando a guardare un giornale. Cazzo.
esco e corro verso la roulotte di barry. Lo vedo la, seduto su una sedia di plastica bianca a guardare il cielo.
- tu!- urlo andando verso di lui col dito puntato. Lui si alza guardandomi. Apre la bocca lasciandola spalancata e mi guarda non sapendo che dire.
- dopo che ti ha denunciato vivi con lui!- urlo riferendomi a barry.
- ascolta-
- no! Cazzo ma quanto sei idiota!-
- ascol-
- ripeto. Sei un cazzo di idiota!- urlo
- hey ascolt- lo interrompo ancora
- perché rafe!- urlo ancora più forte.Prima che potessi dire altro mi tappa la bocca e mi guarda negli occhi.
- lo ha pagato lo sceriffo per farlo.- mi spiega lui
- e tu ci credi vero?- chiedo a mia volta.
- si perché non dovrei?-
- guarda.- dico andando verso barry.
- hai presente quella cosa che ti aveva detto rafe?- chiedo e lui annuisce.
- l'ho promesso ovvio. - dice lui. Guarda rafe che sembra sconvolto. Mi rigiro verso barry e sorrido.
tiro fuori la pistola e gliela punto in fronte.
- sei davvero un coglione.- gli dico. In pochi secondi premo il grilletto e vedo qualcosa che non avrei mai voluto vedere.
Lancio la pistola a terra e vedo rafe davanti a me. Sdraiato a guardarmi.
Il suo petto è pieno di sangue. Corro verso di lui premendo sulla ferita.
- perché rafe?- chiedo con le lacrime agli occhi.
- non voglio che muoia altra gente per me.- dice a fatica. Scuoto la testa poggiando ma mia fronte contro la sua.
- non volevo... Scusami...- dico piangendo a dirotto. Vuoto. Nel mio petto, nella mia mente, nel mio corpo. Ho sparato a qualcuno che ho amato con tutta ne stessa. avrò questo peso a morte. Non riuscirò a non pensare ad altro.
E tutta questa cosa è per colpa di barry e delle sue cazzate. No.
Non è colpa di nessuno se non mia. È colpa mia. Cazzo.
Il suo corpo morente è davanti a me e lo sento sospirare un'ultima frase prima di chiudere completamente gli occhi.
- ti amo. Lo farò per sempre.-
-no,no,no... rafe ti prego...- dico piangendo sul suo petto. Non so cosa fare, come reagire.
Non so nulla. La mia mente è incapace di ragionare.
Barry si avvicina a me e mi guarda con le alcune lacrime sul viso.
- mi spice di averlo tradito...gli volevo bene...- mi dice a testa bassa.
- scusa per averti quasi ucciso...- gli dico guardandolo. Lui accenna un sorriso e annuisce.
- me ne occupo io... Lo sotterriamo e poi se vuoi puoi andare via...- mi dice alzandosi. Mi asciugo le lacrime con la bandana sul polso e annuisco alzandomi.
lo prendo per le gambe e Barry per le braccia.
Lo portiamo in una buca vicino alla roulotte e lo poggiamo dentro. Lo ricopriamo e poggio dei fiori su di lui.
Non ho mai smesso di piangere.
- Grazie barry... e scusami ancora...- gli dico andando via.
lui non dice nulla e mi dirigo verso il centro della città.
Mentre cammino vedo la panchina dei baci.
Sorrido e scoppio a piangere guardandola da lontano.
corro via risalendo nella mia barca e mi guardò attorno.
mis sento vuota. Non avrei mai pensato che mi sarebbe potuto mancare tanto.
una sua maglia è sul pavimento. La prendo e la annuso piangendoci sopra.
Tutti i suoi vestiti sono qui. Non me ne libererò mai. E non voglio.
resterò con il suo ricordo in me per sempre, del suo amore nel mio petto e delle sue mani sul mio collo.