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- Grace Mongmomery, ti dichiaro in arresto per aver ucciso suo zio Marcus Lopez Mongomery.- sento afferrarmi i polsi e prima che capissi cosa stesse succedendo sbadiglio.
È sicuramente un fottuto sogno.
cerco di strofinarmi gli occhi ma ho le mani bloccate.
- entra veloce!- dice lo sceriffo spingendomi in auto.
sono ora riesco a realizzare ciò che aveva detto. cerco rafe con lo sguardo e lo vedo arrivare in auto. prima che potessimo partire poggia la sua mano sul vetro cercando di farmi uscire.
- hey! Ti farò uscire! capito!- mi urla mentre partiamo. guardo dietro e vedo rafe con le lacrime agli occhi , come se fosse smarrito.
arrivo in centrale e vedo diverse persone che conosco e poi mi fanno entrare ancora con le manette, in una sala solo con una sedia e un tavolo.
mi fanno sedere e lo sceriffo si mette avanti a me.
- perché hai ucciso tuo zio?- mi chiede guardandomi meglio occhi. Sinceramente non so di che cazzo stia parlando.
- non l'ho fatto, avete almeno delle prove?- chiedo
- si, foto e una lettera.- dice porgendomi gli oggetti nominati.
- questa foto è di mia zia. È lei.- gli dico.
- abbiamo anche altre prove che sia stata tu. Ora, come ti chiami?- mi chiede ancora
- grace, grace Montgomery.- rispondo
- ci risulta che tu ti chiama Madison Lily Mongomery Diaz.- dice lo sceriffo leggendo dei fascicoli.
- si... vero.- affermo ciò che ha detto.
- quindi sei in arresto per omicidio di primo grado e falsa identità.- dice lui facendo un segno con la mano. Mi prendono nuovamente e mi portano in una cella.
- lasciatemi stronzi!Quella non sono io!- urlo mentre mi mettono dentro.
- ti portiamo la divisa. resta qua.- dicono dei poliziotti. Non voglio stare qui per qualcosa che non ho fatto.
Per colpa di mio padre. Lui mi aveva avvertito che avrebbe fatto di tutto per rendermi la gita un inferno.
Si! So come uscire.
- ecco a te, i tuoi vestiti deportarli nella cesta.- dice una guardia. È minuta, magra e facile da fregare. Quale guardia di polizia lascia un detenuto con la sua roba! se avessi un coltello?
- hey scusa.- dico attirando la sua attenzione. Lui torna indietro
- posso chiederti cosa ho qui?- chiedo indicando la schiena. Lui si guarda attorno e poi annuisce. Faccio finta di inciampare e mentre mi regge gli prendo le chiavi mettendole in tasca.
- scusami tanto.- dico con fare innocente
- nulla. Non hai nulla, sbrigati.- mi dice andando via.
sorrido appena si gira. Tutte le guardie tra mezz'ora vanno in pausa.
le metto nelle mutande e mi metto la divisa arancione.
mi portano in una vera cella chiudendola e poi se ne vanno.
sono fortunatamente sola.
devo farlo ora. Mi stanno tremando le mani.
apro lentamente e cercando di fare meno rumore possibile. Mi hanno messo in isolamento.
appena la porta si apre faccio un respiro profondo e vedo l'uscita.
prendo un bel respiro e comincio a correre verso la porta. Riesco ad uscire e corro più veloce che posso.
Non posso fermarmi.
Barry. Busso alla sua roulotte e non mi apre nessuno.
spalanco la porta e mj ci chiudo dentro.
- Grace!- Rafe . mi giro e gli salto addosso abbracciandolo.
- che cazzo sta succedendo.- dice Barry guardandoci.
- state insieme? E perché sei vestita da detenuta!- dice scioccato.
- zitto barry. Ora aiutiamola.- dice Rafe.
- e perché dovrei aiutare chi ha minacciato di uccidermi se non gli lasciavo la mi auto.-
- perché la a te sta persona è uscita dal carcere di nascosto, accusata per omicidio, ucciderti sarà l'ultima cosa che mi risulta difficile- spiego io fissandolo con un sorriso inquietante. Lui annuisce e ci fa sedere.
- rafe, prendile dei vestiti. ti creo un falso documento e te ne vai da qui.- spiega lui.
- si vado.- dice rafe uscendo dalla roulotte.
vado nel bagno e trovo una tinta nera.
non so nemmeno perché barry la ha. Ma ora non mi interessa.
Comincio a tingermi i capelli e nel frattempo è tornato anche rafe.
- stai bene con la divisa da detenuta.- mi dice osservandomi meglio.
- si molto simpatico.- dico aprendo la zip della tuta arancione.
- okay barry vattene di la. Quando ha fatto ti chiamiamo.- dice rafe vedendo come il suo amico mi stava osservando. Lui alza le braccia e va fuori da casa sua.
mi tolgo la ruta restando in intimo.
- dammi i vestiti.- gli dico. infilo la maglia velocemente e mi guarda.
- si?- chiedo
- nulla... P-posso baciarti?- mi chiede. Vado verso di lui e faccio congiungere le nostre labbra. il nostro bacio si fa più approfondito ma barry fa rumore.
- veloci.- dice lui da fuori. Ci stacchiamo e prendo anche i pantaloni.
- vieni dentro.- dico io facendolo rientrare.
- tieni. Ne ho uno anche per te.- dice dando sia a me che a rafe dei documenti finti.
- rafe non devi assolutamente- mi interrompe
- vengo con te.- dice prima che potessi continuare. Sorrido per ciò che sta facendo.
- due assassini in fuga.- annuncia barry. lo fulminiamo con lo sguardo e lui alza le braccia in segno di resa.

stay - rafe cameron || In revisione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora