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"Sei sicuro di voler provare a fare surf?" guardai Jisung con un filo di preoccupazione.
"Y/n tranquilla non mi succederà nulla, ci sarà pure l'istruttore con noi." mi tranquillizò.

"Tranquilla tesoro, il tuo principe azzurro rimarrà intatto con me al mio fianco." lo prese sotto la propria spalla Chan portandolo verso le onde.
Quella mattina loro due insieme a Hyunjin e Changbin avevano preso questa malsana idea di fare lezione di surf.
Per quanto Jisung sia bravo a nuotare la cosa mi preoccupa ugualmente, spero solo che non si faccia male.

Soojin aveva deciso di farsi un giro per i negozi del resort in compagnia di Minho e Seungmin, Jeongin invece aveva deciso di farsi una camminata lungo la spiaggia raccogliendo conchiglie.

Ero rimasta a guardare Jisung ormai lontano da me, tenevo le braccia al petto aspettando che tornasse e pregando che lui e gli altri non si facessero nulla.
Poi quando sentì un colpo di tosse distolsi lo sguardo incontrando gli occhi di Felix poco lontano da me.

"C'è qualcosa che non va?" gli chiesi mentre lui stava seduto sulla sabbia.
"No... solo che... non devi preoccuparti... insomma, è Jisung. Sa sempre come cavarsela." cercò di tranquillizzarmi.

Questi primi giorni erano passati liscio come l'olio ma mi rendevo conto solo ora come Felix rispetto agli altri si esternava, per quanto lo conoscessi lui adorava fare surf.
"Perché tu non sei andato con loro?"
"Non volevo disturbare con la mia presenza..."
Capì subito che parlava di Hyunjin, quest'ultimo sembrava avercela a morte con lui.
"Se non si è concentrati può essere pericoloso... non voglio creare ulteriori casini." continuò.

Mi sedetti accanto a lui, cercando di far trascorrere il tempo.
"Come stai?"
"Bene? Perché?"
"Mi preoccupo. Tutto qui."
"Ti preoccupi per me?"
"Non posso?"
"Certo che puoi! Ma-"
"Ho notato come ti comporti in mezzo agli altri... non sei più come una volta...
Solo che non capisco se lo fai perché sei cambiato o perché ti senti costretto."
Felix rimase zitto continuando ad ascoltarmi.
"Se hai qualche problema dovresti affrontarlo..."
"Vedo che sei cambiata anche tu."
"Beh in 3 anni una persona ha la possibilità di maturare e di crescere... ma ciò che ti ho detto l'ho imparato proprio da te."
"Già... ricordo..."

"Non so perché Chan abbia scelto proprio te per venire assieme a noi..." continuai. "Ma in cuor mio so che lo ha fatto con buone intenzioni e nonostante la rabbia repressa che provo nei tuoi confronti ci sia ancora ho accettato comunque la cosa."
"Non so nemmeno io perché lo ha chiesto proprio a me... mi disse che partiva con qualche suo amico e c'era un posto libero così decisi di accettare... non immaginavo che si trattasse di voi."

"Beh Felix..." mi alzai dal mio posto vedendo Jisung tornare.
"Non farmene pentire."

"Ehii hai visto che onde?!" esultò portandomi in aria.
"Sei stato bravissimo." gli sorrisi.

○●○

"Giochiamo ad obbligo e verità?" pensò Minho mentre eravamo riuniti attorno ad un fuoco.
Avevamo deciso di passare l'intera notte fuori in spiaggia ad aspettare l'alba, sarebbe stata una bella emozione sicuramente vedere tutte quelle belle luci.

"Passo." si tirò fuori Seungmin.
"Dai fai il serio!" lo obbligò a partecipare comunque Minho.
"E anche tu australiano biondo!" indicò Felix che si era nuovamente isolato.
Hyunjin lo guardò storto ma non disse nulla lasciando che si unisse a loro.
Felix si sedette tra Chan e Changbin, al sicuro dal più alto e da chi non gradiva particolarmente la sua presenza.

"Chi comincia?" ci guardò ancora Minho.
"Minho obbligo o verità?" chiese Changbin.
"Verità."
"Quante ragazze ti sei fatto in vacanza a nostra insaputa?"
"Tre."
"Alla faccia del 'vivo solo per i miei gatti'" lo presi in giro ricordando la conversazione di qualche giorno prima.
"Ho bisogno anche io di divertirmi signorina." mi fece una smorfia.
"Jisung!" chiamò Minho.
"Verità."
"Preferisci me o Y/n?"
"Ovviamente te."
"Seriamente?" chiese Jeongin ridendo.
"Andiamo ragazzi, quella con Y/n è una copertura." mi prese sotto il suo braccio.
"Vuoi rimanere castrato Jisung?" lo provocai.
"No grazie ci tengo."

"Mhhh Chan." lo chiamò Jisung.
"Obbligo."
"Ti obbligo a toglierti qualsiasi indumento e correre nudo sul lungo mare."

Chan fece un movimento di spalle prima di voltarsi, spogliarsi e cominciare a correre.
"MA SEI SERIO?! STAVO SCHERZANDO!" impazzì Jisung mentre mi copriva la vista.
"O mio dio lo sta facendo davvero!" se la risero Changbin e Hyunjin.
"QUALCUNO GLI LANCI IL COSTUME PRIMA CHE TORNI QUI!" continuò Jisung facendo ridere tutti noi.

"È stato bella questa corsetta." si risedette Chan mostrando un sorriso a 32 denti.
"Bene mhh... Jeongin."
"Verità."
"Quante volte sei caduto durante questa vacanza?"
"Ho perso il conto..." mostrò un broncio divertito.
"Seungmin."
"Obbligo."
Jeongin si guardò in giro prima di decidere cosa chiedere.
"Ti obbligo a chiedere ad una di quelle ragazze il numero di telefono."
"Lo sapevo che non dovevo giocare..."
"Andiamo Seungmin! È semplice!" lo incitò Minho.
"Mi rifiuto."
"Penitenza." avvertì Jisung.
"Devi baciare Changbin."
"Posso ancora chiedere il numero ad una di quelle?"
"Si?"
"Vado."
Ci mettemmo a ridere vedendo il povero Seungmin chiedere il numero di telefono ad una totale sconosciuta mentre Changbin faceva il finto offeso per essere stato rifiutato malamente dal più piccolo.
Quando ritornò a sedere il suo viso era rosso e teneva tra le mano un bigliettino con il numero di telefono.
"Vi odio, giuro... Hyunjin!" indicò il ragazzo con ira.
"Obbligo."
"Ti obbligo ad urlare una cosa imbarazzante su di te."

Hyunjin si alzò in piedi preparandosi ad urlare.
"Mi sono fatto la pipì addosso alla gita della seconda media perché uno scoiattolo mi inseguì con la furia alla bocca!"
"ME LO RICORDO!" risi battendo le mani. Anche se io e Hyunjin non eravamo nella stessa classe quella gita la facemmo insieme alle nostre classi, fu molto esilarante.

Hyunjin si risedette tra le risate di noi altri guardandoci uno per uno prima di chiamare il prossimo.
"Felix."
Mi scambiai un'occhiata quasi preoccupata con Seungmin che mi stava davanti.
Felix in primis sembrava sorpreso di essere stato chiamato proprio da lui.
"Verità."
"Cosa sei venuto a fare qui?"
"Hyunjin." lo fermai. "Per favore."
"No, deve rispondere, non c'è un limite ad obbligò e verità no?"
"Quindi se scelgo obbligo e tu mi dici di buttarmi da un ponte lo devo fare?" cercò di farlo ragionare Seungmin.
"Mi ha invitato Chan, non mi ha detto con chi doveva partire, e ho accettato perché volevo staccare un pò da Seoul." rispose il diretto interessato senza badare a me e Seungmin.
Si creò un silenzio imbarazzante dopo la sua risposta, Felix teneva lo sguardo basso mentre Hyunjin non faceva altro che tenere lo sguardo fisso su di lui quasi a volerlo colpevolizzare di qualsiasi cosa.

"Ehi." gli toccai il polso obbligandolo a guardarmi.
"Basta." ricambiai lo sguardo che lo fece smettere.

Felix rialzò lo sguardo guandandoci uno per uno.
"Soojin."
"Verità."
"Qualcosa che vorresti dire di cui ti penti?"

Felix da sempre nascondeva un lato quasi riflessivo, il fatto che facesse domande del genere non era nuovo.
Soojin pensò qualche minuto prima di rispondere, la sua espressione però cambiò. Un broncio si posizionò all'altezza delle sue labbra costringendomi quasi a preoccuparmi.
"Stai bene Soojin? Sei diventata quasi pallida..." storsi il naso.

"Ecco... mi dispiace... mi dispiace..." posò una mano accanto agli occhi per asciugare le lacrime.
"Per cosa?" chiese Chan.
"Ehm... possiamo cambiare domanda se-"
"No!" Soojin fermò Felix con insistenza.
"Me lo tengo dentro da tanto e... prima o poi pensavo di dirvelo..."
"Cosa ci devi dire?" la guardò Jisung.

"Mi pento... mi pento così tanto di aver lasciato quel biglietto nel tuo armadietto 3 anni fa Y/n..."

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E nulla ciao

Amore e odio//Lee FelixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora