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Quello che stavo facendo aveva un senso?

Stare abbracciata sul divano a colui che mi aveva fatto passare l'inferno come se nulla fosse... ne valeva davvero la pena? Avrei dimenticato così? Mi sarei sentita meglio così?

Eravamo sotto le coperte rannicchiati a ridere e scherzare mentre guardavamo la televisione. Non si azzardava ad andare oltre cosa per cui riuscivo a stare ferma essendo famoso per il contrario. Invece era così dolce e affettuoso, mi lasciava dei piccoli baci affettuosi e quel sorriso... era così naturale quel sorriso.

"Tua madre non torna a casa?" guardò l'orario sul telefono.

"È via tutta la settimana per lavoro."

"Quindi sei qui tutta sola?"

"Già..."

"Vieni da me qualche volta, se dico a mia madre che ti fermi per cena non dirà certamente di no."

"Potrei..."

"Domani?" chiese subito.

"Vai di fretta?" risi.

"Beh tra poco è sera e devo tornare a casa per cena... ma vorrei anche passare del tempo con te."

"Usciamo anche... ti va?" continuò.

"Uscire? Non so..."

"Perché?" mi spostai da lui per guardarlo bene in viso.

"Posso essere sincera?"

"Ok? Che c'è?"

"Non hai una buona reputazione con le ragazze."

"Che intendi?"

"Sai perfettamente cosa intendo."

"Beh e quindi? Con te è una cosa seria giuro."

"Non mi piace essere quella osservata a scuola e fuori perché sono in tua compagnia."

"Non mi è mai piaciuto in generale essere osservata e giudicata."

"Quindi che vuoi fare?"

"La stessa cosa che faccio con Hyunjin. Essere amici e ignorarci a  scuola."

"Sei seria? Sei cosciente di ciò che dici vero?"

"Se tieni davvero a me devi accettare."

"Hyunjin come fa?"

"Anche lui non era d'accordo quando gliel'ho chiesto. Ma credimi se ti dico che le ragazze della classe mi venivano a parlare e cercavano di fare le simpatiche per arrivare solo a lui."

"È una cosa che detesto. Se parlavo con lui durante gli intervalli venivo vista male e non mi piaceva affatto."

"Però fuori non sembra che vi ignorate."

"Se intendi per Halloween lui fa così con tutti, dovresti saperlo, non siete tipo migliori amici o qualcosa del genere?"

"E agli allenamenti invece?"

"Non c'erano ragazze, e a nessuno dei vostri compagni di squadra sembra importare."

"A me importava." mi lanciò un'occhiataccia.

"Se sei geloso non è colpa mia!"

"Eccome se è colpa tua."

"Ma sentilo!" gli tirai un cuscino in pieno viso.

In poco venni ribaltata sotto di lui.

"Provaci solo un'altra volta a fare quello che hai fatto e ti faccio mia in tutti i sensi."

"Questa frase suona molto pervertita..."

"Intendila come vuoi."

"Comunque davvero, cerca di capirmi Felix."

"Va bene va bene... ma la sera voglio uscire con te. Almeno la sera."

"Conosco dei posti dove gli studenti della nostra scuola vanno poco."

"Così va bene..." gli sorrisi.

"Ma qui soffri il solletico vero?" mi sfiorò poco sopra il fianco.

"Non ti azzardare Felix."

"Però potrei..."

"Fallo e sei morto."

"Uhh che paura. Vediamo."

Prese a farmi il solletico facendomi ridere a crepapelle. Cercai di scappare ma mi aveva bloccata.

"Wow Y/n mi stai facendo veramente male! Che paura! Non picchiarmi!" mi prese in giro.

"Smettila Felix ti prego!"

"Mhhhh no."

Improvvisamente un telefono prese a squillare. Felix allungò una mano sul tavolo per prenderlo e leggere il messaggio. In quel momento potei ribaltarlo e invertire le posizioni.

"Brutta stronza. Hai barato!"

"Si chiama strategia."

"Beh e quindi? Sono più forte di te. Ci metto 2 secondi a riportarti a com'eri prima."

"C'è un modo per farti rimanere fermo però secondo me."

"No non penso."

"Sicuro?" lo provocai avvicinandomi alle sue labbra senza però toccarle.

"Ohhh Y/n... ti detesto... stai giocando con me? Non è carino."

"Farò così a vita sappilo."

"Beh me lo merito. Però ti prego, ora come ora avvicinarmi è impossibile dovrei diventare super sayang come nei videogiochi ma con te così la vedo dura."

"Allora il modo per tenerti fermo c'è."

"Direi proprio di si."

"E voglio che tu chieda scusa a Hyunjin."

"Perché?"

"Lo hai trattato male oggi. Domani voglio che gli chiedi scusa."

"Se mi baci lo faccio."

Gli permisi di alzarsi stando comunque sopra di lui. Si appoggiò allo schienale del divano prima di premere le mie labbra sulle sue. Posai le mani sul suo petto mentre le sue mi circondavano il viso. Mi lasciava ripetuti baci ovunque sul viso facendomi ridere.

"Cazzo Y/n ma come fai?" mi guardò quasi scocciato.

"Che c'è ora?"

"Sei bellissima dannazione."
Distolsi lo sguardo, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Penso di essere appena diventata rossa in volto.

"E gli chiederò scusa..." lo abbracciai di scatto intorno al collo.

"Posso fare una cosa?"

"Cosa?"

Senza dire altro abbassò di poco la camicia della mia divisa scolastica cominciando a succhiare la mia pelle intorno alla spalla.

"Ecco ora sei mia."

"Guarda che bravo! Così li puoi pure nascondere senza usare nessuna sciarpa! L'altra volta non ero in me ora che ci penso..." fece una faccia confusa.

"Idiota."

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Appena tornata a casa da scuola con tanta ansia per gli esami di maturità :')

Amore e odio//Lee FelixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora