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"Cosa c'è tra te e Hyunjin?"

"Come?"

"State insieme?"

"È il mio migliore amico... perché?"

"E tra te e Jisung?"

"È un mio compagno di classe..."

"E Seungmin?"

"È il mio migliore amico... proprio come Hyunjin... e a te non dovrebbe importare."

"Mi importa invece."

"Non sembra. È una settimana che mi eviti."

"Ero arrabbiato."

"Il motivo?" stette in silenzio per qualche secondo prima di rispondere.

"Me ne vado." si voltò. Non lo sopporto. Lo detesto. È un idiota cazzo.

"Quando fai così sei proprio un cretino! Dicevi di voler ottenere la mia fiducia no?! Beh così non la otterrai sicuramente!" urlai.

Ero sul punto di chiudere la porta quando Felix la riaprì di colpo.

"Sono geloso ok?!"

"Geloso di cosa?"

"Di quelli che ti stanno attorno! Dio... Seungmin e Jisung ti possono abbracciare e stendersi su di te!
Hyunjin può abbracciarti da dietro!
E io che posso fare?! Nulla!"

"Se magari ti fossi comportato in maniera diversa potresti farlo pure tu!" gli urlai in faccia.

"No perché mi facevi schifo!"

"Buono a sapersi! Ora puoi anche non farti più vedere!"

"Bene!"

"Bene!" gli chiusi la porta in faccia.

Quando il citofono suonò una seconda volta aprì la porta e senza preavviso Felix entrò baciandomi.

"Ma si può sapere che problemi hai!" lo spinsi via.

"Vedi che cazzo mi fai fare?!
Sono talmente pazzo di te che mi fai fare delle scenate simili!"

"Te l'ho chiesto io di fare così?!"

"No ma-"

"Ma?!"

"Ero arrabbiato perché ad Halloween quei 3 ti stavano tutti ammassati quando potevo esserci perfettamente io al loro posto. Detesto fare il geloso, soprattutto in questa situazione visto che non ne ho il diritto!"

"Pensavo di farmela passare per lunedì ma ogni santissima volta ti becco andare a scuola con Hyunjin! Gli lasci un fottuto bacio e te ne vai salutandolo così!"

"E oggi agli allenamenti... lo avrei preso a ceffoni perché vorrei essere io ad abbracciarti da sudato così che tu ti arrabbi con me come hai fatto con lui!"

"E ora sono qui ad urlare come un deficiente perché ti stavo dando la colpa quando il coglione sono solo io!"

"Allora perché non taci?"

"Dimmi che ci hai pensato a quella proposta che ti ho fatto per Halloween."

"Come posso fidarmi di te?"
Cerca di metterti nei miei panni per un momento."

"Ti fideresti mai di qualcuno che per anni ti ha solo bullizzato? Di qualcuno che ti ha fatto soffrire?"

"Tornavo a casa piangendo. Sentivo i miei vecchi compagni di classe deridermi usando i tuoi stessi insulti e finivo col soffocare i miei singhiozzi con un cuscino pur di non farmi sentire da mia madre."

"Mi dispiace..."

"Le scuse non servono a nulla Felix." bloccai le lacrime pronte a scendere.
"Delle scuse non mi faranno di certo dimenticare."

"Vorrei che fosse il contrario..."

"Lo vorrei anche io."

Rimanemmo in piedi in silenzio per cinque minuti buoni. Parlare del mio passato era così doloroso e difficile... avrei voluto essere più forte per fare in modo che non capitasse nulla del genere... ero debole, e lo sono ancora.

"Ti posso chiedere una cosa Y/n?"

"Cosa c'è?"

"Tu hai paura di me?"

"Perché continui a chiedermelo..."

"Rispondimi e basta."

"No. Non ho paura di te."

"Posso abbracciarti allora? Poi mi farò da parte e ti lascerò stare..."

Feci un cenno con la testa per dirgli di procedere pure. Venne verso di me lentamente abbracciandomi. Mi tenne stretta a sè e io ricambiai.

Lo sentì singhiozzare ma non dissi nulla. Non so perché ma mi ritornò alla mente una nostra vecchia conversazione di quando eravamo piccoli.

Cosa poteva servire a far felice una persona?

Dicemmo molte cose, un giocattolo, la paghetta settimanale, le caramelle... poi Felix propose gli abbracci. E io che già allora non lo sopportavo dovetti subirmi un suo abbraccio per far felice mia madre. Ora mi sta abbracciando come allora... e non faccio altro che pensare a quel giorno.

Si staccò da me e senza nemmeno guardarmi fece per uscire.

Seungmin mi ammazzerà...

Lo fermai dalla giacca.

"Che c'è?" mi chiese senza farsi vedere.

"Voltati."

"Ho detto che ti avrei lasciato stare... perché allora non mi lasci andare?"

"Voltati e basta."

Fece come dissi senza farsi vedere però in volto, teneva la testa china in basso.

"Guardami."

"No."

"Lee Felix guardami altrimenti mi metto ad urlare manco mi stessero stuprando." lo minacciai.

Alzò lo sguardo, aveva gli occhi lucidi, tirava su il naso ma non si azzardava a guardarmi.

"Ti ho detto di guardarmi."

"Lo sto facendo..."

"Mi dispiace per te ma purtroppo non sono strabica. Dai guardami."

Come mi guardò mi avvicinai fino a baciarlo. Posai una mano sul suo collo mentre potevo sentire un piccolo ghigno di felicità fatto proprio da lui.
Il mio cuore batteva all'impazzata e avevo capito il motivo.

Nonostante tutto...
Provavo qualcosa per Lee Felix.

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Ben svegliata carissima.

Amore e odio//Lee FelixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora