"Io sono qui in un mondo che ormai, gira intorno a vuoto, lontano dal tuo sole. Piove ma io qualche cosa farò per sentire ancora tutto calore che ora non ho."
Mi voltai verso mio fratello, eravamo ovviamente in spiaggia anche domenica mattina, arenati sulle sdraio, almeno metà di noi, alcuni erano a giocare a tennis.
Cantava quella canzone da ore e mi era entrata in testa anche a me tanto che iniziai anche io a cantarla.
La conoscevo ma mi metteva sempre un po' di tristezza ultimamente, prima gestivo meglio ogni sentimento, con la rigidità che mi aveva insegnato giustamente mia madre, ora ero solo un casino che non riusciva ad ingranare o a funzionare non dico correttamente ma nemmeno normalmente.Nicolò e Federico tornarono sudati dalla partita a tennis.
Lui sembrava sempre appena uscito da una puntata di baywatch ogni volta che eravamo vicini al mare e questa cosa non la sopportavo.Mi misi gli auricolari e continuai a leggere facendo finta che Nicolò sudato e con una mazza in mano in quel momento non esisteva.
Piove ma io qualche cosa farò, per sentire ancora tutto il calore che ora non ho.
E avere un po' di pace che ora non ho.
E luce nei miei occhi che ora non ho.
Una direzione giusta che ora non ho.Alzai gli occhi dal libro per guardare un punto fisso su cui non mi focalizzai più di tanto.
Misi in pausa anche la musica.
Quello che mi mancava era una direzione giusta.
Aveva ragione Neffa e Tha Supreme.
Non sapevo cosa stavo facendo. Di solito non lo sapevo mai nella mia vita, non avevo mai vissuto nemmeno chissà quali emozioni forti ma almeno non avevo mai fatto del male a nessuno, non così tanto almeno.Nicolò ovviamente sentì la necessità di sedersi nella sdraio di fianco alla mia e rubarmi il libro, che non stavo leggendo, dalle mie mani.
"Ehi" disse solo.
Sua moglie, Benedetta, Mirella e Khloè erano nella jacuzzi dei bagni, abbastanza distanti da non vederci interagire.
Evitai di alzare lo sguardo su di lui per controllare il mio cellulare.
"Che succede?"
Che cavolo di domanda era.
Continuai sulla mia direzione e non lo guardai in faccia ma gli passai un auricolare, dicendo "ascolta" per poi mettere play.Che si fa a sto punto, quando arrivi in fondo, quando gira il mondo, resti tu e sei vuoto.
Quando tutto è rotto, tranne questo specchio.
Che ti credi mo, ti vedi vecchio.
Scappi e giri intorno, notte uguale al giorno.
Sveglio mentre dormi, sogni già da sveglio mentre aspetti il sole, mentre aspetti il meglio.
Mentre muori perché stai vivendo.
Puoi scrivere alla luce di un lume, parole che ti scorrono a fiume.
Soffri proprio lì, con la mano sopra al cuore.
Tu e la luna e neanche ti vede.
Cerchi solo quello che non puoi avere, bevi e c'è un buco nel bicchiere.
Chissà come si sente chi guarda la pioggia cadere.
Io sono qui in un mondo che ormai, gira intorno a vuoto lontano dal tuo sole.
Piove ma io qualche cosa farò per sentire ancora tutto il calore che ora non ho.
E avere un po' di pace che ora non ho.
E luce nei miei occhi che ora non ho.
Una direzione giusta che ora non ho.Nicolò si tolse l'auricolare e sapevo mi stesse guardando, ancora ma continuai a fissare il mio cellulare che mi rigiravo fra le mani.
"Che vuol dire?"
Feci spallucce, "non lo so ma me la sento addosso" farfugliai. Non sapevo spiegargli bene come, perché non ero mai stata brava a parlare dei miei sentimenti ma era così che mi sentivo e le parole le sentivo mie e quello mi dava un po' di sollievo perché era come se qualcuno fosse stato in grado di parlare per me, togliendomi un grosso peso.
"Colpa mia?"
Annuì lievemente, "anche."
Anche mia.
Un po' sua.
"Non so come fare per darti una mano" confessò, "è un casino anche per me."
Io annuì di nuovo.
Potevo capirlo, come facevo sempre. Riuscivo a vedere il suo punto di vista, la sua quasi voglia di non decidere e aspettare che la decisione arrivasse da lui cadendo dal cielo come la parte di una cometa.
Doveva colpirlo in testa però o non ci sarebbe mai arrivato.
"Lo so che hai un po' paura anche tu" sussurrai, "ma io non voglio essere quella con cui hai tradito tua moglie. Ed egoisticamente non so nemmeno se lo sto dicendo per lei o per la vergogna che provo per me."
Mi mise una mano sulla coscia stringendola un pochino fra i polpastrelli.
"Io non voglio farti diventare la mia amante e non vorrei nemmeno tradire mia moglie. Ma non so cosa voglio. Cioè lo so ma non so come comportarmi, non so come gestire tutto questo perché è davvero troppo...è davvero tanto per me e mi sento di non essere in grado di affrontare tutto ora. Ho una pressione addosso che mi fa cagare sotto, non so come dirtela in modo più carino scusa" rise da solo, "ma so che se prendo una decisione sbagliata finisce tutto, ma proprio ogni cosa e non voglio, non posso permetterlo" tolse la mano dalla mia coscia per passarsi le dita fra i capelli, "perciò ti chiedo di starmi vicino mentre cerco di capire come sistemare tutto e di avere fiducia solo sul fatto che non vorrei mai farti del male intenzionalmente. Se dovesse succedere, se dovessi farti del male ancora ti chiedo già scusa e te lo chiederò di nuovo, perché lo so che non sono perfetto anzi faccio schifo ma non posso permettermi di perdere te. Devi farmi capire però, devo sistemare tutto."
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Green Light
Teen FictionNicolò Barella è un gran calciatore sì, uno di quelli che possono diventare grandi, uno dei migliori. Ma eticamente parlando? È simpatico. È socievole. È cordiale. È gentile. Ma vuole tradire quella sta per diventare sua moglie, con la sua migl...