Epilogo.

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Pure qui, tommy:

<<No, non ci riesco!>>

Ero in preda al panico. Davanti avevo uno specchio che rifletteva la forma di una persona con due lati.

<<Il cervello vuole picchiare lo stomaco>> continuai tenendomi la pancia.

Tutto troppo bianco e romantico.

Tutto troppo in ordine.

<<Stai benissimo, ti fa anche un culetto bello sodo caro Newtie>> rispose immediatamente ridendo, mentre addentava un muffin dal tavolino vicino la porta.

<<Minho, piantala di mangiare o giuro che ti vomito addosso! E-E non chiamarmi Newtie, solo Tommy può>> dissi col broncio. Potevo uccidere direttamente tutti loro, Minho mangiava e rideva, Chuck neanche ci seguiva, Gally picchiava Winston e Thomas si sarà sicuramente perso in qualche stanza.

<<Sacco di patate, ora calmati okay? Thomas ha scritto venti minuti fa, sta bene>> mi girai, Gally era odiosamente positivo, un istinto omicida si fece sentire.

Feci qualche respiro e notai il telefono di Sonya sul divanetto in pelle chiaro, lo presi e notai "11:45".

<<Sono ventotto minuti che non mi scrive, e ti ricordo che sono ancora con una stupida camicia bianca sopra una sottospecie di rialzo per abiti e con dei pantaloni che potrebbero cadermi da un momento all'altro se non mi portate una bella cintura o direttamente dei vestiti della mia taglia invece che di un elefante, okay?>> Ripresi fiato solo dopo, ero decisamente odioso, ma giusto.

Gesticolare e il sarcasmo erano due cose che mi aveva attaccato il mio Tommy.

Mi sedetti su quell'affare bianco, respirai profondamente, ma l'ansia del matrimonio si faceva avanti e non riuscivo a trovare autostima.

Volevo la mia persona.

Volevo un abbraccio.

Un bacio e un ti amo.

Ma quella persona non si faceva sentire da trenta minuti.

<<Non mi vuole più>> dissi.
Tempo di finire quella frase negativa e almeno tre botte in testa le sentii, da Sonya, Minho e Gally.
Sapevo di aver detto una cazzata, ma non volevo arrivare ora al "finché morte non ci separi".

<<Sei bellissimo Newtie>>

Mi bloccai. E sorrisi.

Quella maledetta voce la riconobbi all'istante. Quella maledetta voce mi faceva piacere e da dove veniva mi tranquillizzò.

Thomas era dietro alla porta della stanza bianca dove mi stavo preparando e tranquillizzando.

<<Non vedo l'ora di vedere quanto sarà bello mio marito vestito in bianco>> aggiunse.

Il viso diventò rosso, le mani tremavano e il cuore si fermò.

Mi alzai, e mi appoggiai allo stipite della porta, <<grazie>> dissi solamente.

<<L'importante è che ora ti sei calmato amore, almeno ora sai che le porte sono troppo fine per divertirsi>> Dio se amavo il suo tempismo.

<<Maledetto>> dissi ridacchiando, lo urlò con un nonchalance allucinante.
Tutti mi fissarono e io bloccato lì non riuscivo a fare nulla.

Sentii i suoi passi allontanarsi e chiudersi una porta poco dopo.

<<Trovato! Perfetto per te Newt>> disse subito Winston, mi girai verso di lui con stupore.

Va A Finire Che Ti Amo •||• NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora