2

3.2K 33 0
                                    

Appena finimmo coi nostri soliti preparativi uscimmo dall'albergo della scuola dove fuori, parcheggiata proprio davanti l'ingresso, c'era l'auto di Alex con lui appoggiato sull'alta carrozzeria lucida, aveva addosso un total black, indossava una canottiera nera coperta da un costosissimo chiodo in pelle ovviamente anche tale nera con sotto dei pantaloni un pò larghi di una tonalità di nero più chiara ma pur sempre nere e infine aveva delle Jordan nere e grigie scure ai piedi.

Io e Melissa invece eravamo tutt'altra cosa, sembravamo delle rose colorate in confronto a lui, ci avvicinammo all'auto di Alex e lui ci rivelò un sorriso da depravato "caro mio tieni a bada la tua perfida immaginazione per prima" gli dissi con voce ironica, ma il suo sguardo solo all'inizio era posato su di me, perché poi tutta la sua attenzione si rivolse di nuovo verso Melissa che mi seguiva da dietro con passo deciso come me d'altronde "ragazze visto che siete vestite così più tardi vi porto fuori per farvi visitare il vicinato" ci disse Alex mantenendo sempre lo sguardo fisso sulla mia migliore amica.

Melissa esultava bloccandomi la circolazione del braccio destro mentre io pensavo a quanto odiassi uscire quando ero vestita particolarmente scomoda, Alex notando la mia faccia disgustata barra triste iniziò a prendermi in giro "... anche da piccolina quando i nostri genitori ci dicevano che dovevamo andare in un ristorante affollato facevi la stessa faccia" quando sentii la parola genitori fu come se il mondo mi cadde addosso, non ostante fossero passati tutti di quegli anni da allora non ce la facevo mai a reggere quella storia e iniziai a sentire gli occhi pizzicarmi "dai andiamo" dissi schiarendomi la voce, anche Alex vedendomi cadere mentalmente smise di ridere si avvicinò a me e mi abbracciò con le sue grandi braccia come segno di ' non volevo' in cui si aggiunse pure Melissa poco dopo capendo la cazzata che aveva detto Alex.
Dopo qualche minuto ci staccammo da l'un l'altra e ci scaraventammo dentro l'auto vedendo che traffico avevamo causato fin dai cancelli. Come ieri anche oggi e credo come per sempre ero seduta davanti dato che Melissa ieri appena entrate in camera mentre ci stavamo struccando mi aveva chiesto di non volersi mai sedere davanti, aggiungendo che la sua presenza la rendeva strana facendola dimenticare anche di respirare, mentre io le dissi che forse quello era amore ma lei non ci credeva così preferì lasciare stare accettando la sua richiesta.

Dopo quindici minuti arrivammo alla nostra cosiddetta nuova scuola e sia io che Melissa rimanemmo spiazzate nel vedere quanto fosse bella la struttura dell'entrata a cupola color crema con finiture nere. Io ero rimasta stupefatta dall'esterno e ora più che mai morivo dalla voglia di vedere com'era fatta dentro, una volta solcato quel grandissimo ingresso a cupola mi si rivelò un paradiso davanti i miei occhi luccicanti dalla felicità, avevo già intravisto la biblioteca essendo che si trovava proprio davanti la mia faccia con sopra un enorme cartellone con scritto per l'appunto library, tanto già sapevo che lì avrei passato la maggior parte del tempo con o senza Melissa.

Tutto l'edificio anzi, meglio dire scuola era costruita su vari piani, fin troppi per essere contati credo che per ogni piano si trovino tutte le classi con le varie sezioni a partire dalla (A) fino alla (E). L'entrata è amplissima, e al centro della sala si trovava una vera reception scolastica per localizzare i vari posti, ma era possibile che fosse tutto così perfetto! Io non ero un'amante della scuola però i libri romantici mi piacevano eccome perché era come se mi catapultassi in un fantastico mondo parallelo.
Notai Melissa agitata, come se non volesse incontrare qualcuno, continuava a guardarsi intorno, alla ricerca di un qualcosa di pericoloso forse?

Dopo aver guardato attorno venimmo accolte calorosamente da una del posto, e dall'etichetta che indossava vedevo che si chiamava Nicole, che aveva 25 anni e fummo invitate a seguirla, ovviamente senza Alex perché lui già frequentava quella scuola da anni ormai, andammo in un auditorium, almeno credevo, ma potevo dire per certo che era una sala esageratamente enorme con tantissimi posti a sedere posizionati ognuna per ogni fila fino ad riempirne lo spazio.
Notai ancora Melissa guardarsi attorno e dopo averlo fatto mise la sua anima in pace "che stai cercando?" Quella domanda uscì dalla mia bocca anche se non volevo "e-emm, niente" mi disse in modo sospettoso "sicura?" le chiesi con un sopracciglio alzato "si, si nessun problema davvero" feci nuovamente finta di crederle, la conoscevo ormai dall'asilo e da 18 anni tra l'altro! E sapevo che lei non riesciva a mentirmi, solo con gli altri ce la faceva certe volte, ma con me mai.

Melissa pov.
Da quando ero entrata che continuavo a guardarmi intorno per sperare che da qualche angolo non uscisse Adrian, non volevo che Ilaria lo scoprisse, anche perché sapevo che lei non sopporterebbe un tipo come lui speravo che anche quando inizieranno gli studi tra due settimane non lo incontri, ma la vedevo davvero difficile sia per me che per lei.
Sono fregata.
Fine pov

Alla riunione stavano spiegando le tipiche regole della scuola, appena avevano spiegato che il telefono si poteva tenere acceso era come se avessi toccato il cielo con un dito, poi continuarono a dire quali materie faremo in base ai nostri gusti e non molto dopo formarono le classi di base, io fui chiamata per la prima A e proprio all'ultimo pure Melissa capitó nella mia stessa classe e iniziammo a saltellare sul posto per la nostra felicità, però poi lei iniziò a pensare e a pensare sembrando dissociarsi dalla realtà, preoccupata e non sapendo a cosa stesse pensando la lasciai stare non chiedendole nulla, tanto non avrei avuto nuovamente risposta.
Dopo che tutti ebbero la loro classe ci portarono nel rispettivo piano, fortunatamente ero al primo piano, quando salimmo rimasi persa perché le classi non erano in ordine alfabetico ma c'era la 3'A poi la 5'A poi la 1'A poi la 4'A e la 2'A, insomma un casino ma nonostante questo entrammo in aula ed era esageratamente grande come per tutta la scuola tra l'altro mi guardai intorno vidi una lim appesa al muro e una lavagna a quadretti di fianco.
Alla fine di questa riunione uscimmo dalla scuola e vedemmo Alex con un altro ragazzo, Melissa quando lo vide fu come se si pietrificó, lasciandola stare mi avvicinai ad Alex e all'istante mi raggiunse anche Melissa in modo goffo non appena l'altro tipo si allontanò "ragazze rimandiamo l'uscita tra qualche settimana, il mio amico ha bisogno di me per un affare a lungo termine" mentalmente festeggiai mentre Melissa sbuffó pesantemente, anche se in quello sbuffo notavo paura "ah e non posso riaccompagnarvi, mi dispiace" ci disse con voce un pò roca ma dolce tutto sommato, strano anche da parte sua comportarsi così in effetti "non preoccuparti, prendiamo un taxi semmai" gli dissi come se fosse una cosa da tutti i giorni, ma a quanto pare lo diventerà sicuramente, lui fece un cenno del ciao e salì in auto con il suo amico per poi sfrecciare via con la sua Porche.

SPAZIO AUTRICE:
PURE QUESTO CAPITOLO È ANDATO,
SCUSATE PER GLI EVENTUALI ERRORI È ALLA PROSSIMA!

In love with a (MAFIA) Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora