VI - Sabato sera

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Il sabato era trascorso placido. Come tutti gli altri sabati da un po' di tempo in qua.

I bambini da portare agli allenamenti.

La spesa al supermercato.

La cucina.

Il pomeriggio passato ad una festa di compleanno di un amichetto. In compagnia di altre mamme addobbate con abiti panterati di una taglia in meno di quella giusta e scarpe da trampoliere.

La cena.

La cucina da rassettare.

Aveva passato buona parte della giornata con Davide.

Aveva provato ad evitare di parlare degli avvenimenti della sera e della mattina. Ma lui non era sembrato intenzionato a lasciare cadere la cosa.

Alessandra non pensava fosse successo nulla che meritasse ulteriori spiegazioni o discussioni.

Adesso era sola in cucina. Ed aveva solo voglia di finire di rassettare e di fare la pace con lui.

Nel modo migliore.

Come facevano dopo ogni discussione o litigata.

Era entrata in camera. La stanza illuminata solo da una lampada su un comodino.

La luce soffusa era sufficiente a farle vedere Davide, addormentato, disteso sul letto. Nudo.

Le piaceva osservarlo così. Le piacevano le sensazioni ed i pensieri che la vista del corpo di lui le davano.

E sapeva anche che lui la aspettava. Fingendo di dormire.

Si era messa bene in vista. Ed aveva iniziato a spogliarsi. Lentamente.

Prima i sandali infradito.

Poi l'abito. Il reggiseno e le mutandine.

Si era distesa accanto a lui. Ed aveva posato la mano aperta sugli addominali di lui.

Sulle prime non aveva avuto alcuna reazione. Poi si era mosso. Quasi bruscamente.

"Buonanotte".

E si era girato dandole le spalle.

Lei era rimasta un attimo interdetta da quel gesto. Si era allontanata da lui.

Aveva spento la luce e si era immersa nei suoi pensieri.

A pranzo Davide le aveva fatto notare, in maniera piuttosto sgarbata, che la mattina si sarebbe aspettato di concludere diversamente il gioco.

Un epilogo che avveniva spesso.

Ed invece si era trovato a letto, da solo, immobile, con il cazzo gonfio, sue testuali parole, senza avere neppure la possibilità di dare sollievo da solo alla eccitazione.

Alessandra, prima, le aveva fatto notare che non era il caso di affrontare l'argomento con i bambini che giravano per casa.

Poi, di fronte alle insistenze di lui, gli aveva detto che la sera prima era stata lei a trovarsi insoddisfatta. Dopo avergli fatto un pompino da manuale. Anche queste erano testuali parole.

Sapeva che gli sarebbe passata... 

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