VIII - Domenica pomeriggio

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Avevano pranzato tutti assieme a casa dei genitori di Davide.

Poi Alessandra era riuscita a liberarsi per il pomeriggio. Aveva mandato lui con i bambini alla festa di compleanno di un'amichetta del piccolo.

Un po' le seccava sapere che lui avrebbe passato il pomeriggio circondato dalle altre mamme. In abiti scosciati con le tette pigiate in abiti troppo piccoli.

Ma aveva rimosso il pensiero.

Melissa aveva bisogno di lei.

Le aveva mandato un messaggio ed alle quattro era davanti a casa sua. Un piccolo appartamento in centro dove Melissa viveva sola.

Era impaziente. Curiosa e preoccupata per il casino in cui l'amica si era sicuramente cacciata.

Aveva suonato il campanello.

La porta si era aperta. Era apparsa Melissa. Sorridente.

Si erano abbracciate sulla porta e Melissa l'aveva baciata sulla guancia.

Erano entrate. E Alessandra si era accomodata sul divano.

Melissa era apparsa dopo poco con due bicchieri di spremuta di arance.

La stava aspettando.

Sedute sul divano. Melissa aveva un abito leggero, scalza. Lei indossava ancora l'abito del mattino. Alessandra senza fare parola tolse le scarpe. Sapeva che poteva farlo e si mise accanto all'amica.

La guardò. E senza tanti convenevoli le chiese "che hai fatto stavolta? ".

E Melissa iniziò a raccontare.

"Sai sono sola, da un po' ormai.

Al lavoro c'è un nuovo collega, Emanuele. È più giovane di me, ma è qui da poco, viene da Milano, e... Ci stiamo simpatici".

Lei... "Ti sei innamorata di nuovo? Ci sei già andata a letto?".

E Melissa, quasi risentita.

"No, che dici? È un gran bel ragazzo. Gentile e pieno di attenzioni. Ma non è successo nulla fra di noi. A parte una sera. Un paio di settimane fa. Siamo stati al cinema assieme. E mi ha accompagnato a casa. Ed io, qui sotto, l'ho baciato. Sì, un bel bacio. Gli ho anche accarezzato le cosce mentre lo baciavo. "

Lei.

"E lui? "

"Lui, si è lasciato baciare, ma mi ha detto che era tardi e che era stanco".

Lei.

"Quindi cosa è successo?"

"Ieri sera mi ha chiamato. Il suo ex capo ha una casa al mare qui vicino. È un 50enne, che è lì con la moglie. Si chiamano Lorenzo e Lucrezia. Una coppia carinissima.

Avevano invitato Emanuele per un pomeriggio nella piscina. Ed Emanuele ha invitato me.

Vedessi che bella villa.

E loro due gentilissimi. Mi hanno fatto un sacco di feste.

Abbiamo fatto il bagno. Poi ci siamo distesi al sole sulle sdraio.

Io e Lucrezia da una parte. Chiacchieravamo di vestiti e scarpe. Vedessi quante ne ha. Bellissime.

Loro due da una parte. Credo che parlassero di calcio.

Io stavo benissimo. Ero a mio agio. Avevo anche bevuto due prosecchi ghiacciati.

Lucrezia improvvisamente mi ha detto che ho un seno meraviglioso. E prima che potessi rendermene conto lo stava accarezzando.

Io ero frastornata.

Ho dato un'occhiata a quei due.

E.... "

Lei."E?... "

"E... Ho visto Lorenzo ed Emanuele ridere. Non avevano notato nulla.

E...

Lorenzo aveva una mano dentro i boxer bagnati di Emanuele.

Io non sapevo cosa pensare.

E lì, Lucrezia, mi ha baciato. Un bacio lungo. Appassionato. Caldo.

E... L'ho lasciata fare.

Mentre mi baciava ha aperto il reggiseno. Il mio. Ha liberato il mio seno e si è dedicata ai miei capezzoli"

Alessandra era allibita. Tutto si aspettava. Ma questo no.

Melissa continuava.

"Ero imbarazzatissima.

Ho guardato i due.

Non si curavano di noi.

Anche perché Emanuele era nudo, sulla sdraio. E Lorenzo con una mano gli accarezzava le palle, mentre glie lo succhiava"

"Dio mio". Era scappato a lei.

"E senza accorgermene mi sono trovata anche io senza slip. Con Lucrezia inginocchiata fra le mie gambe"

Lei. "E cosa hai fatto? "

"Ho aperto le gambe ed ho lasciato che lei continuasse. Poi... Le sono venuta. Sulla sua bocca.

Intanto Lorenzo aveva finito e si è avvicinato a noi.

Aveva lo sperma di Emanuele che colava dall'angolo della bocca.

Lucrezia lo ha baciato.

E dopo ha baciato me.

Di nuovo.

Io adesso...

... Non so"

Alessandra era seduta sul divano.

La schiena rigida.

Il volto contratto.

Lentamente aveva iniziato a rimettere le scarpe.

"Melissa, cosa vuoi che ti dica?

Sei una troia.

Una grandissima troia!"

Si era alzata, ed era uscita sbattendo la porta alle spalle. 

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