Caldo. Caldo umido.
Il condizionatore dell'auto arranca a già alle dieci di mattina.
Stava maledicendo il caldo.
Il caldo dovrebbe esserci solo quando è vacanza. In questi giorni, pieni di rotture di scatole e di cose insignificanti da fare, il buon Dio poteva gratificarci di un po' di fresco.
La telefonata di Melissa era arrivata mentre stava andando all'ufficio postale.
Non era stata una telefonata. Era un uragano, una valanga.
Alessandra era riuscita solo a dire "Ciao".
Poi l'amica aveva iniziato un monologo senza tregua.
"Ho grandi notizie.
Due grandi notizie.
Sai Emanuele?
Sì il mio collega della festa in piscina.
Dopo quella sera ci ho pensato e ripensato. Sono sconvolta.
Loro tre, quella sera.
Insomma. Ci ho pensato.
Anzi non ci ho pensato affatto.
Mi è piaciuto.
Tutto.
La bocca di Lucrezia.
Quei due.
Ho visto e rivisto quella scena mille volte. Ed ho rivissuto quelle sensazioni.
Sì.
Mi è piaciuto.
Io, una regina.
Con Lucrezia ai miei piedi.
E loro due di fronte.
Tutto ruotava intorno a me.
È stato un rito di iniziazione.
E mi eccito al pensiero di poterlo rifare.
Sì voglio rifarlo.
Insomma, ieri sera ho chiamato Emanuele. Siamo andati al cinema.
Lo ha scelto lui. Una cagata. Ma non era quello.
Mi ha riaccompagnato a casa. E stavolta...
... Stavolta è salito su da me.
Abbiamo parlato dei suoi amici. Abbiamo scherzato. Riso.
Si insomma, credo che Emanuele mi piaccia. Mi piace un sacco.
E...
Ci siamo trovati sul letto. Abbracciati.
Sentivo la sua eccitazione.
L'ho spinto via.
Ho preso una sciarpa di seta.
Si è fatto bendare senza una parola.
L'ho spogliato.
E...
Quel coso. Il tuo coso. Sì lo hai lasciato a casa mia. Scusami dovevo dirtelo.
L'ho indossato.
Ho fatto in modo che capisse. Che scoprisse cosa era. Con la sua bocca.
E lui? Lui cosa ha fatto?
Dopo averlo leccato per bene, si è girato sul letto e si è messo a quattro zampe. Mostrandomi il suo culetto.
Sai? È completamente depilato.
E...
Ho goduto. Come non mai.
Abbiamo goduto.
Sì insomma più io di lui.
Vedevo la sua eccitazione. Ma gli ho detto di non provare a toccarlo altrimenti glie lo tagliavo.
Abbiamo goduto. Dopo. Assieme. Io per la seconda volta.
Quando gli ho tolto la sciarpa ed ero io stavolta a quattro zampe.
Sono tutta un fuoco solo a pensarci. Era tutto vero.
E poi...
L'altra grande notizia!
Domani sera i suoi amici danno una festa. In villa.
Gli ho parlato di te. Di te e di lui.
Del tuo desiderio.
Non poteva dirmi di no.
Ti mando l'indirizzo su whatsapp.
Siete invitati."
Alessandra era senza parole.
Senza fiato.
La testa vuota.
Poi una voce lontana.
" Melissa cosa cazzo fai? È mezz'ora sei a parlare dei cazzi tuoi al telefono! C'è da fare qui!"
Click.
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Lei
Short StoryAlessandra è una donna come tante. I tempi delle giornate scandite dai figli, dalle faccende casalinghe, da Davide, il suo uomo. Ma dentro di lei c'è altro. Il desiderio di riappropriarsi dei propri desideri, delle fantasie, delle voglie. In breve...