Se prima mi sentivo come se il freddo avesse congelato il mio cervello, adesso lo è anche tutto il mio corpo. Non fa male, ma sento come se tutte le mie cellule si fossero risvegliate. Come se, visto che non volevo respirare, qualcuno mi avesse dato di forza una boccata d'ossigeno.
E questo qualcuno è Royal. Le sue labbra spingono così leggermente sulle mie che potrei anche non accorgermene, se non fosse per quella sensazione così familiare.Il freddo che mi ha dato alla testa sembra attenuarsi, perché riesco a muovermi e a staccarmi da lui. Lo faccio piano, per non farlo innervosire.
«Roy...» provo a dire, ma la voce mi si ferma in gola.
«Lo so, scusa» scuote la testa, allontanandosi dal mio viso, «Non avrei dovuto.»Abbasso la testa, poi mi appoggio con la schiena al divano. Che cos'è appena successo?
«Mi dispiace, perdonami.»
Annuisco, mentre mi circondo la vita con le braccia. Ho un po' freddo. Non mi dà fastidio, però... non riesco nemmeno a reagire come una persona normale, mi sembra di andare al rallentatore. Mi sento debole, ma stavolta fisicamente.
«Che ti è successo, Stella?» chiede Royal, avvicinandosi di nuovo per guardarmi meglio.
Non rispondo, e non mi azzardo a guardarlo. Guardo per terra. Non se ne doveva accorgere. Non deve preoccuparsi, e poi... la scena di prima mi si ripete in mente.
«Sei... magra» mormora.
«D-dev'essere una tua impressione» deglutisco, «Piuttosto... scusa se non ti ho portato sangue.»
«Ma no, tranquilla» scuote la testa.Mi giro verso di lui, questa volta. Lo guardo in faccia. Non sembra malato, ma non voglio che stia male per colpa mia, non posso permettermelo. Gli porgo il polso.
«No, Aideen» ribatte, anche se mi prende il polso e me lo accarezza, «Sei già debole.»
Sto per ribattere, ma lui mi fa segno di tacere.
«Forse dopo, okay?»
Annusico.
Lui si alza, e mi fa segno di stendermi sul divano. Faccio quello che dice mentre lo osservo che torna al bancone.«Resta lì.»
Non dico nulla ma lo guardo mentre versa l'impasto che aveva preparato su un aggeggio per fare le crêpes. Le crêpes...
Royal ha il viso concentrato e dopo un po' torna verso di me con un piattino. Non appena sento l'odore, i miei occhi prima semichiusi si spalancano.
«Arrow mi aveva chiesto di fare delle crêpes... Penso capirà se le faccio mangiare a te» mi spiega.Faccio per dirgli che in realtà Arrow voleva farle mangiare a me lo stesso, ma quando mi porge il piatto non penso a niente se non all'odore della nutella. Lucifero... Che cosa ci ha messo dentro per farle odorare in questo modo?
Ne metto un pezzo in bocca e quasi svengo. Ha sapore. Ha sapore.
Mangio come se non avessi mangiato da giorni, e quando sento il sapore salato delle mie lacrime sulla lingua mi accorgo che sto piangendo. Non sto singhiozzando, eppure Royal se ne accorge.«Aideen, che succede?» spalanca gli occhi, allarmato, «Non sono buone? Scusa, avrei dovuto assaggiarle prima io, magari mi sono sbagliato nella ricetta...»
«Non è quello» scuoto la testa, sorridendo un po', «Sono buone.»
«Stella, ma che diavolo hai mangiato in questi giorni, eh?»Quando alzo lo sguardo verso di lui lo vedo con in viso un'espressione furiosa. Le sopracciglia aggrottate e gli occhi di fuoco.
Non rispondo, e torno a mangiare. Che cosa dovrei dirgli?«Sono contento che ti piacciano, comunque...» mormora, un po' imbarazzato dal tono usato prima.
Annuisco freneticamente, poi finisco il piatto e lui lo lascia sul bancone. Stranamente non sento la voglia di vomitare.
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Occhi da Demone
ParanormalUn giorno in cui piovevano acqua e sangue, Aideen Stella Del Mattino decise di mandare al diavolo tutto l'Inferno, compreso suo padre, e di andarsene a vivere sulla Terra. Un secolo dopo, scappata dalla sua vita infernale, si ritrova a seguire lez...