«Siamo quasi arrivati.»
Jessica annuisce, e guarda fuori dal finestrino mentre Matthew torna a parlarle dell'ultimo film che ha guardato.
Siamo in macchina da qualche ora, diretti verso il mio chalet in montagna. Stringo le mani attorno al volante, gli occhi fissi sulla strada.
Jessica e il suo amico biondo sono dietro, mentre il novellino è vicino a me.Sono ancora un po' debole a causa di quello che è successo con Royal, ma riesco comunque a guidare.
Non so perché abbia fatto così. Davvero, ci sto pensando da quando se n'è andato, eppure non riesco a trovare un motivo che scusi il suo comportamento. È da un po' che è strano, ma non l'avevo mai visto così. Lo sguardo di fuoco che mi ha rivolto prima di andarsene...
Stringo i denti, e decido di non pensare a Royal, almeno, non durante questa settimana. Penserò di nuovo a lui quando torneremo a casa.Peter mi guarda di nascosto, anche se me ne sono accorta già da un po'.
Alla fine non ho trovato niente di meglio da regalargli che quella cosa stupida a cui avevo pensato. Speriamo solo che non mi guardi male quando aprirà la busta in cui l'ho messo.
Non so che cosa devo aspettarmi da questa settimana, spero solo di non farlo innervosire troppo.«Pete, che cosa vorresti fare per il tuo compleanno?» chiede Jessica, mentre si sporge un poco verso di noi.
Anche se sto guardando la strada, riesco a scorgere il novellino girare la testo verso di lei.
«N-non lo so, sinceramente. A me va benissimo stare con voi e basta... Non mi serve niente di speciale» mormora, un po' a disagio.
«Oh... Be' almeno mi aiuterai a fare dei biscotti e altre cose da mangiare?» chiede Jessica, un po' delusa.Peter annuisce, e Jessica torna al suo posto. Riesco a vedere il suo sorriso dallo specchietto.
Indossiamo tutti dei vestiti un po' più pesanti, ma lei è davvero buffa con quel suo cappellino di lana, il cappotto e i guanti. In macchina fa abbastanza caldo, ma lei non ne vuole sapere di toglierseli.«Perfetto! Ho già fame al solo pensiero!» esclama Matthew.
Non avevo mai prestato tanta attenzione a questo ragazzo, anche se è praticamente sempre intorno a Jessica e a Peter. Parla molto, forse troppo, ma non è fastidioso. Certe volte mi ricorda Arrow... solo un po' più umano, ecco.
Dopo qualche minuto arriviamo in una piccola città, e capisco che manca poco al mio chalet.
Jessica sorride vedendo la neve. Qualche ora fa si era messa ad urlare di felicità perché aveva visto un po' di ghiaccio sulla strada.Quando passiamo vicino a un supermercato si sporge di nuovo verso di me.
«Aidy, ti va di lasciare me e Matthew qui? Così compriamo tutti gli ingredienti» dice Jessica.
«Aidy? Che cute!» sussurra il biondino.Mi acciglio ma non dico nulla. Nessuno mi aveva mai chiamata con un soprannome prima. Tranne Royal, forse.
Decido di non dire niente sul modo in cui mi ha chiamato Jessica, perché so che si offenderebbe. Non mi dà molto fastidio, però è strano.
«In realtà pensavo di andarci io... Ho anche fatto la lista» dico, tirando fuori dalla tasca della mia felpa un pezzo di carta.
«Dai ci andiamo noi! Vero Matt?» esclama Jessica.Il biondino borbotta qualcosa, ma annuisce.
«Va bene. Comprate quello che c'è scritto sulla lista, poi se vedete qualcosa che vi piace non esitate» dico, porgendo ai due il mio portafoglio.
Loro mi guardano in un modo strano quando lo prendono, ma poi annuiscono e sorridono.
«Quando avete finito chiamatemi e vi vengo a prendere. E se osate ridarmi questo portafoglio con ancora tutti i soldi dentro, mi potrei... arrabbiare» sorrido leggermente.
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Occhi da Demone
ParanormalUn giorno in cui piovevano acqua e sangue, Aideen Stella Del Mattino decise di mandare al diavolo tutto l'Inferno, compreso suo padre, e di andarsene a vivere sulla Terra. Un secolo dopo, scappata dalla sua vita infernale, si ritrova a seguire lez...