Oggi mi sono alzata presto, in realtà neanche ho dormito, dopo tutto quello che è successo ieri sera non sono riuscita a rilassarmi, troppi pensieri in testa. Mi sono preparata una tazza di tè caldo , nelle prime ore del mattino, nel silenzio più totale della casa cerco di rilassarmi, ma è tutto troppo difficile, troppo complicato sopratutto quando Dylan sbuca alle mie spalle << già sveglia ?>> dice con un filo di voce andando dietro il grande bancone per prepararsi il caffè << si.. non ho chiuso occhio >> ammetto distogliendo lo sguardo dalle sue spalle, lui non risponde più e quando il caffè è pronto lo sorseggia appoggiando le spalle sulla cucina con le gambe semi incrociate di fronte a me. Rimaniamo in silenzio per un paio di minuti gettando di tanto in tanto lo sguardo su l'altro nell'imbarazzo totale, vorrei sprofondare e sparire da questa situazione, ogni volta che i miei occhi si posano si di lui il mio cervello rivive la scena di ieri sera, a come mi sentivo in quel momento a come desideravo quel contatto e a quanto mi vergogno di questo perché non volevo provare quelle sensazioni , non volevo lasciarmi andare così , non con lui , non in questo modo o in questa situazione.
Mentre stiamo in silenzio sentiamo il portone dell'entrata sbattere con violenza e prima ancora di guardarci con la fronte corrugata Amber sbuca dalle aiuole con passo felpato, con lascia di guerra pronta ad usarla << bene.. siete entrambi svegli >> dice passando lo sguardo da me e lui << buongiorno Amber >> dice Dylan alzando appena la tazza di caffè << buongiorno >> dico velocemente corrugando la fronte << buongiorno?!? Buongiorno?!? Solo questo avete da darmi ?>> chiede nervosa passando ripetutamente lo sguardo da me a lui << che succede ?>> chiedo curiosa << che succede ? Da te potevo aspettarmelo infondo sei fatto così , anzi mi chiedo come tu non l'abbia fatto prima >> guarda il fratello puntandogli il dito poi passa a me << ma tu... da te non me lo sarei mai aspettata, cadere così in basso >> conclude con disgusto << scusami Amber ma a cosa ti stai riferendo ?non riesco a capire >> chiedo alzandomi dallo sgabello << io me ne vado >> interviene Dylan << no tu resti qua >> lo ammonisce la sorella e dopo aver preso un paio di respiri si decide a parlare << siete andati a letto insieme >> dice tutto ad un fiato << no >> diciamo all'unisono ,lei sgrana gli occhi << aaah mentite pure all'unisono.. >> finge un applauso << mio padre allora si è inventato tutto ?>> mi guarda seria << no..ma non è successo niente >> cerco di spiegarle << ieri sera mio padre vi ha beccati a letto insieme si o no ?>> continua alzando il tono di voce << ti ho detto mille volte di non intrometterti nella mia vita >> risponde acidamente Dylan << io invece mi intrometto se ti scopi la mia migliore amica chiaro ?>> risponde a voce alta << Amber ascoltami >> cerco di attirare la sua attenzione lei scatta lo sguardo verso di me << ieri sera, eri o non eri nuda sul letto di mio fratello ? >> chiede scandendo bene le parole << non abbiamo scopato >> risponde Dylan facendola innervosire di più << non sto parlando con te! Non ti crederei neanche se ti mettessi in ginocchio >> ringhia trucidandolo con lo sguardo lui sbuffa alzando gli occhi al cielo << Alysia.. è vero o non è vero ?>> insiste Amber guardandomi negli occhi, io prendo un bel respiro << si è vero >> ammetto lei alza gli occhi al cielo passando le mani sui capelli << o mio Dio !>> esclama esasperata << ma.. ma.. non è successo niente >> continuo cercando di prenderle le mani << perché vi hanno interrotti, altrimenti sareste andati avanti >> insiste lei , a quelle parole il mio sguardo si posa su Dylan perché credo che un po' abbia ragione lei, in quella situazione se non fossero entrati forse non ci saremmo fermati << era tutto organizzato Amber, lo abbiamo fatto apposta sapevamo che sarebbero entrati >> le spiego cercando di calmarla, la mia migliore amica mi guarda confusa << la serata era andata già male, nessuno credeva alla nostra storia ci hanno messi sotto tiro e quando ieri ho sentito vostro padre è vostro zio parlare sono corsa da Dylan e abbiamo deciso di farci trovare in posizioni scomode in modo da non destare sospetti.. ma la verità è che non abbiamo fatto nulla.. noi.. noi non ci siamo neanche toccati >> mezza verità è mezza bugia, solo per farla calmare, butto un occhi su Dylan che sghignazza dietro la tazza che tiene sulle labbra e scuotendo il capo decide di dileguarsi << devo andare a lavoro >> si limita a dire prima di scomparire dalla nostra visuale. La mia totale attenzione adesso è rivolta a lei che ancora scossa si guarda intorno << è la verità Amber, dovevo fare qualcosa, tuo cugino ieri mi ha presa per una poco di buono, insinuava che io e Dylan ci siamo conosciuti in qualche nightclub ed era convinto che la nostra storia non fosse vera, dovevo fare una scossa alla situazione è tu lo sai bene >> il mio tono di voce e basso e cerco di essere anche rassicurante e lei sembra capire, il suo viso e più rilassato << si lo so.. la situazione non è delle migliori, ho sentito mio padre litigare con mio suo chissà quante volte per questo discorso, credi che così si calmeranno le acqua ?>> domanda esasperata << ci spero tanto, non voglio trovarmi più in questa situazione >> ammetto con amarezza lei annuisce e poi mi stringe tra le sue braccia << ti voglio bene amica mia, scusami per la scenata ma non voglio che ti succeda niente di male >> ammette con voce triste e questo mi fa sorridere << stai tranquilla, ti voglio bene anche io>> ammetto stringendola a me.
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Facciamo Un Accordo? { Dylan O'Brien }
FanfictionAlysia Rotter e una giovane ragazza di Manhattan. Lavora presso una piccola libreria, non gli piace la popolarità, non gli piace stare in mezzo alla gente o messa in risalto da qualcosa, e la classica ragazza semplice che ama le piccole cose buona e...