Capitolo 4

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L'amore dicono che sia una delle peggio droghe, quando assaggi un po' di quel sapore amaro ma dal retrogusto dolce non puoi farne più a meno, lo desideri sempre di più, ancora e ancora....


Sirius aveva addosso l'odore del fumo che si fondeva con il suo classico profumo pungente. Gli occhi vagavano furtivi lungo la tavola, afferrò velocemente un muffin salato con noci, e iniziò a divorarlo non curante delle briciole, poggiando la guancia sulla mano.
Ben presto sarebbero arrivati i gufi con la posta e non era così entusiasta del pensiero di una possibile lettera da parte dei suoi genitori.
Remus si alzò su per le panche attendendo così il suo gufo.

"aspetti qualcosa Luna?" disse il ragazzo paffuto mentre inzuppava un biscotto nella cioccolata.

"oh... Si" il suo sorriso era radioso.

Sirius sorrise di rimando, la figura slanciata di Remus gli era così vicina che sembrava un gigante.
Uno stormo di gufi si tuffò nella stanza lasciando una pioggia di lettere e pacchetti. Un gufo dalle lunghe piume color rame trasportava una custodia nera, sembrava pesante, lasciò che il suo padrone prendesse l'ordine e rispiccò il volo.
La custodia era vecchia, piena di spille di varie band, Sirius poté leggerne alcune, Queen, Kiss,  Guns Roses, Bowie e tante altre.

Il quattrocchi si sporse in avanti verso l'amico, come il resto della tavolata.

"che roba è?" disse il paffuto mentre aveva la bocca impegnata a masticare.

Remus aveva assunto un sorriso più delicato, teneva lo strano oggetto tra le braccia in una stretta nostalgica.
"si vede che babbanologia per voi è un optional"
Apri la custodia lentamente e la poggiò delicatamente a terra.
Sirius lasciò che la sua bocca si spalancasse in una buffa" O " e che i suoi occhi mangiassero l'immagine che aveva avanti.

"È LA CHITA-COSA!!" si lanciò vicino Remus.

Il lupetto soffocó una risata e annuì "chitarra Sir, Chitarra acustica "

La mano fine accarezzava il legno lucido decorato con stichets di altre band e firme, aveva le corde argentate a tratti rovinate per via dell'utilizzo.

"ma dove l'hai trovata?"

"era di mio padre, poi l'ho presa io,  d'estate mi insegnava a suonarla e dato che ora è praticamente mia..."
I suoi occhi finirono per intrecciarsi tra quelli di Sirius.
"voglio darla a te.... Sir" le sue guance presero un colorito vivace accompagnate da un roseo sorriso.

Sirius non sapeva cosa dire, voleva baciarlo, divorare quelle labbra dalla gioia.
"ti adoro!!!" non ci pensò due volte prima di abbracciarlo.
Iniziò a premere le narici sui capelli morbidi di Remus, non si sarebbe mai stufato di quel meraviglioso profumo.
La tavolata fu attraversata da innumerevoli commenti e chiacchiere, accompagnate da parole meschine pronunciate dalle ragazze.

Sorrise beandosi il forte profumo che solo la stella sapeva emanare.

"ti insegnerò le note, così potrai aiutare James per la serenata per la sua Lily" dirre soffocando una risata.

Il quattrocchi alzò i due pollici con fare euforico mentre Sirius rideva con le labbra premute sulla testa della sua luna.

Staccarsi da Remus era difficile, profumava di Autunno e cioccolato e i suoi abbracci sapevano di conforto.

Il tavolo dei Serpeverde era nel più totale fermento acceso, tutto innalzato da Severus, non si era dimenticato l'imbarazzante (secondo lui) discorso fatto quella mattina da i due Griffondoro.

James agitò di poco la sua bacchetta per far esplodere la colazione in faccia al ragazzo dal naso aquilino e causare un ondata di risate.

Le lezioni scivolarono veloci, Sirius non smetteva di pensare a quella chitarra così bella, neanche mentre si allenava , sentiva come se lo stesse chiamando.

"credi che nevicherà?" Peter adorava la neve quanto il pasticcio di carne con il burro sciolto sopra.

" credo di sì... Pete" disse lo sfregiato stringendosi nella lunga sciarpa rossa e d'oro.

Erano seduti sui freddi spalti ad osservare Sirius e Janes allenarsi a Quiddic.
James era molto bravo e sapeva padroneggiare il volo con maestria.
Sirius era veloce e riflessivo.
Delle loro fan  commentando emettendo un sono simile a quello delle oche  distraendo la maggior parte dei giocatori.
Remus si grattò il naso infastidito, era di un bel rosso raffreddore, come lo chiama lui, lasciò che i suoi occhi catturassero il corvino come in una foto, i suoi capelli splendenti raccolti in una coda alta e quel sorriso accattivante e "malandrino " rendeva il tutto ancora più bello.

Si era innamorato.. Fin troppo.. Ma era rassegnato.

Le ragazze si fiondarono sui due ragazzi appena posarono i piedi a terra, come le api su un fiore carico di nettare.

Un bruciore forte invase il petto dello sfregiato, istintivamente vi ci poggiò una mano sopra, gli occhi fissi sul ferro che permetteva ai vari seggiolini di reggersi.
Perché non poteva essere lui ad abbracciarlo così?

"Hey Luna stai bene? " Peter era sempre premuroso con lui.

".... Si... Ma... Devo andare... Probabilmente mi verrà un raffreddore" si alzò sorridendogli.

Fare quei sorrisi finti era ormai un abilità che aveva acquisito da molto tempo. Imparò quando sua madre morì, lo fece per suo padre, per dargli una luce di speranza, da lì divenne automatico e semplice.

Lasciò gli spalti rapidamente stringendosi nel cappotto, ignaro di una tempesta fissa su di lui.

".... Si starà sentendo male? " disse preoccupato il proprietario della tempesta al ragazzo dai capelli disordinati accanto a lui, impegnato a pavoneggiare.

"mh..? Oh... Luna.. mhhh... Avrà solo freddo"

Non era così convinto ma se lo fece andar bene.

Remus si sentí gratificato, al calduccio avanti al fuoco della sala comune, accarezzava la copertina rovinata di un quaderno e lo guardava come aveva guardato la custodia della chitarra quella mattina.

"Hey Luna cos'è?! " Sirius scavalcò la spalliera del divano per mettersi vicino al suo amico mentre gli altri malandrini e Lily si posizionarono accanto a loro.

" è il quaderno con alcuni spartiti" lasciò scivolare via la copertina per mostrare l'interno.
La scrittura era perfetta e chiara, non era quella di Remus ma di suo padre che come in un gioco si alternava a quella del figlio.

"suonaci qualcosa!" disse Lily con il suo tono gentile mentre gli tendeva la chitarra, precedentemente tirata fuori.

Remus arrossì e la prese, non si era mai esposto così, non la suonava da mesi.

" ti pregoooo Luna!!" un coro si aprì per lui.

Sorrise impacciatamente e iniziò ad accordare la chitarra mentre l'euforia pizzicava scherzosamente le sue vene.

" non sono così bravo.. Quindi... Non aspettatevi un concertone" la posizionò sulle gambe.

Iniziò ad accarezzare le corde delicatamente come se fossero fatte di vetro e non volesse rompere, il suono calmo e rustico catturò l attenzione anche di altri studenti.

Iniziò a suonare "when i live my dream"  di Bowie.
Voleva cantare ma si imbarazzava fin troppo, a rimediare fu Sirius che partì in quarta con la sua voce calda, gli altri dondolavano in una danza lenta e piacevole.

"" when I live my dream, please be there to meet me! "

Sirius poggiò la testa sulla spalla dello sfregiato e i suoi occhi desiderosi lo incatenarono , voleva I suoi occhi per sé mentre gli dedicava quelle parole lontane che forse un giorno gli sarebbero giunte e accolte.
Remus si voltò verso di lui e i suoi occhi furono suoi mentre le loro labbra erano vicine e  volenterose.

||||SPAZIO AUTRICE ||||

Le cose dolci servono sempre !

Grazie mille per aver letto il capitolo ,un abbraccio Ury !

UNDER YOUR SCARS ( wolfstar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora