" Tutto sembra ferito quando non sei qui con me ."
Le mattonelle di quel bagno erano fredde, eppure sulla sua pelle quei brividi non erano dati da ciò ma dal ragazzo che aveva avanti.
Sirius è colpa tua se c'è questa tempesta nel mio cuore, falla smettere...ti prego...
Con uno scatto il corvino puntò la bacchetta verso la porta, fece girare la chiave, la serratura scattò con un rumore stridulo che rimbombò lungo tutta la stanza. Ritornò a guardare Remus, gli mozzava il fiato, gli prendeva il cuore e glielo riempiva di adrenalina. Volevano le labbra l'uno dell'altro, forse potevano curare i loro mali. Lo sfregiato si alzò di più con la schiena e afferrò saldamente la sua pallida camicia. Il purosangue mandò giù la saliva, ansiosamente, lo voleva solo per se . Per sbaglio i loro occhi si impigliarono tra di loro, l'errore più bello che potessero fare.
Perché ci si innamora ? Perché succede così velocemente come un battito di ciglia ?
Sirius gli afferrò gentilmente i fianchi accarezzandone dolcemente la morbidezza. Un sospiro di paura e eccitazione sferzò tra le labbra screpolate del lupastro. Era al sicuro, tra quelle braccia lo era davvero . I loro visi si avvicinarono di più, le loro labbra si sfiorarono causando onde di elettricità tra i due, si accarezzavano dolcemente. Quella vicinanza permise di poter osservare alcuni dettagli nascosti, le piccole macchie marroncine sul naso di Remus, la fossetta premuta sul labbro inferiore del nobile. Entrambi chiusero gli occhi per assaporare ogni movimento, i respiri si mischiarono e le loro lebbra si lasciarono baciare . Un bacio affamato, perché avevano aspettato troppo. Le labbra di Sirius erano delicate e morbide, si scontravano contro il grezzo gentile di quelle di Remus. Le ciglia color caramello tremavano impaurite. Quando il respiro mancava la distanza era troppo dolorosa e veniva ricolmata con dei baci ancora più passionali. I loro corpi erano bollenti, i loro cuori erano in tumulto, c'era gioia, c'era paura...
Sirius aveva le labbra così soffici che sembrava baciare un dolce caldo, ecco perchè le ragazze stravedevano per i suoi baci.
" Sirius sei qui ?..." La voce di Peter squittiva tra le pareti del loro dormitorio.
Remus si risvegliò da quel sogno, ma le mani calde del corvino lo fecero ricadere in quel desiderio, gli accarezzavano le guance mentre le loro labbra schioccavano. La morbidezza dei capelli neri era racchiusa tra dita dai tagli argentati. La voce continuava a rimbombare nella sua tesata finché sparì.
Non volevano svegliarsi più, erano nel loro posto di pace .
Quando le loro labbra si staccarono restarono a guardarsi, una distanza decisamente difficile da affrontare, le mani erano ancora sale dove si erano poggiate e ancora accarezzavano. Non c'era malizia ma la tipica timidezza del primo amore. Remus aveva le guance rosse come le sue labbra, gli occhi sognatori e lucidi, Sirius voleva fermare il tempo per contare le stelle nei suoi occhi. Il corvino aveva alcune ciocce scure pendenti sul suo viso, gli zigomi rossi e gli occhi ricolmi d'amore, le labbra semi aperte per riprendere fiato erano lucide.
" Non farti domande...per favore"
Piccoli brividi solcarono la nuda schiena, la sua bocca si aprì cercando di enfatizzare una frase impigliata nella sua gola, la ingoiò come se fosse una manciata di chiodi.
" Come posso...non fartele."
Timidamente poggiò la sua mano sulle sue labbra rosse contorte in un sorriso imbarazzato.
"Non saprei risponderti "
" Non sei credibile......."
"Remus....io...volevo farlo e basta "
Nella mente del lupo si aggirava l'idea che probabilmente lo aveva preso in giro, forse i suoi sguardi lo avevano convinto che voleva più attenzioni e con la coda tra le gambe Sirius gliele stava dando. Abbassò lo sguardo timidamente, ma le calde e delicate mani erano lì a rialzarglielo...
" Non ci pensare.....so già cosa stai pensando....non è un gioco..."
Gli tremava la voce ma continuò a mostrare con orgoglio il suo coraggio, stava scoprendo lentamente il suo cuore.
" Abbiamo un senso ? Penso di sì "
" Sirius......io..."
Le soffici labbra si posarono sulla punta del suo naso e ben presto il fiato nella sua gola sparì impedendogli di parlare.
" Andiamo...usciamo....."
Aveva troncato così il discorso... perché?
Vide il corpo del corvino abbandonarlo, oltrepassare quella porta, gettare un velo sull'accaduto. Non voleva piangere, non era ancora arrivato il tempo ma questo era più grande di lui . Era davvero come una tempesta, un attimo prima era lì a mettere scompiglio nel suo cuore e un attimo dopo non c'era più e dietro di sé aveva lasciato solo distruzione.
Uscì dopo qualche minuto, lui non c'era, neanche la chitarra era più al suo posto.
Saresti ancora tu se non fossimo noi ?
Un morente raggio di sole illuminò una lacrima, la rabbia si accese incontrollata, voleva amare, voleva essere vivo.....
" Vaffanculo Sirius !....."
Si chiuse nella rossa asciugamano mentre pian piano tutto diventava scuro, non ci sarebbero state stelle.
Con affanno il nobile corse su per la rampa di scale pietrose , la chitarra gli sbatteva sul fianco in modo doloroso ma lo ignorò, la fuga ora era più importante. Baciarlo gli aveva scoperto il cuore, quel bacio era stato come la nascita di una nebulosa, ma com'essa pericolosa e imprevedibile.
Non farti domande
Era il suo grido per avere risposte.
Il vento soffiava forte, presto avrebbe piovuto. La torre d'astronomia era il suo rifugio, si sedeva sulla balaustra ferrosa, si faceva una sigaretta e suonava, provava a rimettere insieme i suoi pensieri...a sbrogliare il cuore ma una cosa che non poteva sistemare era il suo cuore, ora incontrollabile . Aveva paura che ora Remus stesse soffrendo, se la causa fosse lui....non l'avrebbe potuto aiutare.....poteva peggiorare le cose....
||||||| ANGOLO AUTRICE ||||||
Sono leggermente sparita e mi dispiace un sacco, tra gli ultimi mesi di scuola e il blocco dello scrittore ho deciso di prendere una pausa, comunque nonostante gli acciacchi sono voluta ritornare e così ho deciso di fare un capitolo breve ma intenso.
Spero che vi sia piaciuto e grazie a tutti voi che state continuando a seguire questa storia. Un abbraccio Ury
(ps: Alcune citazioni come il titolo della storia sono riprese dalla canzone "Under your scars" de i Godsmack se vi piace il rock vi consiglio di ascoltarla. )
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UNDER YOUR SCARS ( wolfstar)
FanfictionLe cicatrici sono il bagaglio più pesante da condividere in due , un cammino lungo le corde di una chitarra che suona le note di una richiesta coraggiosa, un bacio tanto atteso. Amanti della Luna e delle stelle, amici dei reciproci mostri, Remus e S...