Capitolo 17

465 22 1
                                    


Amore , era questo l'odore che aveva impregnato sui vestiti e sulla pelle, amore era il calore che lo stava riscaldando in quel momento, amore era ciò che lo faceva sentire il più normale tra i mortali.

" Non abbiamo mai parlato di cosa siamo.." 

La voce del corvino era così bassa, un sussurro dolce e sensuale come il gesto di accarezzargli le punte dei capelli mentre ascoltava il suo battito.

" Cosa vorresti essere ?" un filo di speranza riecheggiava tra le corde vocali dello sfregiato. 

" Come sono adesso...ma....allacciato a te "

Si sentì avvampare, non aveva mai considerato  l'idea di far parte di qualcuno, ora steso sul letto logoro della stramberga strillante, quel luogo che tanto aveva le sembianze di una prigione, era tra le braccia di un sogno, riusciva a dare un senso alla felicità che provava.

" Moony..."

" Mh "

Gli occhi che amava erano fissi su di lui, non avevano perso lo stupore di quando si ammira un'opera d'arte per la prima volta . Istintivamente si inumidì le labbra..

"dimmi..." Ora anche la sua voce era lieve.

L'incompleta luna filtrava furtiva tra le tapparelle delle logore finestre e si fondeva con la calda luce delle candele poste sul comodino, erano loro e nessun altro.

" Vorresti essere il mio ragazzo?"

 Una richiesta attesa e sperata, cadde perfetta in quella melodia tranquilla come la nota che rendeva il ritornello indimenticabile, l'aveva lasciata scappare attraverso le sue labbra con una spontaneità disarmante. 

Ma perché sei così, così te da farmi impazzire ?

 Aveva sognato, sperato che qualcuno avesse il coraggio di chiederglielo, dentro di se sapeva che quel coraggio poteva averlo solo Sirius. Gli occhi bruciavano, il cuore non voleva smettere di voler fuggire, perché sa che il suo posto è accanto ad un altro cuore. Non aveva mai provato la sensazione di un pianto così delicato, le sue guance erano accarezzate dalle lacrime, ma si ritrovò a sorridere, non voleva soffermarsi sulle lacrime, sul bruciore del suo petto, dei singhiozzii stretti in gola, Sirius aveva realizzato un altro suo sogno..

" se ti dicessi di no ? "

" non sai mentire "

Si asciugò gli occhi, notò la preoccupazione del ragazzo dai capelli neri  che gli scacciò le lacrime timoroso, baciandole ogni tanto. Sentiva la punta delle sue dita diventare fredde, segno che stava andando in ansia.

" Sirius... ci sei cascato davvero ?"

Il ragazzo restò in silenzio, speranzoso di una qualche mossa . Lo sfregiato afferrò velocemente il cuscino e glielo buttò addosso, con uno scatto era su di lui.

  Tutto ma non quei occhi tristi, capito Dio? 

" MOONYYYY, SEI UNO STRONZETTO !"

Non riusciva a smettere di ridere, si sentiva bene .

" Un adorabile stronzetto "

Il cuscino finì dall'altra parte della stanza, con un piccolo e goffo tonfo ovattato. Remus si coprì il viso mentre le risate riempivano la stanza, Sirius gli afferrò le cosce e si alzò col busto per sbaciucchiargli il collo. Si soffermò sulla sua amata cicatrice. Sentire la sua pelle sotto la sua rabbrividire era come aspirare la nicotina dalla propria sigaretta, lo stava eccitando anche solo il suo sospirare privo di inibizioni.

UNDER YOUR SCARS ( wolfstar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora