capitolo 6

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" Sirius...ti ho detto di no.."

"  Ti prego Luna"

" N o "

" LUUUUUU"

" N O "

"Monny...please "

Il ragazzo smise di cercare di concentrarsi sul suo prezioso libro babbano, precisamente Amleto. Guardò perplesso il ragazzo che aveva avanti, le guance pizzicavano, probabilmente erano diventate rosse.

" moony ?" disse con un tono simile a un mormorio.

" Si...ti si addice di più...Luna è troppo...duro"

Il lupo si ritrovò a sorridere. Il corvino era paonazzo in volto, l'oscurità della stanza, per fortuna, non fece vedere il tenero rossore sulle sue guance.

" Comunque non posso farti entrare nel bagni dei prefetti "

" Dai...non ci vedrà nessuno "

Aveva usato il  plurale  e ciò mandò in tilt lo sfregiato, strinse  di più il libro fino a farsi impallidire le nocche. L'immagine di Sirius nudo con lui era qualcosa di troppo frequente.

" Sei così testardo...ci vado da solo "

" Sirius...non..."

" Cos'è...vuoi vedermi fare il bagno ?"

Il purosangue voleva prendersi a stupeficium da solo, che cavolo va a dire a un suo migliore amico.

" Si"

Bravo anche a te Remus.

Un silenzio imbarazzante cadde su i due ragazzi, ogni tremolio era un modo per l'ansia per aumentare. Volevano comunicare anche senza parlarsi, la complicità perfetta in fondo si raggiunge così.

" Verrò a guardarti per tenerti d'occhio, se farai casino ti affogherò in acqua "

Sirius sorrise leccandosi , alla fine, la smorfia di gioia.

Il bagno dei prefetti era il paradiso, un vascone enorme era nel centro di una stanza abbellita da vetrate bellissime, le sirene erano indaffarate nell' acconciarsi i bei lunghi capelli di vetro. Il vapore zampillava ovunque  e riempiva i polmoni in fastidiosi respiri. Remus si sedette a terra vicino a un pilone con una buona vista sull'acqua. Sirius iniziò a spogliarsi, aveva una strana incertezza addosso, non l'aveva mai avuta, solo con se stesso quando si guardava, gli occhi degli altri non gli importavano ma quelli di Remus erano decisamente importanti e sapere che le sue orribili cicatrici erano sotto il suo naso lo spaventava, non voleva disgustarlo. Si accertò che il lupo non stesse guardando e si spogliò lasciandosi i box. Remus stava resistendo con tutte le sue forze, non doveva buttare gli occhi, doveva concentrarsi solo sul suo libro, ma ciò era impossibile, Il corvino aveva un fisico bellissimo, i fianchi fini  e lisci, le spalle magre e larghe su cui ricadevano i suoi bei capelli neri, la sua pelle era cosi pallida che le cicatrici risultavano come pennellate d'argento.

Sirius immerse un piede per poi ritirarlo velocemente.

" Wo! è bollentissima "

" La preferisci fredda ?"

" No...No...Monny"

" Ancora...Sir !"

Le guance dello sfregiato erano rosse. Nonostante il suo charm e il suo voler essere forte aveva percepito la sua paura e incertezza nel farsi vedere così.

" Sir..."

"Mh" 

Il corvino si immerse completamente facendo smorfie di piacere e stranezza.

" N..Nulla"

Sirius si voltò a guardarlo, poggiò i gomiti sul bordo.

" Vuoi farmi compagnia ?"

Avrebbe voluto dire di si, ma l'unica cosa che gli venne da fare era negare e stringersi la camicia addosso. Aveva paura di mostrare la sua corazza piena di graffi, segni che mai lo avrebbero lasciato in pace, aveva paura di fargli così ribrezzo da non meritarsi più neanche un suo sorriso.

" Eh no , Moony...non puoi fare così per sempre "

Il corvino uscì dalla vasca , il corpo mostrò il suo disappunto mostrando una scia di brividi più evidenti man mano che si avvicinava all'amico.

" Sirius è meglio così...vedermi...non è una priorità ti evitò incubi "

" Ma smettila " Il tono risuonò simile a un rimprovero.

Si inginocchiò avanti a lui, la pelle che si lasciava accarezzare da alcune goccioline, era così lucida. Il corvino tremò sotto quella stella.

" Sai, è giunto il momento d'insegnarti ad amarti un po' di più "

" Se fossi in me...avresti già mollato " disse con tono rassegnato e impaurito lo sfregiato.

" Guardami, è come se lo fossi, guarda le mie cicatrici,  tu stesso mi hai detto di dimenticare da dove provenissero e scriverci su altre storie....perché tu no?"

Gli occhi del lupo vagarono sulle scie argentee, riflettendo su quelle parole ma nulla sembrava adatto per controbattere.

Le esili e delicate mani di Sirius iniziarono a sciogliere il nodo della rossa cravatta strisciata  d'oro. Il corpo dell'amico tremava sotto quel tocco, dentro di lui c'era una guerra, il lupo dentro di lui voleva ringhiare e scappare, ma il ragazzo ferito e innamorato voleva solo che quelle cicatrici fossero riempite e fatte sparire .

" Ok...L'hai vinta tu"

" Ovviamente "

Il cuore del corvino martellava forte, era l'emozione di poter ammirare un qualcosa che nessuno  mai aveva visto , poteva ammirare  e toccare un  segreto, amarlo e stringerlo. Il tessuto grezzo della bianca  camicia scivolava lento , in modo ansiogeno, Sirius fremeva dall'eccitazione, mentre lo sfregiato iniziava a sentire l'ansia graffiare la sua gola.

" Ti prego...non abbandonarmi dopo questo..."

"Moony...."    

Calde lacrime scivolarono giù dalle rovinate guance del giovane, ci aveva provato ma era più forte di lui. Iniziò a mordersi le labbra, Sirius voleva solo baciarlo, asciugare  quelle ingiuste lacrime e togliere il dolore dai suoi occhi.

" Moony, non ti accorgi quanto tu sia bello, hai solo bisogno del tuo tempo, perdonami se ho insistito"

Remus iniziò a negare, le snelle mani cercavano di scacciare quelle lacrime che odiava tanto.

" Non...riesco e mi dispiace...Questo sono io Sir...la mia corazza non regge più..."

" Con me...non devi preoccuparti...perché a me....come sei piaci....ti voglio bene e delle stupide cicatrici non lo faranno cambiare " Un velo di rabbia graffiava la sua voce.

Lo avrebbe fatto  capire a Remus che lo ama ma che odiava la sua paura. Lo abbracciò, fece aderire la sua pelle umida al tessuto morbido della camicia, un esplosione  di brividi gli percorse le braccia facendolo sospirare, con decisione gli  avvolse le braccia attorno alla vita snella e gentile. Remus era caldo e profumato, un profumo che ricordava l'autunno . Immerse il viso nell'incavo del suo collo e lo strinse più a sé. L'amico rabbrividì ma il tessuto coprì questa reazione, avvolse le braccia intorno al collo dell'amico. Bastava fare silenzio per percepire la loro voglia di potersi stringere ancora più forte ma le lacrime erano più rumorose.

" Sir...grazie e...scusami..."

"Che luna sarebbe senza le sue imperfezioni, razza di lupo sciocco , ti amo...ma ho paura di dirtelo quindi perdona me...che sono codardo..." 

L'abbraccio si strinse di più, sotto gli occhi delle sirene di vetro, tra le carezze del vapore.

\\\\\Spazio autrice\\\\

Eccomi!! Sono sparita a causa di un brutto blocco ma eccomi qui ! ho nuove idee per questi angioletti, un capitolo un po' triste, maaaa presto arriveranno cose più belle e wolfstarose.            Ci sentiamo in un futuro aggiornamento, un abbraccio Ury !

UNDER YOUR SCARS ( wolfstar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora