L'amore, desiderio, vizio e passione, Sirius lo percepiva così, perché era sua abitudine viziarsi con l'amore altrui, ardeva come la stella da cui aveva preso il nome, tutte le volte che qualcuno gli dedicava un attenzione . Ma...si c'era un ma che portava il nome di Remus, uno sguardo ed 'era perso, nudo, un battito di ciglia ed era coperto dalla sua iride verde. Una risata e gli si mozzava il fiato, smetteva di ardere, un abbraccio e il detonatore dentro il suo cuore minacciava di esplodere. Non era un vizio....era una maledettissima richiesta d'aiuto...
Amami, strappami il cuore e tienilo al sicuro , è la mia parte migliore ..fammi ardere, fammi esplodere come una nebulosa ...
Non voleva un brivido, non voleva un semplice bacio insapore, non voleva toccare della porcellana perfetta, voleva il grezzo delle cicatrici, i solchi delle lacrime, la pelle di chi per stare al mondo aveva lottato.
La pelle di Remus era a tratti liscia, a tratti veniva solcata da spessa pelle, come se fossero state cucite stoffe diverse in quei punti vuoti, strappati del tessuto.
Chissà se il tuo cuore è così.
Emanava calore sotto la delicata pelle delle sue labbra, ne accarezzava la superfice come se stesse accarezzando la cosa più fragile mai creata. I sospiri del lupastro si alternavano dubbiosi e impacciati, ciò faceva impazzire il corvino.
Non pensare che le stelle non si allineano .
Risalì la spigolosa mascella, incontrando quelle labbra che lo facevano impazzire, si precipitò in un bacio famelico, era umido, era una scarica elettrica. Le mani di Remus stringevano la sua camicia mentre i loro petti erano schiacciati tra di loro, i due cuori pulsavano così velocemente come per dimenarsi e scappare per potersi riunire. Staccarsi era la cosa più difficile ,il viso arrossato illuminato da verdi occhi lucidi, lo facevano andare su di giri . Con sua sorpresa, Remus iniziò, timidamente, a togliere ogni singolo bottone della sua , ormai stropicciata, camicia. Con la calda mano percorse la sottile linea del suo petto, con i suoi poco accennati pettorali, c'era una scintilla di malizia in quei gesti. Il tocco era pura energia. Il grezzo delle labbra del biondastro era premuto sul suo collo, tirava la sua pallida pelle come se fosse una preda appena catturata. Sarebbe rimasto il segno, al solo pensiero il suo cuore ribolliva di eccitazione. Le sue snelle e lunghe dita armeggiavano col suo maglione fino a toglierlo. I loro fiati erano sospesi tra la luce debole delle candele che rendeva ogni cicatrice un solco dorato. Remus sentì l'armatura sfilarsi e un abbraccio caldo che sapeva di scurezza lo avvolgeva, si lasciò affogare dalle labbra più principesche che avesse mai visto. I brividi gli solleticavano la schiena mentre le candide mani del nobile gli stringeva possessivo i fianchi, i loro bacini continuavano a scontrandosi , lasciandogli senza fiato.
" AAAH S..Sir"
Il corvino poggiò la sua fronte sudata su quella del ragazzo che amava, ansimava ma non si lasciò sfuggire un dolce sorriso.
" Sotto le tue cicatrici, potrei vivere dentro di te, giorno dopo giorno.."
Le mani di Remus gli avvolsero il viso, catturandolo in un bacio a cui non si sarebbe mai sottratto.
Sei passione ...
I loro corpi tornarono a scontrarsi come onde su una scogliera , Remus voleva che lo guardasse, ora libero di sbracciarsi al vento, era nel pieno della tempesta in Sirius. Quelle cicatrici, ora erano bellezza, vita e luce. Il ragazzo dai capelli neri si fermò a guardarlo, ed estasiato toccava quelle cicatrici ...
" Wow...che spettacolo..."
Remus sorrise impacciato e si fermò ad osservare i lievi solchi argentei sulla sua pelle pallida.
" Se avessi saputo da subito..."
Sirius sorrise leggermente..
" Non importano...ora...che le hai viste....non sono così pesanti.."
Fronte contro fronte, il lupo iniziò a muovere la testa e far accarezzare i due nasi. Con le dita attraversava le sottili striature sulla sua pelle, causati dalla foga di maledizioni feroci.
" Disegnerò stelle sulle tue cicatrici come tu hai fatto con le mie "
Sentì una calda risata rimbombargli sulle labbra..
" Magari una bella costellazione del lupo...tu che dici ? "
Malizioso, vivo, Sirius era ciò che pensò di non poter toccare. Con uno spintone giocoso, il corpo del corvino sprofondò sul suo morbido letto. Le lenzuola fredde avevano il suo odore di colonia che presto si sarebbe mischiato al dolce aroma di cioccolata. La figura del lupastro si stagliava su di lui, gli mozzava il fiato, afferrò si suoi fianchi con possessione, si alzò col busto aiutandosi con i gomiti e riprese a baciarlo. Nella stanza riecheggiavano i schiocchi delle loro labbra, sospiri e lo sfregare dei tessuti tra di loro.
" Cavolo...."
"...."
Abbassarono lo sguardo contemporaneamente, Sirius presentava un rigonfiamento nella parte inferiore del suo corpo, a stretto contatto con quella del biondastro. Quando succedeva non gli aveva mai dato così imbarazzo, invece ora si sentiva andare a fuoco, il fiammifero era lo stesso Remus.
" Sir...tranquillo..." Si sentiva che stava cercando di nascondere il suo divertimento.
Il corvino si coprì la faccia e si lasciò cadere all'indietro, nascondendo il suo imbarazzo.
Il lupo restò a fissarlo per un pò, con un sorriso stampato sul volto arrossito.
" Ti faccio questo effetto ?"
" Cavolo...SI!"
Sentì del calore vicino l'ombelico, nel bel mezzo di un'onda di brividi si alzò col busto per vedere cosa fosse...non l'avesse mai fatto...Remus lo stava guardando, scorgeva la malizia nei suoi occhi verdi.
" Non...sei...costretto.......Non ci pensare!..."
Remus rise fragorosamente.
" Cosa c'è da ridere..... Oiiii" afferrò il cuscino e glielo lanciò contro.
Remus cadde all'indietro e continuò a ridere.
" Te lo sei cercato !" afferrò un cuscino da terra e colpì il corvino.
Quest'ultimo afferrò lo sfregiato e lo strinse a se in un abbraccio..
"Non vale...credevi di perdere ? "
Come se gli dispiacesse, iniziò a dimenarsi leggermente, il suo profumo era troppo inebriante per sottrarsi, così cedette al suo abbraccio e ricambiò.
" Io non perdo mai!"
" Mhhh"
" Restiamo così...per favore"
Il lupo annuì e si accoccolò di più contro la sua pelle, si sentì al sicuro, leggero. Sirius afferrò la bacchetta e fece chiudere le tende del suo baldacchino e quelle di Rem, anche se il letto era vuoto, così da non esser sgamati dal resto dei malandrini. Osservò la curva delle ciglia del biondastro e la forma delle sue labbra premute contro il suo petto . Il suo cognome non era più così pesante , era un semplice ragazzo innamorato della persona che lo aveva e che lo stava salvando.
Non ti preoccupare, copro io la luna, tu riposa sereno.
||||| Spazio autrice ||||||
Piccolo capitolo di passaggio, molto dolce a parer mio, spero con tutto il cuore che vi stia piacendo. Più in là arriverà la vera parte piccantina, per ora vi lascio degustare i loro piccoli passi.
Un abbraccio Ury!!!
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UNDER YOUR SCARS ( wolfstar)
FanfictionLe cicatrici sono il bagaglio più pesante da condividere in due , un cammino lungo le corde di una chitarra che suona le note di una richiesta coraggiosa, un bacio tanto atteso. Amanti della Luna e delle stelle, amici dei reciproci mostri, Remus e S...