8. Parlami Di Te, Ti Prego!

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MI SCUSO ANTICIPATAMENTE PER LA LUNGHEZZA DI QUESTO CAPITOLO!! 😬
Povs Elijah
La rassicurai il meglio possibile rendendo la mia voce calma, vellutata e lenta :<<ti assicuro che non siamo mafiosi, per quanto ci piaccia l'Italia, però teniamo alla famiglia.Capisci? >> la guardai negli occhi.
Lei fece la stessa cosa dopo qualche secondo e di nuovo sprofondai nel colore marrone dei suoi occhi.
Lei interruppe il silenzio:<<s-si capisco... >> deglutì arrossendo un po'.
Sorrisi abbassando la testa:<< dimmi, perché hai scelto proprio la fotografia come passione? >> dissi coinvolto e travolto ancora dai suoi occhi.
<<Forse perché l'ho iniziata da così piccola che ormai sono vicina a fare carriera e non mi sembra il caso di abbandonare tutto proprio ora... >>
Aspettai che lei mi dicesse se continuare dritto o andare a destra e lei continuò a camminare dritta.
<<Se ti scoccia accompagnarmi guarda che non mi offendo, ci mancherebbe. >> insistette lei.
<<No, no, mi fa piacere. Solo non capisco dove stiamo andando>> dissi confuso.
<<Non abito nel quartiere francese... >> cercò di decifrare la mia faccia probabilmente per vedere se mi ero stufato di stare con lei.
<<non c'è problema, è giusto cambiare un po d'aria ogni tanto no!? >>
Ci guardammo di nuovo e questa volta voletti metterla al muro e entrare nella sua testa per vedere cosa stesse pensando.
Rimisi la testa apposto e continuai a camminare. Ma lei rimase ferma.
Mi assecondò << s-si si esatto, f-fa sempre bene! >>
Calò il silenzio e io pensai al perché volessi entrare nella sua testa e a cosa ci avrei trovato all'interno. Camminammo.
Forse era una secchiona super perfettina che giudica tutti? O forse una secchiona ma con un lato aggressivo e pervertito? Non sapevo cosa scegliere, dovevo solo scommettere o uno o l'altro.
Forse era una serial killer! Brava a pedinare, ascoltare, guardare. O una poliziotta. L'immagine di lei come poliziotta mi sfiorò la mente, manette, pistola, caratterino dominante. No, non sembra lei. Magari è semplicemente una ragazza timida che se ne sta sulle sue, ancora vergine, con una storia traumatica da raccontare o forse no.
La soluzione era capire e ascoltare ogni possibile informazione.
<<E tu? Hai qualche hobby? >>mi interruppe dal mio flusso di pensieri.
<<Li avevo, un tempo. Ora non più. >>
<<Elijah non hai 1000 anni hahahha>>
'Elijah' quasi lo sussurrò con un tono quasi dolce ma tranquillo. Sembra flebile e timida. Lo pronunciò così bene che mi fece rabbrividire.
<<Si hai ragione, è vero>> aggiunsi << Lo so che non si deve chiedere, ma quanti anni mi daresti? >> <<puoi non rispondere se ti mette a disagio>>
Sperai anzi ero sicuro che mi avrebbe dato più di 30 anni, il tempo mi aveva ridotto male.
Lei entusiasta proprio come una bambina mi rispose:<<allora, ho delle teorie>> io impallidii, non poteva già ipotizzare che io fossi un vampiro... Mi auguro....
La guardai ma non negli occhi e lei continuò:<< sei vestito sempre elegante quindi deduco che tu sia un uomo d'affari in piena carriera. >> risi per sollevarmi.
Proseguì con la teoria:<< quindi ti darei 40 anni MA>> enfatizzò sul ma << si vede che lavori molto, sei stanco, e ne hai passate tante. Le situazioni che ti hanno trafitto ti hanno corroso e stancato quindi potresti averne 30!?>> lo sapevo.
<< non proprio>> risposi divertito.
Aspettò una risposta.
<< 23>>
<<COSAAAA!!!>>
<<Eh già>> dissi un po imbarazzato.
<<Cioè mi stai dicendo che sei più piccolo di me????!!!! >>
Io sono nato nel 997....non credo di essere più piccolo hahaha.
<<Io sono del 97>>disse lei entusiasta.
Anch'io sono del 97....ma di almeno 1000 anni prima.
<<Io del 98 ma di poco>> mi guardò confusa.
<<Sono nato il 4 Gennaio del 98>>
Mentii sull'anno ovviamente ma non potevo rivelare la verità.
<<Capricorno allora >> disse concludendo la teoria.
<<credi in queste cose? >>
<<si un po>> disse timida.
<<E tu cosa sei? >> <<No aspetta fammi indovinare>>
Con questa scusa la squadrai bene, capelli castani , mossi che le arrivavano al seno, erano spenti e un po trascurati probabilmente per le ore di lavoro. Occhi castani contornati da piccole occhiaie che le davano un'aria stanca e matura per una giovane donna di 24 anni. Labbra piene e rosa naturali. Portava una maglia lunga bianca che le arrivava fin sotto il sedere e che le nascondeva il corpo minuto. Le gambe erano magre forse troppo? Non lo so e poi le scarpe,avrà avuto un 40 probabilmente, ma per la sua alta statura andava bene. E poi aveva uno zainetto nero.
Le ciocche erano ancora lì e solo in quel momento me ne ricordai, eppure erano arrivate a sanguinare ma io non le sentivo. L'odore mi arrivò al naso e di nuovo la mia faccia da vampiro sentivo che stava per uscire.
<<sei caduto in una profonda riflessione? >> mi calmai.
<<Forse sei Aquario? >> sbagliai di proposito per pensare a come mai non sentivo a momenti il suo sangue.
<<no, sbagliato! Sono vergine >>
A quelle parole pensai che una come lei probabilmente era ancora vergine in effetti, mi sembrava troppo timida per aver avuto rapporti o forse addirittura fidanzati.
<<di segno... >>aggiunse cercando i miei occhi che gaurdavano per terra.
<<tutto bene? >>mi chiese preoccupata.
Alzai lo sguardo e lei vide la mia faccia, LA FACCIA.

<<C-c-osa ti succede? >> indietreggiò un po e poi mi disse <<aspetta forse ho delle salviette struccanti nello zaino

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<<C-c-osa ti succede? >> indietreggiò un po e poi mi disse <<aspetta forse ho delle salviette struccanti nello zaino. Tremava e sentivo la sua adrenalina scorrere frettolosa nelle vene. Ma la sua gentilezza e la sua nonchalance mi fecero calmare.
Mi passai la mano sotto agli occhi come se fosse stato trucco vero e proprio e dissi falsamente:<<ecco sì, grazie, non pensavo che si sciogliesse il mascara. Sai non voglio che si veda che mi trucco>>
<<Non c'è problema>> mi porse la salvietta. La passai sul viso e la ringraziai.
<<Dai andiamo che manca poco ma qui davvero c'è tanto caldo, per forza ti si scioglie il trucco, ci sudano anche le palpebre >> disse per rassicurarmi.
Dopo una lunga pausa le chiesi :<< Raccontami come va il tuo lavoro>> tirai fuori la mia voce vellutata.
<<Non voglio raccontarti tutto e subito sennò non c'è gusto>>disse avvicinandosi a un portone, probabilmente il suo.
<<Allora parlami di te, ti prego! >>
Ero colpito dalla sua timidezza e dal suo essere sfacciatamente misteriosa.
<<Non essere impaziente, ne parleremo la prossima volta>> le sorrisi mezzo dispiaciuto e mezzo timido, aveva ragione d'altronde.

<<Bene, quando avrete bisogno di me sapete dove trovarmi>>indicò il numero civico

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<<Bene, quando avrete bisogno di me sapete dove trovarmi>>indicò il numero civico. 10
<<Ciao Elijah, grazie ancora>> come lo pronunciò di nuovo mi rese felice.
<<Ciao Sophia, spero di vederti presto>> perché l'ho detto, sei idiota, idiota, idiota Elijah.
<<non farti uccidere dalla speranza allora>> mi sorrise dolcemente come se aspettasse un saluto migliore, ad esempio un bacio.
Fece ciao con la mano piano piano e sorridendo chiuse la porta.
Sorrisi felice. Perché?

Spazio autrice ✨
MI SCUSO DI NUOVO PER LA LUNGHEZZA MA ERO MOLTO ISPIRATA. SPERO CHE VI PIACCIA, A BREVE CI SARANNO SORPRESE.
~Marta

La vendetta della Fenice |ELIJAH MIKAELSON Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora