14. Invito Alla Mikaelson

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SCUSATE LA LUNGHEZZA
Appaiono sulla porta Elijah e il fratello entrambi sporchi di sangue. Appena lo noto, abbasso lo sguardo come se non avessi visto nulla e mi guardo i piedi.
Klaus entra mentre Elijah resta fermo con le mani in tasca come se fosse imbarazzato.
Klaus:<< Indovina chi l'ha fatta franca? >>
Hayley:<< non ti preoccupare, Klaus. Dobbiamo stare tranquilli... REBEKAH è al sicuro... >>
Klaus controbatte: <<non ne abbiamo la certezza Hayley... Nostra...SORELLA
sa badare a se stessa... >> c'è qualcosa tra le righe che non riesco a comprendere...
Elijah:<<psssst>>
Lo guardo, mi fa un cenno con la testa per andare con lui.
Lo seguo mentre Hayley e Klaus parlano a bassa voce, a toni inudibili per me...magari loro si capiranno.
Io:<<Rebekah è in pericolo? >>
Lui si irrigidisce e risponde:<<forse sì ma è ben nascosta, nostra madre non la può trovare>>
Io:<< che problema ha Esther con Rebekah, se posso sapere>>
Lui non risponde più... << è una storia lunga Sophia, sai che siamo complicati >>
Io:<<si lo so>> cade il silenzio.
<<dove stiamo andando? >>chiedo mentre camminiamo verso il piano di sotto.
<<ti porto a casa >> mi sorride, come meglio poteva date le circostanze.
<<non c'è bisogno Elijah siete parecchio indaffarati... >>
<<preferisco accompagnarti, non si sa mai con Esther>>
<<cosa potrebbe farmi? >> dico aspettando che aprisse la macchina.
Mi apre la portiera e aspetta che io salga.
<<rapirti o magari usarti come esca o cose simili>> mi chiude la portiera ma intanto rifletto su quello che mi ha appena detto mentre lui fa il giro verso la sua portiera.
<<È perché dovrebbe fare ciò? >> si mette comodo sul sedile del guidatore e mi guarda:<<perché ha visto che ci tengo>> arrossisco.
<<e non posso negarlo>> aggiunge.
<<Elijah, grazie, ma non voglio diventare un peso... Magari vi creo problemi in più... >>
Mi appoggia la mano sul ginocchio e mi dice:<<non è così te lo assicuro>> ci sorridiamo e sembra che nessuno abbia intenzione di fare un passo avanti quindi decido di accarezzare delicatamente la mano di Elijah che lo fa sorridere ancora.
Prende la mia mano e ne bacia il dorso e poi la lascia per cominciare a guidare.
Rimaniamo in silenzio per tanto tempo finché un tizio fermo in piedi in mezzo alla strada costringe Elijah a frenare bruscamente, sento la sua mano davanti al mio corpo in modo da non farmi avvicinare troppo al parabrezza.
<<lo conosci? >>gli chiedo augurandomi che mi rispondesse di sì.
<<resta in macchina e chiuditi>> il tono serio mi spavanta, mentre scende nel mezzo del silenzio della notte, io mi chiudo con la sicurezza.
Osservo e ascolto il meglio possibile per poter comprendere, l'uomo misterioso porge a Elijah una busta chiara e poi si smatererializza, letteralmente, diventa fumo.
Elijah la apre, legge e in poco tempo torna con una faccia scocciata come se la bolletta costasse molto hahaha.
<<chi era Elijah? >>chiedo preoccupata.
<<un trucchetto di mia madre>>
Aggiunge:<< c'è un invito, leggi>>

A: Elijah, Neklaus, Rebekah, Finn e Kol
Cari FIGLI MIEI, vi aspetto tutti per cenare insieme nella NOSTRA casa, domani alle 18.
Hayley e Sophia siete le benvenute.
Vi amo tanto,
- mamma

<<un'altra serata Elijah? >> annuisce.
<<ma è meglio se non vieni, lo dico per te Sophia, non poss-... non puoi rischiare di farti del male>>
<<Elijah ti ringrazio ancora per prenderti cura di me, ma probabilmente se mi ha invitata io potrei servire da garanzia... >> mi guarda confuso.
<<se non venissi magari lei potrebbe sospettare che state tramando qualcosa...>> gli spiego, cercando di tarsmettergli tranquillità.
Sembra ancora non capire, allora spiego il mio ragionamento per quanto sia astruso:<< ha capito che ci tieni no?! >> annuisce perciò mi sta seguendo. Continuo a spiegarmi :<< quindi se io non venissi sarebbe perché non devo finire nei guai oppure farmi male... >> <<altrimenti verrei tranquillamente se tanto non ci sarebbe pericolo. >>
<<Ha senso, hai ragione.>> dice in modo entusiasta.

<<Sei perspicace Sophia>> mi guarda e sorride ancora

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<<Sei perspicace Sophia>> mi guarda e sorride ancora.
Sentivo che non riuscivo a fidarmi ma me ne fregavo altamente, tanto quello che mi interessava era il mio lavoro.
<<mi piaci lo sai? È raro trovare una ragazza con la testa sulle spalle ai giorni d'oggi... >>il suo sguardo arriva dritto sui miei occhi e mi trasmettono calma e dolcezza, soprattutto dolcezza.
<<forse sei rimasto un po' indietro Elijah>> lo correggo prendendolo in giro. <<ormai siamo fatte tutte così, dobbiamo sopravvivere in questo mondo maschilista hahaha>> si morde il labbro mente dico ciò per nascondere un sorriso ampio 32 denti.
<<sono convinto che come te non ce ne siano tante>>
<<in effetti chi indosserebbe un vestitino giallo a una serata di gala... Solo io hahaha>>
<<hahaha invece vorrei dire che il giallo ti sta bene! >> spero che non abbia pensato al mio sedere scoperto quando eravamo in camera. Me lo tolsi dalla testa dicendogli <<vorrei poter dire le stesse cose di te Elijah ma così copierei le tue parole...😌>> non volevo ammettere a voce che un po' mi affascinava parlare con lui ma dovevo tenere a mente che era solo una perdita di tempo.
<<ti piace l'originalità allora... >>
<<esattamente... >>
<<sei fortunata cara, io sono UN ORIGINALE >> in modo presuntuoso si vanta accendendo il motore.
Rido sotto i baffi per non dargli ragione ma così la conversazione si chiude e cade il silenzio nell'abitacolo.
A tutti gli effetti non sapevo cosa fosse un originale o almeno in che senso originale. Quindi decido di chiederglielo ma non trovo il coraggio di interromperlo mentre guida.
Osservo il suo volto per capire quale fosse il suo mood e in quel esatto momento, sembrava turbato o forse pensieroso.
Si volta verso di me e mi guarda per qualche istante per poi tornare sulla strada illuminata solo dalle luci di profondità della macchina.
<<vuoi dirmi qualcosa? >>
<<nono>>lascio perdere.
<<dai dimmi, ti ascolto>>
<<che cos'è un originale? >>
<< sono un vampiro speciale, il primo vampiro in assoluto. Cioè, io e i miei fratelli, é chiaro. >>
<<Ma come sei stato creato? Tipo bevete il sangue di altri vampiri come in Dracula? >> comincia a ridere di buon gusto per poi pian piano smettere gradualmente.
<<non lo so Elijah era un'ipotesi haha>> mi giustifico imbarazzata.
<<sono stato creato con la magia di mia madre esther, quindi siamo i più vecchi vampiri esistenti!>> non distoglie gli occhi dalla strada.
<<quindi quando sei nato? VERAMENTE>> scandisco bene.
<<nel 978>>
<<AVANTI CRISTO????!!!! >> wtfff!!!
<<ma no Sophia, dopo cristo hahahaha>> arriviamo davanti a casa mia e si ferma.
<<sei vecchio... >>lo prendo in giro.
<<lo hai già detto... >> mi canzona.
<<perché lo sei!>>
<<allora ti fa schifo uscire con me che sono così vecchio! >> si aspetta una risposta appagante.
Reggo il gioco:<<chissà! 😌😉>>.
Intanto mi sistemo prima di uscire dalla sua macchina.
<<grazie elijah, mi sono divertita, poi vi devo mandare le foto della serata... Come faccio? >>
<<dammi il tuo numero >>mi dice tirando fuori il cellulare dalla tasca interna della giacca.
<<ah ma quindi hai un telefono?! Non me lo aspettavo hahaha>>
<<guarda che sono molto tecnologico, in questi anni ho imparato molto 🙄>>
<<ci sei? >>
<<vai>>
Gli do il mio numero, lo ripete e mi salva con un nome che non riesco a vedere perché digitato di fretta.
<<allora buonanotte elijah ☺️>>
<<vuoi che ti accompagno fino al portone? >>
<<ma vaaaa, sono grande >>
Alza gli occhi al cielo e sorride.
<<buonanotte>>dice
<<buonanotte e ancora grazie>>
<<grazie a te >>
Scendo e mi dirigo verso il portone. Apro il portone con le chiavi e gli faccio ciao con la mano. Lui contraccambia.
Mette in moto e parte.
Entro e finalmente mi rilasso.

La vendetta della Fenice |ELIJAH MIKAELSON Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora