You Are Mine•KillerMare

❝La gelosia fa male❞

Prima di iniziare a leggere la storia vorrei attirare un attimo l'attenzione del lettore.
Questa è una ship molto molto gradita dalle persone, ma non tutte la gradiscono, quindi se sei una di quelle persone tossiche del fandom, ti prego di andartene.
Vorrei informarti che questa storia fa parte del mio AU, quindi Error, Killer, Fresh, Blueberry e Fatal sono fratelli e figli di Bill Sans ed Error404. So che non è canonica questa cosa, ma ripeto, questa storia fa parte del mio AU.
Quindi, detto questo buona lettura e buon proseguimento del libro,spero sia di tuo gradimento<3

Killer sans pov's

Era una mattinata come le altre, i raggi del sole entravano nella mia camera dalla finestra.
Mi alzo dal letto e guardo l'ora della mia sveglia che, come al solito, non aveva suonato per colpa di quello stupido di Cross.
Mi cambio e scendo al piano di sotto.
Noto che tutti quanti sono già svegli e che mancavo solo io.
Come al solito In cucina c'era Horror che preparava la colazione, Fell che si beve della mostarda e Cross che mangia della cioccolata insieme a mio fratello Error.
Il mio capo stava leggendo il suo Giornale seduto a tavola e SwapFell stava pulendo la casa, come al suo solito, perché odiava lo sporco.

Nightmare abbassa il giornale e vede che mi sono finalmente svegliato e sceso per fare colazione.
《Buongiorno killer, Ben svegliato.》Dice Nightmare con un sorrisetto.
Cross si gira sentendo la voce di Night che pronunciava il mio nome.
《Ti sei appena reso conto che ora sono? Sono le 10:30, come possiamo sperare di andare a fare una missione presto se tu dormi?》Mi urla contro Cross. Non ci siamo mai sopportati.
《Non è colpa mia se TU, Hai rotto la sveglia. 》Sbuffo io, guardandolo male.

Iniziamo a fare una lunga discussione.
Nightmare fa occhi in cielo poi guarda entrambi e, infuriato, ci inizia a sgridare.

《E basta voi due!
Siete sempre a litigare, smettetela.
Cross, chiedi scusa a Killer per aver rotto la sua sveglia e comprane una nuova.》Risponde lui infastidito dalla nostra discussione.
Cross, sentendo quelle parole, Sbuffa.
《Va bene Boss...》Risponde Cross portando gli occhi al cielo.
《Bene. E tu Killer, cerca di non fare troppo tardi per favore.》Mi risponde Nightmare, riprendendosi il giornale e tornando a leggere.
Inizio a rattristirmi, certo, il capo non mi ha sgridato di troppo ma, sembrava molto infastidito...Faccio cenno con la testa di sì e poi mi siedo al mio solito posto aspettando la colazione.
Dopo un po', Horror porta il cibo a tutti e noi iniziamo a fare finalmente colazione.

Dopo la colazione, ci mettiamo tutti seduti sul divano a chiacchierare, oppure a rilassarci.

Vado in camera mia e decido di affacciarmi dalla finestra, poi sorrido. Era una bellissima giornata fuori.
Mi sdraio nel mio letto, ma non appena mi sdraio e inizio a rilassarmi, sento delle voci accanto alla mia camera. Decido di alzarmi cercando di origliare.

Dopo poco, riesco a percepire che Cross era stato ospitato in camera di Nightmare.
Inizio a ingelosirmi, perché erano insieme e di cosa stavano parlando?
Mi metto seduto sul pavimento e cerco di ascoltare meglio la conversazione.

《Boss, Credo che Killer dovrebbe essere tolto dal gruppo.》Sbuffa Cross. Non ci potevo credere, voleva buttarmi fuori?!
《Mh, Perché mi stai dicendo ciò Cross?》
《Non vede?
È sempre nervoso. Sta sempre seduto a non fare nulla e ogni volta che qualcuno alza la voce con lui, abbassa la testa e inizia a piagnucolare.》
《Beh...》Risponde Nightmare, sento i passi avvicinarsi alla finestra.《Non lo caccerei mai, poiché sono io il capo di questo posto..》prosegue Nightmare.
《Ma non capisce? Dobbiamo aspettarlo per le missioni...Non è utile in niente.》Sbuffa Cross.
《Smettila Cross, lo odi? Bene, esci tu, non caccio via un mio caro e fidato alleato solo perché lo vuoi tu!》Risponde Nightmare con voce seria.

Sentivo le guance bruciare e le lacrime scorgere dai miei occhi...Il Capo voleva che restavo lì, con lui!
Mi alzo dal pavimento e mi dirigo, senza far rumore, da Error.
Busso alla sua camera.
《Prego》dice Error, dandomi la possibilità di entrare in camera sua.
Entro con le lacrime al volto, lui capisce che qualcosa non va e mi fa cenno di chiudere la porta e venire da lui.