12 ; plan

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«e poi mi svegliai con lui che mi stava sorridendo accarezzandomi i capelli»
avevo appena finito di raccontare alle ragazze tutto ciò che accadde i giorni precedenti tra me e toji, non raccontai solo quello che era successo a casa mia l'altro giorno.

«cazzo il suo piano è andato proprio come aveva immaginato!» esclamò utahime.
la guardai confusa.

«immaginavo fosse successo tutto a posta ma non davvero» dissi.

«gojo mi raccontò che per una settimana intera toji gli stava appresso solo per aiutarlo in questa cosa, a quanto pare si sono messi d'accordo» ammise utahime.
«dovevi dirmelo prima!»
«l'ho saputo solo ieri, dico sul serio» esclamò a sua volta.

«chi li capisce i ragazzi» disse shoko fumando.
«vabbè l'importante è che non si sia preso gioco di te e che stia facendo le cose seriamente, aveva solo bisogno di una spinta iniziale» spiegò yuki al suo fianco, annuii non sapendo che fare.
«lo spero davvero»

«ti piace?» domandò di punto in bianco mei guardandomi attentamente.
sussultai avendomi presa alla sprovvista.
«beh... è un bel ragazzo, ma non credo di provare qualcosa per lui» dissi semplicemente guardando in basso.

«è bravo a letto?» domandò yuki ricevendo occhiatacce da tutte noi e un pugno non molto forte da parte di utahime.

suonò la campanella e ci avviammo verso la lezione della prima ora, magari sarei riuscita a vedere toji, ma l'orario era cambiato di nuovo e quella mattina non avevo una lezione con lui.
entrando nella classe di storia notai gojo, ghignai tra me e me e andai a sedermi vicino a lui.

«ehy t/n!» mi salutò entusiasta, ricambiai il saluto e la lezione iniziò, stetti un po' attenta ma la mia concentrazione cadde su gojo, che stava palesemente usando il telefono in classe sotto il banco.
«ti farai beccare» sussurrai vedendo cosa stava facendo, stava scrivendo ad una delle tante ragazze che gli andavano dietro.
«se tu non dici nulla e stai attenta alla lezione non mi beccheranno» mi fece un leggero sorriso, sbuffai leggermente e ascoltai ciò che stava dicendo il prof.
«senti...» sussurrai dopo un po', gojo si voltò verso di me facendomi segno di continuare.
«... tu e toji vi eravate messi d'accordo vero?» chiesi e lui sorrise ancora di più, divertito.
«non so di cosa tu stia parlando» scosse leggermente la testa in segno negativo, lo guardai male, stava facendo finta di nulla.
«a sette minuti in paradiso, l'hai fatta a posta a dire i nostri nomi insieme» dissi avvicinandomi di più per farmi sentire solo da lui.
«aaah quindi intendi quello, si era un nostro piano, saresti capitata con un altro ragazzo, ma come d'accordo ho detto il nome di toji» spiegò a bassa voce, roteai gli occhi e mi misi una mano sulla fronte esasperata.
«lo sapevo cazzo» dissi a bassa voce, lui ridacchiò leggermente.
«ha fatto così con tutte, ma sono arrivato a sapere che ti ha preso dei fiori no? è proprio una roba seria allora» disse, alla prima parte rimasi sconvolta potevo essere come tutte le altre per lui?
«almeno per lui è una cosa seria, a me non sembra» ammisi.

la nostra conversazione finì lì, la lezione dopo alcuni minuti finì e nella prossima lezione a quanto pare sarei stata sola.

appena suonò la campanella indicando la ricreazione presi lo zaino e andai verso lo spazio soggiorno, sperando di trovare qualcuno lì.

«t/n!» sentii dire da shoko seduta su uno dei divani, andai verso di lei salutandola, con lei c'erano getou e nanami, che salutai anche loro.
«cosa avete dopo?» chiesi sedendomi accanto a shoko.
«educazione fisica» risposero insieme shoko e nanami, che poi si guardarono.
«storia» disse getou dopo di loro, annuii.
«sapete mica dov'è toji?» chiesi ricevendo un'occhiata da shoko.
«dovrebbe essere in bagno a fumare o a bere, non lo so, prova a controllare là» rispose getou, lo ringraziai e li salutai per poi andare verso il bagno di quel piano, sperando fosse lì e non nel bagno di un altro piano.
bussai e sentii dei leggeri schiamazzi di alcuni ragazzi, uno aprii e mi guardò confuso per poi fare un segno agli altri dietro di lui che non era un bidello o un professore vario.
«c'è toji?» domandai prima che potesse dire qualcosa, si girò e fece segno a qualcuno di venire, poi se ne andò facendo spazio al diretto interessato.
«oh ehy t/n» disse spegnendo con due dite la sigaretta e buttandola nel cestino proprio accanto a lui.

𝐅𝐄𝐄𝐋𝐈𝐍𝐆𝐒 ; toji fushiguroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora