16 ; beach

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quel giorno stavamo andando in spiaggia, tenevo un borsone per il mare e accanto a me c'era toji che teneva uno dei tanti ombrelloni che avevamo portato.
getou decise il posto in cui metterci e piazzammo gli sdrai e i teli, poi i maschi pensarono agli ombrelloni.
«gojo che cazzo fai non puoi avere tutta l'ombra tu» commentò utahime vedendo come gojo stava piazzando l'ombrellone più dalla sua parte.
«e va bene va bene»

«ora che fai?» chiese toji sedendosi sullo sdraio accanto a me dopo aver messo l'ombrellone rivolgendomi l'ombra.
«boh magari prima mi metto un po' di crema solare, sto un po' al sole e poi entro in acqua» dissi alzando le spalle.
«okay, ti metto la crema io»
gli sorrisi e gli passai la crema.
me la spalmò delicatamente per tutta la schiena, per i fianchi e sulle braccia.
mi girai e me la spalmò sulla pancia, sul collo e sulle guance.
ridacchiai.
«perché ridi?» mi chiese sorridendo.
«nulla, sei carino» ricambiai il sorriso.
finì di spalmarmela anche sulle gambe e poi finalmente mi misi al sole.
«io vado al bar, vuoi qualcosa?» mi chiese.
«mi prenderesti un pacchetto di patatine per favore?» gli chiesi mettendomi gli occhiali da sole poi.
«certo» disse scompigliandomi i capelli e andando al bar insieme a gojo, nanami, getou e choso.
le ragazze mi guardarono.
«io proprio non vi capisco» disse utahime posizionandosi gli occhiali da sole sopra la testa.
«quindi fate sul serio? siete una coppia?» chiese yuki alzando un sopracciglio.
scossi la testa sorridendo, non sapevo che dire.
«spero di si, ma non abbiamo ufficializzato nulla» dissi facendo spallucce.
«ragazza allora dovresti subito chiarire le cose con lui! pensa se magari tu vuoi qualcosa di serio e lui no e ti sta illudendo? fai qualcosa!» esclamò mei, le altre annuirono.
sospirai e mi distesi sullo sdraio.
«si avete ragione, vedrò cosa riuscirò a fare»

dopo qualche minuto vidi toji ritornare con un pacchetto di patatine, una brioche e due lattine di coca-cola, mi passò le patatine e la coca-cola e poi si sedette nell'altro sdraio di fianco al mio.
«poi mi spalmi la crema» disse dando un morso alla brioche.
«se è quello che vuoi» dissi aprendo il pacchetto.
mangiammo chiacchierando un po' e poi si tolse la maglia e i pantaloni successivamente, rimanendo in costume.
arrossii un po' ma feci finte di niente.
mi tolsi gli occhiali da sole e presi la crema solare che spalmai un po' sulle mie mani.
mi misi seduta accanto a lui gli massaggiai la schiena.

toccare la sua schiena possente lo trovavo un dono divino.
una delle molte cose che mi piaceva di toji era anche il suo aspetto, come risultava, e pensare che per ora era solo mio mi rendeva felice.

gli massaggiai bene la schiena, su e giù, e poi passai alle sue spalle, alle sue braccia e sempre più in basso.
finii e mi stesi al sole.
«entriamo in acqua poi eh» disse gojo buttandosi sul telo sulla sabbia.
«siamo venuti al mare per questo gojo» disse yuki mettendosi gli occhiali da sole.

dopo qualche minuto di riposo i ragazzi decisero di andare in acqua con un pallone gonfiabile.
noi ragazze li guardammo finché non giunsero in acqua e inutile dire che c'erano le solite ragazze che gli sbavavano addosso.
la cosa che però mi sconvolse ancora di più è come una ragazza, appena uscita dall'acqua, si strinse il costume del seno per far uscire l'acqua e fece più che altro finta di cadere addosso a toji.
e toji invece? sorrise, e la aiutò a riprendere l'equilibrio toccandole le spalle, in realtà le sue mani stavano percorrendo quasi tutte le sue braccia.
«non ci credo ma che sta facendo» disse utahime sconvolta.
«ma che cazzo» dissi scandendo le parole.
mentre gli altri ragazzi si accorsero che toji era indaffarato con un'altra, giunsero l'acqua e iniziarono a nuotare, toji invece rimase alla riva a parlare con quella ragazza.
«ma che stronzo le sta tenendo ancora le spalle» disse yuki.
risero insieme e la ragazza gli toccò i pettorali, a toji non dette fastidio.
la ragazza ad un tratto si allontanò un attimo e sparai che non sarebbe più tornata da lui e invece ritornò in più con il suo telefono.
«penso che toji stia dando il suo numero a quella biondina»
infatti, era una bella ragazza vista da qua, aveva un fisico da paura e aveva la pelle perfetta, bionda ed occhi azzurri, era semplicemente bellissima, come potevo dargli torto.
e come se non bastasse la biondina salutò toji con un bacio sulla guancia e se ne andò e toji raggiunse gli altri.
«wow che spettacolo» disse shoko mangiando le sue patatine.
«che cazzo però vaffanculo» dissi tirando gli occhiali da sole sul telo accanto al mio.
«vaffanculo vaffanculo vaffanculo» continuai a ripetere.
«ei ei t/n tranquilla, magari non è come pensi tu-»
«come pensiamo noi» utahime interruppe mei.
«sto facendo la figura della ragazza gelosa ma io e lui neanche eravamo fidanzati ufficialmente» dissi mettendomi le mani sul viso.
«sinceramente ho sempre pensato che toji fosse una persona di merda» disse yuki.
«lo è sempre stato» aggiunse shoko.
quasi non mi mettevo a piangere.
«ma poi l'avete vista lei, è perfetta è bellissima guardate che fisico che ha, avete visto il modo in cui l'ha guardata? si sarà innamorato di un'altra» mi rannicchiai sullo sdraio.
utahime si mise accanto a me e mi accarezzò la schiena.
«lascialo stare è uno stronzo non ci capisce un cazzo di amore o di ragazze»
«cazzo ma a me piaceva davvero!» quasi urlai.
arrivò gojo ad un tratto.
«che ci fai qua?» disse utahime.
«toji mi sta rubando la scena» disse mentre indicava toji parlare con un altro gruppetto di ragazze.
roteai gli occhi e mi girai dall'altra parte per non vedere.
«gojo diosanto stai zitto» sentii dire da yuki.
presi gli auricolari e iniziai ad ascoltare qualche canzone lasciando stare ciò che mi circondava.

«dai t/n finché non fa nulla di male non significa che non gli piaci più» continuai a ripetere tra me e me.
vaffanculo ma dovevo proprio essere una persona così gelosa? non sta facendo nulla di male.

«ehy t/n» shoko mi toccò la spalla.
«vieni in acqua con noi?» chiese indicando con la testa il gruppetto di ragazze più gojo in piedi che mi stavano guardando.
sospirai, posai tutto e andai da loro.

«eccole qua le ragazze!» esclamò getou schizzando poi yuki.
«stronzo di merda» disse shoko guardandolo dopo che ha mancato spudoratamente yuki schizzando lei.
ignorai toji e stetti vicino ad utahime ma inutile perché stava facendo le tipiche cose da coppia con gojo.
roteai gli occhi e andai da mei ma toji si mise subito vicino a me bloccandomi la strada.
«eddai non ignorarmi che mi fai star male» disse circondando i miei fianchi con le sue mani sott'acqua.
«magari quella a stare male sarei io non pensi?» gli dissi spingendolo lontano da me.
«che cosa?»
«non fare finta di nulla toji ho visto come guardavi quella ragazza bionda, vi siete persino scambiati i numeri ma sei serio?» esclamai, il gruppo si fermò da ciò che stava facendo rivolgendo l'attenzione su di noi.
«che cazzo t/n ma non preoccuparti a me piaci tu» disse cercando di riavvicinarsi.
«allora perché cazzo le hai dato il tuo numero?! dimmelo!» alzai sempre di più la voce.
«senti t/n non alzare la voce con me se no-»
«se no cosa toji? cosa! che vuoi farmi qua davanti a tutti?» incrociai le braccia.
«cazzo t/n che rottura di palle che sei» disse uscendo dall'acqua.
«wow toji! te ne vai senza darmi neanche una spiegazione!» urlai per farmi sentire.
fece per buttarsi sul telo e avvolgersi un asciugamano attorno al collo.
«vaffanculo» sussurrai girandomi verso gli altri che sembravano stupiti.
«state almeno in una relazione?» chiese gojo.
«no!» risposi.
«io comunque gliel'avevo detto che aveva fatto una cazzata nel scambiare il numero con la bionda» disse getou circondandomi il collo con il braccio.
«che cazzo ma ci stavamo pure frequentando»

dopo qualche ora passata tra mare e spiaggia, senza aver rivolto uno sguardo o una parola a toji, decidemmo di ritornare all'hotel alle cinque del pomeriggio perché dalle sette saremmo usciti in centro.
«vaffanculo come faccio ora a stare in stanza con toji fino alle sette» dissi ad utahime.
«se ti fa qualcosa urla, non mi fido di lui»
«tu non ti fidi di nessuno, è diverso» disse shoko che stava fumando una sigaretta.
entrammo nell'hotel e mi recai subito nella mia stanza, feci per chiudere la porta alle mie spalle ma toji la fermò ed entrò.
lo ignorai e iniziai a preparare i vestiti con cui sarei uscita quella sera.
dato che non volevo rivolgere la parola a toji e uscire dalla stanza sarebbe stata una pessima idea, mandai un messaggio a nanami chiedendogli se saremmo andati a ballare, affermò ciò.
presi i vestiti e andai dentro in bagno per prepararmi, mi chiusi dentro.
dopo essermi infilata il vestito nero che avrei indossato quella sera sentii la porta bussare.
«piccola ma che succede?» era la voce di toji.
lo ignorai completamente e uscii dal bagno, intenzionata ad andare nella camera di utahime e shoko dove ci sarebbero state anche mei e yuki, mi sarei preparata il resto là.
«t/n potresti non ignorarmi e rivolgermi la parola» disse serio mettendosi davanti alla porta.
«hai intenzione di non farmi uscire?» chiesi indicandolo.
«finché non mi dici che cosa non va si, ti terrò bloccata qui» disse incrociando le braccia, appoggiandosi sulla porta.
«ok va bene» sospirai pesantemente e mi sedetti sul letto.
«non mi è piaciuto come hai chiesto il numero a quella ragazza, come l'hai toccata, come le sorridevi e come l'hai guardata» ammisi, era stupido ma comunque dovevo dirglielo.
«non stiamo neanche insieme t/n» disse facendo spallucce come se non gli fregasse niente.
rimasi a bocca aperta, stupefatta.
«wow, toji, che stronzo che sei» gli dissi, lo spinsi via dalla porta, anche se sapevo non ci sarei mai riuscita ma lui si era già spostato di sua volontà, andai con passo veloce nella camera delle mie amiche.
trovai anche gojo e getou che stavano parlando con shoko.
«potete per favore tipo andarvene» chiesi perfida.
gojo mi guardò male e se ne andò seguito da getou.
«che è successo t/n?» chiese yuki chiudendo la porta.
«tutta colpa di quello stronzo di toji» esclamai sedendomi sul letto.
non pensavo sarebbe mai arrivato a fare ciò.
«che ha detto?» si è messa vicino a me utahime.
«gli ho spiegato cosa mi ha dato fastidio di ciò che ha fatto oggi, gli ho detto che mi ha dato fastidio il modo in cui guardava quella presunta modella, come la toccava e come le sorrideva. lui invece... mi ha detto semplicemente che io e lui non siamo manco fidanzati!» esclamai quasi piangendo.
«che stronzo»
«pezzo di merda»

eppure io ci tenevo a lui.

𝐅𝐄𝐄𝐋𝐈𝐍𝐆𝐒 ; toji fushiguroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora