Potenziale

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Kathy era sdraiata nella vasca di ghiaccio con gli occhi chiusi, tratteneva in sé il bruciore mentre Mrs. Lorenz le applicava una pomata e riusciva finalmente a dare un'occhiata alle sue ferite. Kathy non diceva nulla, troppo intenta a respirare. Mrs. Lorenz, dal canto suo, era altrettanto senza parole e molto incerta su come aiutarla.
- Mio marito chiamerà tra poco, già aver visto che il ghiaccio riporta la situazione sotto controllo è un passo avanti. La velocità con cui si rigenerano i tuoi tessuti è strabiliante, anche Michael era così all'inizio - confessò la donna. Poi si fermò a guardarla intimorita.
- Non la incenerirò perché mi ha parlato di suo figlio - disse Kathy senza aprire gli occhi. Muoveva lentamente il collo che gli doleva per l'immobilità prolungata o forse per la notte passata svenuta in una vasca molto più comoda di quella dove si trovava ora. Erano al piano sotterraneo in una sorta di lavanderia inquietante con vecchie lavatrici che andavano a ciclo continuo da quando era entrata lì dentro. Il rumore in effetti era quasi rilessante quando ti ci abituavi.
- Ho smesso di aver paura di lui, ma questo non cambia quello che ha fatto - disse Kathy decisa. Mrs. Lorenz annuì comprensiva. Vennero interrotte dal suono dello smartphone trasparente.
- È lui, metto il viva voce ... - disse soltanto. Kathy annuì.
- Ciao, scusa, mi sono liberato ora, come sta Kathy? - chiese Mr. Lorenz.
- David ha avuto un'ottima intuizione - Mrs. Lorenz la inquadrò nella vasca.
- Ghiaccio? - il dottore pensò per qualche istante senza renderle partecipi dei suoi pensieri.
- Potrebbe funzionare, è un buon inizio. Devi scusarci, Kathy, ma non conosciamo in dettaglio la tua mutazione, io, personalmente, non l'ho mai vista, purtroppo siamo arrivati tardi per salvare Jacob - ammise l'uomo. Kathy aprì gli occhi e studiò per un attimo il sorriso cordiale di Mr. Lorenz. Quegli occhi chiari, la pelata, lo sguardo sincero. Per la prima volta Kathy pensò che in effetti non assomigliasse troppo a suo figlio, anche se non sapeva spiegarsi il perché, forse il taglio degli occhi o il sorriso. C'era qualcosa di molto diverso in loro.
- Inquadra le braccia - chiese Mr. Lorenz alla moglie.
- Vedi quelle striature? Seguile verso il basso. Ora dalla mano verso l'alto. - la diresse lui.
- È come se ci fosse un punto d' origine - pensò ad alta voce.
- L'onda di Micheal non partiva dal petto? - chiese confusa Mrs. Lorenz.
- Qui sembra sia sui polsi. Possiamo verificarlo, se le metti una striscia di gomma nella zona e Kathy riesce a farla partire. Così dovremmo trovare l'origine. In tal caso potremmo provare a incanalare i fulmini. Col petto non era fattibile, ma se in lei partono da qui, potrebbe essere più semplice tenerle sotto controllo con un dispositivo esterno. Mi serve che misuriate a quanto arrivano le scariche elettriche prodotte, Tom dovrebbe poterlo fare. Intanto attorno a queste fasce metti del ghiaccio e vediamo se bloccano le scariche e per quanto, se non altro così dovrebbero guarirti le ustioni che hai addosso - promise Mr. Lorenz.
- David mi ha mandato le riprese della palestra la settimana scorsa, il tuo potenziale è davvero impressionante Kathy, penso che mio figlio se la sia vista brutta - confessò l'uomo.
- Posso sapere che cos'è questo potenziale? L'ho trovato spesso nel manuale, ma non mi spiego cosa sia - ammise Kathy in imbarazzo, si sentiva molto stupida.
- È una misura della quantità di siero massima che il tuo organismo può sopportare - semplifico lui.
- Prendi, Roxanne. Il suo potenziale da rosso è a metà tra il terzo e il quarto livello, loro l'hanno spinta oltre, mutandola al quarto. Quello che io ho fatto è cercare di riportare il valore del siero che ha in corpo più verso la sua soglia personale ... ci sono riuscito, in parte, con l'impianto e il tempo, certo a meno di agenti esterni. Un minimo scatto di siero per una siringa o per quella polvere che stiamo analizzando e lei rischia di rimanere soffocata. Il siero in eccesso si accumula nei polmoni e brucia gli alveoli, così che la sua capacità respiratoria diminuisce drasticamente. Il fatto che tu abbia un potenziale alto è una buona notizia, perché, una volta imparato a controllare l'onda, gli effetti collaterali dovuti all'eccedenza di siero in te saranno pochi o del tutto assenti. L'impianto lo hai resettato? - chiese quindi Lorenz a sua moglie.
- Si, ho messo i valori che usavamo per Micheal all'inizio - assicurò la donna.
- Però non fermano le scariche... - disse pensieroso il dottore.
- Vuoi provare ad alzarlo? - chiese l'infermiera.
- Non prima di aver fatto i test. Riesci a passarmi Tom? - chiese poi Lorenz.
Mrs. Lorenz annuì e la lasciò sola. Kathy cominciava a battere i denti in quella vasca. Per fortuna tornò dieci minuti più tardi, con Tom che procedeva lentamente dietro di lei con le stampelle. Kathy si doveva essere appisolata, sentì il suo tocco sul braccio. Si ridestò spostandolo agitata. Tom la guardò preoccupato.
- Come stai? - chiese quando le vide aprire gli occhi.
- Non faccio luce, quindi è già qualcosa - tagliò lei. Tom rimase allibito a guardarle le braccia, aveva paura di averle fatto male.
- Non guardarmi così, ti prego - disse solo Kathy scoppiando a piangere.
- Ehi, no, tranquilla, scusa, Mr. Lorenz ha un piano, ci proveremo, ok? - fece lui accarezzandole i capelli. Lei si scostò.
- So che sono orribile - disse la ragazza disperata.
- Non sei orribile, sei ferita e ti cureranno - disse lui deciso.
- Le fasce di gomma che hai trovato? - chiese l'infermiera. Tom gliele passò.
- Azzurre, mi prendi in giro? - fece Kathy adirata.
- C'erano solo queste - rispose Tom grattando la testa, in imbarazzo.
- L'azzurro ti dona secondo me - disse Mrs. Lorenz tagliando le fascette e fissandole sul retro del polso. Quindi prese due bande di ghiaccio e le arrotolò attorno al polso.
- In piedi... e tu aspetta fuori - ordinò poi.
Tom arrossì e uscì dalla stanza trascinando dietro di sé la porta. Quando uscì Kathy sembrava quasi una ragazza normale, con un paio di braghette corte e una maglietta e una felpa della scuola.
- Per nostra fortuna, il tessuto della divisa scolastica è ignifugo. Nuova seduta col ghiaccio e la pomata oggi pomeriggio. Vieni con me ora, non puoi stare nella camera al primo piano per il momento - disse portandola in un'altra area del sotterraneo. La seguì per un lungo corridoio poi Mrs. Lorenz si fermò davanti una piccola stanza in fondo. David era sulla soglia e si passava la mano sulla fronte sudata: doveva aver lavorato tutto il tempo che Kathy era stata ammollo. Entrò nell'ambiente buio.

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