Campeggio

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Roxy era distesa su uno sdraio e assaporava il sole della mattina. Kathy era seduta a tre metri dal muro con le mani raccolte e lanciava la palla ad occhi chiusi facendola rimbalzare, tutto con la mente. I due bracciali regolarmente ai suoi polsi. Non aveva attacchi da quasi una settimana. Simon era di nuovo in piedi, stava facendo esperimenti insieme a Tom su come convertire due vecchi skateboard a ruote in un hoverboard usando il loro potere di telecinesi. Ruzzolavano quasi sempre a terra: molto spassosi da guardare. Le nausee di Roxy continuavano alla sera, al mattino invece si sentiva meglio e un piccolo pancino cominciava a spuntare. Aveva già dovuto cambiare taglia dei pantaloni della tuta. Non poté che toccarsi il ventre e respirare a fondo sorridendo e stirandosi al sole. Non vedeva l'ora di tornare a camminare senza stampelle e senza quel gesso. Il ginocchio sarebbe stato da operare, ma per il momento non era il caso: poteva aspettare che nascesse il suo piccolo miracolo. A volte si fermava lunghi minuti ad immaginare come sarebbe stato, di che colore avrebbe avuto gli occhi o quale forma avrebbe avuto il suo sorriso. Aveva ancora paura, ma non intendeva arrendersi in quella che era senza dubbio la battaglia più importante della sua vita.

David la raggiunse scendendo dal monte di corsa. Si sedette esausto sull'erba verde di fianco a lei, con la maglia trapassata di sudore e il fiato corto. Essere vivi era una gran cosa.

- Ghiacciaio? - chiese Roxy.

- No, vetta est oggi - confessò David. Era partito prima dell'alba. Vedere sorgere il sole lassù era uno di quegli spettacoli che gli ricordava perché valeva la pena vivere e lottare. Roxy lo guardò stupita. Di solito quando andava lassù doveva prendere una grande decisione.

- Forse ho trovato il posto giusto, Roxy. Immagina... Alle pendici della White Mountain, sotto la protezione della più imponente catena montuosa dell'Apache County, c'è un grande lago blu. Qui mio padre mi ha lasciato qualche ettaro di terreno e nelle vicinanze c'era un vecchio campeggio rimasto invenduto e abbandonato da anni. Ci sono un po' di lavori da fare, ma è isolato, tranquillo e protetto dalle leggi della riserva, lontano da Washington e dai centri del potere e nessuno entra nella riserva indiana senza avere il permesso. È uno stato indipendente. È tutto diverso lì...- descrisse con fare teatrale David.

- E cosa ti fa pensare che la tua gente accetterebbe dei mutanti per vivere tra di loro? - chiese perplessa Roxy.

- Noi sappiamo bene cosa vuol dire essere guardati dall'alto in basso, essere confinati. E la percentuale di LWF è altissima tra i Navajo ...- ricordò David.

- Indovino, vi sposate tutti tra voi? - sorrise Roxy.

- Io no - sorrise David.

- Tu sei scappato da quei luoghi, se non sbaglio - obbiettò Roxy.

- Hai ragione, anni fa. Ero solo un ragazzo. Quando mio padre è morto di attacco di cuore ho attraversato un brutto periodo, volevo solo fuggire dai vecchi ricordi. Lo vedevo ovunque in quei luoghi. Mi mancano quelle montagne! – sospirò David.

- Stai cercando una casa per te o per i nostri ragazzi? – puntualizzò Roxy.

- Non è forse lo stesso? - sorrise David alzando le spalle. Roxy scoppiò a ridere.

- Sai che io sono più tipa da mare. Un bel posto caldo non coperto dalla neve per 200 giorni l'anno, l'hai considerato? - disse polemica.

- Infatti, c'è il lago, vedi, ho pensato a tutto - rise David.

- Quando li lasciamo andare? - disse Roxy sovrappensiero. Simon era riuscito a rimanere in equilibrio e stava volteggiando nel prato rincorso da Tom che ancora zoppicava molto vistosamente, anche se a lui avevano già tolto il gesso.

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