Sei

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Dopo aver bevuto la pozione polisucco lei e Nik avevano fatto in modo di ritrovarsi da soli con Bellatrix.
Quest'ultima non aveva sprecato la sua occasione di catturare due babbani per divertirsi nel torturarli.
Di fatto li aveva subito fermati per "parlargli".

Tutto ciò rientrava nel piano di Adeen ma quello che lei non calcolò fu l'imperio che lei gli aveva lanciato.
Non le avevano mai lanciato quel incantesimo, di fatto non era preparata alla sensazione di smarrimento che ne proseguì.
Vedeva tutto sfocato e l'unica cosa a cui riusciva a pensare fu l'ordine che la donna gli diede, seguirla fino a casa sua senza destare sospetti.

Si dimenticò completamente del resto mentre il suo corpo si muoveva come un automa.
Pochi secondi più tardi una voce dalle profondità della sua mente sovrastò quella di Leastrange.

NO, è un incantesimo, svegliati!

La sua coscienza le ripeté quella frase finché Adeen non ritornò in sè, non si fermò e continuò a fingere di essere incantata.
Con la coda dell'occhio vide Nik che proseguiva sulla sua strada con lo sguardo vuoto, la sua mentre babbana non era in grado di riconoscere quell'incantesimo e perciò lei doveva aspettare per riavere il suo migliore amico indietro.

Arrivarono nell'edificio e la donna li portò in uno scantinato, era buio, umido e c'era un odore nauseante.

Un po' come in un bagno pubblico.

Quando chiuse la porta alle sue spalle Nik tornò in se, si guardò intorno spaesato e le domandò subito cosa fosse successo.

«Ci hanno Imperiato, esiste come parola? Comuqnue, eri come in trans e tutto quello che potevi fare era seguire gli ordini della stronza.»

Si sedettero una accanto all'altro attendendo il ritorno della Mangiamorte che aveva indossato il ciondolo della madre di Adeen.
Dopo averglielo preso si sarebbero smateriallizati e sarebbe andato tutto secondo i piani.

Sentì dei passi e si preparò ma qualcosa la fermò, quelli che sentiva erano passi di quattro persone.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani e vide che si stavano rimpicciolendo, l'effetto della pozione stava cessando.

Merda.

Corse verso l'angolo buio della stanza appena in tempo, la donna era entrata e ormai lei era nel suo corpo.
Insieme a lei vide due ragazzi e una donna dai capelli rossi.

Che cosa ci fanno tre ragazzini qui?

«Sará così divertente torturarvi, da chi cominciamo? Dalla sanguemarcio o dal mezzosangue? Oppure tu Sirius, traditore della tua stessa famiglia.»

Solo in quel momento Bellatrix si accorse che mancava una persona nello scantinato.
Si diresse verso Nik con la bacchetta in mano.

«Dov'è finita l'altra?»

Lui la guardò ghignando.

«Chi?»

«Non giocare con me! DOV'È!?»

Intanto i tre ragazzi guardavano Nik confusi e preoccupati, sapevano bene che era meglio non farla incazzare.

«Proprio dietro di te.»

Fu Adeen a rispondere.
Leatrange si girò subito e la ragazza le diede un pugno in pieno viso, la strega più grande prese una boccetta dalla tasca e la lanciò in faccia a Adeen. Subito dopo quest'ultima la colpí sul braccio facendole cadere la bacchetta, le diede un calcio in pancia e poi una ginocchiata sul naso e cadde per terra priva di sensi.

«Stronza.»

Si poggiò le mani sulle ginocchia tossendo e cercando di prendere fiato, qualunque cosa conteneva la boccetta
era certa fosse una pozione.
Nik poggiò le mani sulle sue spalle aiutandola a rimettersi in piedi.

Cenere nel vento //Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora