Tre

457 24 3
                                    


Nik aveva le mani in tasca e osserva le persone che gli passavano accanto mentre rifletteva su quanto fosse stato stupido.
Come aveva potuto dirle quelle cose?
Sì, era arrabbiato ma non ne aveva il diritto. Tirare fuori suo padre era stata una pessima idea.
Anche chiamarla bambina arrogante era stata una pessima idea.

Insomma scaricare la sua frustrazione su di lei era stata una pessima idea.

Non pensava davvero quello che aveva detto ma ciò non cancellava il fatto che l'avesse detto.

Aveva senso?

Ma non era lì per capire se i suoi pensieri avessero senso o no
Un paio di giorni fa qualcuno aveva affermato di aver visto Adeen in un albergo lì vicino.
In quel momento era vicino all'edificio in questione sperando di trovarla e scusarsi fino a quando non l' avesse perdonato.
Cosa molto improbabile conoscendola.
Ma non aveva passato tutti quegli anni insieme solo per non parlarsi più.

L'avrebbe cercata per tutta Londra se necessario.

∆∆∆

Erano passati tre mesi dalla lite con Nik e ormai tutto mondo magico sapeva dell' esistenza di Adeen, ciò la lusingava e non poco.

Durante quei giorni aveva dovuto affinare la sue abilità nell'usare i coltelli dato che non sempre avrebbe avuto l'occasione di poter usare la magia.
Si era "costruita" un lavoro per sopravvivere nella sua nuova situazione, prima di tutto quel casino aveva lavorato come ladra da diversi maghi, questi, dopo aver scoperto chi fosse, avevano richiesto di nuovi i suoi servigi.
In fondo chi mai vorrebbe mettersi contro l'erede di Gellert Grindelwald?

Però non si faceva più pagare solo in soldi, aveva deciso una moneta di scambio ancora più importante.
I segreti.
Non parlava di quelli inutili come non aver lavato i denti, ma quelli con omicidi, tradimenti. Tutto quello che avrebbe potuto rovinarti la vita insomma.
Per garantire il suo silenzio stringeva dei patti infrangibili e giurava di non parlarne a nessuno.

Infatti in poco tempo conosceva tutto sui cazzi di tutti.
Questo le aveva anche dato una certa invunreabilitá contro i Mangiamorte, se la uccidevano avrebbero perso informazioni potenzialmente importanti.
Questo valeva anche per gli Auror.

Era anche migliorata negli incantesimi, specialmente nel Protego Diabolica.
Ormai poteva evocare quel fuoco senza bisogno di una bacchetta, ci aveva messo settimane per impararlo ma ne era valsa la pensa, almeno credeva fosse così.

In quel momento era seduta su un tetto e stava controllando la situazione nelle strade illuminate dalla luce tremolante dei lampioni. Era notte fonda, forse le due o le tre, ma questo non era un problema visto che erano giorni che il sonno non la sfiorava nemmeno.

Questo per lei non era un problema dato che era sempre indaffarata: o si stava allenando oppure stava pianificavo un furto. Interessante non credete?

Alla fine la sua situazione non era cambiata molto, tralasciando le immagini della sua faccia fissate su tutta Londra. Però guardava il lato positivo.
Ormai era una star.

Mancava solo il tappeto rosso e avrebbe comodamente sfilato per le vie di Londra.
Peccato farlo senza un accompagnatore.

Aveva pensato molto a Nik, anche se si era promessa di non farlo, effettivamente non capiva perché i suoi pensieri non le dessero ascolto.

Due ore dopo era ancora lì e si stava annoiando a morte, di certo non poteva mettersi a saltarellare fra un tetto e l'altro.

Però sarebbe diverten- No.

Cancellò l'idea malsana, aveva abbastanza ferite sul corpo.

Però...

Fortunatamente successe qualcosa che la distrasse, un gruppo di uomini avevano circondato un ragazzo.
Si avvicinò per sentire cosa stessero dicendo.

Cenere nel vento //Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora