Otto

325 21 1
                                    

Adeen si inginocchiò accanto a Nik.

Respirava ancora.

Tentò di capire dove fosse la ferita ma c'era troppo sangue.
Si mise le mani fra i capelli sporcandoli di rosso.

«C'è troppo sangue, non vedo nulla. C'è tropo sangue, io... io devo.... devo.»

«Tu non devi fare nulla... Adeen.»

Parlava appena.
Adeen gli prese le mani e poi guardò dritto negli occhi.

«Dove ti hanno ferito?»

«Stomaco.. forse.»

Premette forte sulla ferita e Nik grugnì di dolore.

Si guardò intorno in cerca di qualsiasi cosa che potesse essere utile.

«Non c'è nulla! PERCHÉ NON C'È NULLA!?»

Nik non sembrava migliorare, al contrario diventava sempre più pallido e i suoi occhi più stanchi.

Quando lo notò Adeen lasciò stare la ferita e gli prese la testa fra le mani.

«Nik, andrà tutto bene. Solo non ti addormentare, capito?»

Lui le prese le mani tremanti.

«Non andrà nulla bene.»

Sorrise debolmente con le lacrime agli occhi.

«No. Io.. Io troverò un modo... Io trovo sempre un modo.»

Lei scosse la testa cominciando a piangere, Nik aveva ragione, aveva perso troppo sangue ormai.

Nonostante questa consapevolezza Adeen negava le evidenze.
Fece per alzarsi.

«Vado a vedere se c'è qualcosa... tu.. tieni duro.»

Nik la prese per un braccio trattenendola con la poca forza che gli era rimasta.

«Non... non te ne andare.. ti prego. Resta.»

«Io devo cercare qualcosa.. devo fare qualcosa.»

Nik inclinò la testa.

«Adeen, ti prego.»

Adeen a quella supplica cedette si avvicinò e gli alzò la testa per poi poggiarla sulle sue gambe.

Gli accarezzò il volto cercando di pulirlo dalla sporcizia.

Cominciò a singhiozzare.

«Come facciamo sempre.. ricordi?»

Gli disse fra le lacrime, lui annuì piano.

«Quando avevo gli incubi.. stavamo sempre così.. e poi riuscivo a riaddormentarmi.»

Non sostenendo il suo sguardo Adeen alzò gli occhi al cielo mentre lacrime salate le bagnavano il viso.

«Ma questo non è un incubo, vero?»

Adeen scoppiò e non riuscì a trattenere i singhiozzi.

«M-Mi dispiace... è tutta colpa... mia.»

Assottigliò le labbra mentre sentiva il suo cuore cadere a pezzi.

«No, non è colpa tua... Adeen, promettimi... promettimi che continuerai a.. vivere. Non sopravvivere....Vivi, Adeen. Vivi per me..»

Finalmente Adeen ebbe la forza di guardarlo negli occhi, non c'era rabbia o disprezzo, al contrario sorrideva.

«Promettimelo»

Lei scosse la testa ormai a pezzi.

«N-Non posso.»

Nik la implorò.

Cenere nel vento //Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora