Parte 1 🏹

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Diversamente da quanto si può pensare non tutti i fuori legge vogliono davvero diventarlo. A volte sono delle circostanze a cambiare la vita...

Su una piccola isola, a largo di Sabaody, la vita era molto tranquilla, fatta di pesca e commercio. Qui era raro trovare pirati...loro generalmente preferivano andare su isole più grandi e vistose.

Per questo motivo la Marina era quasi completamente assente... proprio perché era un luogo molto tranquillo.

L'isola era circondata da monti alti, che nascondevano perfettamente il centro della città dove abitavano tutti gli abitanti... o meglio quasi tutti....

Sulla cima di una montagna, si poteva intravedere una piccola dimora in legno, circondata da una fitta foresta di alberi alti che faceva passare pochi raggi di sole.

Kyoko: Mamma io esco

Una bambina uscì da quella casetta con a presso alcune frecce. I suoi morbidi capelli, iniziarono a muoversi con il leggero venticello. Erano mori, ma spesso quando passava molte giornate al sole, si schiarivano leggermente. Li portava all'altezza delle spalle, perché secondo sua madre i capelli corti erano più comodi da portare, soprattutto per una bambina smaniosa di avventure.

Chiuse la porta di casa e iniziò a correre tra gli alberi, seguendo un sentiero che l'avrebbe portata fino al centro abitato. Lì si trovava la piccola bottega di famiglia, dove suo nonno vendeva attrezzi per la pesca. Fu proprio lui ad insegnarle a costruire delle frecce e a soli otto anni era diventata più brava persino di suo padre.

Akito: Buongiorno Kyoko!

La voce rauca dell'anziano si sentì in tutto il negozioetto. La bambina si mise sulla punta dei piedi per arrivare al bancone e appoggiò le frecce che aveva finito di costruire quella mattina.

Il nonno le prese e rimase sbalordito, rendendosi conto che la bambina era diventata più brava di lui.

Akito: Queste frecce sono perfette...

Abbassò lo sguardo su di lei, che intanto aspettava impazientemente una valutazione dal nonno. E così decise che era arrivato il momento di farle conoscere il cimelio di famiglia, custodito segretamente.

Akito: Ho da mostrarti qualcosa, vieni con me.

La bambina lo seguì nel retro della bottega, era un piccolo magazzino dove sistemavano tutta la roba da vendere. Ma Kyoko non riusciva a credere che dietro uno degli scaffali, si trovasse una stanza.

Rimase quasi senza parole ed entrò subito nel cunicolo poco illuminato, dove il nonno prese in mano un oggetto.

Akito: Non pensavo che questo giorno sarebbe arrivato così presto...ma ecco

Si trattava di un particolare arco e delle frecce, intagliate ed intrecciate in modo raffinato, come se fossero state lavorate per tanti anni da mani esperte e pazienti. 

Kyoko: Woow sono bellissimi

Era felice di vedere la contentezza di sua nipote nel vedere quel pezzo pregiato che poche persone conoscevano. Questo portò un senso di nostalgia nell'uomo che condivise con lei una pezzo della sua lunga vita che si era , ormai , lasciato alle spalle.

Akito: Vedi questi due pezzi appartenevano a me...quando ero giovane facevo parte della ciurma del re dei pirati. Eh che ricordi... . Quando mi ritirai nascosi questi due pezzi qui. Vedi sono molto preziosi e se qualcuno dovesse trovarli..sarebbe un grosso problema.

E fu così che iniziò il suo percorso...la sua storia !

Se solo suo nonno non le avesse mostrato quell'arco...a quest'ora starebbe ancora nella sua casa, nella sua isola con la sua famiglia.

La ragazza con l'arco 🏹 𖧷Law X readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora