capitolo 8

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Ci sono quattro cose che odio e non riesco proprio a sopportare del mio lavoro.

1) il paziente che non si fida di me e vuole che sia Tom a spiegargli come prendere le pillole;
2) chi prende un appuntamento e non si presenta;
3) chi mi giudica in malo modo, solo perché indosso una gonna;
4) le pazienti che ci provano pesantemente con lui.

Mi è capitato di vedere bambine regalare piccoli anelli, ad esempio quelli che si trovano nelle patatine, a Tom per poi fingere di essere una coppia. Loro non mi danno fastidio, anzi le trovo adorabili, specialmente quando gli danno un bacio sulla guancia, le peggiori sono le loro madri o semplicemente pazienti.

Mi è capitato di vedere scene orrende, donne, ma anche ragazzine di 15 anni, fingere di stare male così da passare qualche minuto con Tom, oppure ricevere la notizia, dopo le analisi, che sia negativa o positiva lo abbracciano, ovviamente ci sono casi e casi. Prima non mi avrebbe dato fastidio, ma adesso si.

Questo pomeriggio, verso le sei è arrivata tutta spaventata una donna con un vestito corto e molto aderente nero, i capelli e il trucco erano perfetti, sembrava essere uscita da un salone. Mi sono precipitata da lei, cercando di capire cosa avesse, mentre Tom finiva di visitare un altro paziente.

La donna vedendomi non disse nulla, se non oltre voglio essere visitata da Tom. Giuro avrei tanto voluto prenderla a pugni.
Quando Tom finale si liberò, la donna corse con le lacrime agli occhi, raccontando di avere un malore al cuore, una roba simile.

Tom la fece sedere sul lettino, per poi prendere lo stetoscopio, facendo ulteriori analisi. Tom non mi dava fastidio, d'altronde stava svolgendo il suo lavoro, era lei che gli prendeva la mano, mettendola sulla sua coscia o petto, anzi meglio dire, seno.
Avrei voluto cacciare, mi sarei beccata una denuncia e avrei rovinato la reputazione a Tom, come ottimo medico. Quindi ho dovuto sopportare quella gatta morta, anche se dalla rabbia spezzai a metà la matita che avevo.

Quando quella tortura finì, accompagnai velocemente la donna fuori, chiudendo la porta e facendo un bel respiro profondo.

P.O.V Krystel
Mi girai per ritornare a lavorare, quando trovai difronte a me Tom. Con un sorriso si avvicinò ancora di più, appoggiando le mani alla porta, bloccandomi lì.
Mi baciò il collo, mentre chiudeva a chiave la porta, così che nessuno entrasse.

"Amore non è una buona idea". Cercai di farlo ragionare, ma ormai era partito.
"Mi piace vederti gelosa". Sussurrò sulla mia pelle, mentre la sua mano scivolava sotto la gonna che indossavo.

Mi toccò da sopra il tessuto, mentre continuava a baciarmi il collo. La mia mente smise di ragionare, così mi lasciai andare, anche perché nessuno dei due poteva tornare indietro.
Mi tolse le mutande e la gonna, lasciandole sul pavimento. Mi prese la mano, lasciandomi a novanta gradi sul lettino, facendomi appoggiare i gomiti su di esso.

Prese del lubrificante, mettendone una buona dose sulla mia entrata e sul suo pene.
Entrò dentro di me, facendo aprire la bocca in una silenziosa o. Tenendomi per i fianchi, iniziò a spingere, lasciando qualche schiaffo sul sedere, si sta proprio divertendo oggi.

La sua mano scese verso le mie parti intime, toccandomi e lì non riuscii a resistere, doppia stimolazione. Venni urlando il suo nome, cosa che fece anche lui dopo qualche minuto.

Mi ripresi i vestiti, dopo esserci ripuliti.

"Spero che nessuno ci abbia sentito". Lo guardai.
"Anche se così fosse è una cosa normale amarsi".

Mi diede un bacio, si è proprio un idiota.

Buon pomeriggio💞
Finalmente ho scritto qualcosina hot, ieri non ci riuscivo proprio. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤

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