capitolo 11

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Mi svegliai grazie al sole che mi colpiva in faccia, mi girai per vedere Tom, magari per coccolarci un po', ma lui non era a letto. Mi tolsi il lenzuolo che copriva il mio corpo nudo, alzandomi e mettendomi le mutande e la camicia di Tom, che si trovavano sul pavimento insieme al mio vestito, reggiseno e tacchi. Dopo la festa, più o meno verso l'una, la maggior parte dei nostri vicini erano ubriachi, compresi noi. Una volta entrati nel suo appartamento, mi ha portato in camera da letto, per recuperare il sesso che avevamo perso sul balcone, non avendo il preservativo.

Devo dire che non ci è andato leggero, mi fanno male le gambe, ma è stato molto bello.
Andai in cucina, preparandomi il caffè per me e poi lavare la tazzina una volta finito, insieme a quella di Tom.

Decisi di farmi un giretto per casa, guardando cosa avesse Tom, non ficcando il naso nelle sue cose private. Diciamo che da quando stiamo insieme, l'unica cosa che ho visto è la sua camera da letto. Mi avvicinai alla biblioteca, guardando i libri, per poi prenderne uno. Lo aprii e cadde fuori una fotografia di Tom e una ragazza, sono felici e lui tiene un braccio attorno alle spalle. Forse questa ragazza è una sua ex? Misi a posto la foto e il libro, per poi andarmene.

Guardai l'orologio che si trovava sulla parete, erano le 08:45, cazzo a quest'ora dovevamo trovarci già a lavoro. Andai in bagno, bussando alla porta per poi entrare. Dalla doccia, spuntò la testa di Tom che mi guardava. Allungò la sua mano, verso il mio polso, per poi tirarmi a lui, facendomi entrare nel box doccia, dandomi un bacio e accarezzando la mia pelle, con le sue mani.

"Amore, siamo in ritardo". Dissi, lui sorrise.
"Non è vero". Mi tolse la camicia, bagnando definitivamente il mio corpo.
"Sono le 08:45, i pazienti ci stanno aspettando e non hai idea di cosa ci diranno per questo ritardo". Provai a lasciare il box, ma lui mi fermò di nuovo, prendendo la spugna piena di sapone, appoggiandola sul mio corpo.
"Siamo puntuali, tranquilla". Sorrise.
"Amore sei sicuro di sapere l'orario?" Lui sorrise e alzò gli occhi al cielo.
"Per essere sempre puntuale, ho messo l'orario un'ora avanti, non stiamo facendo tardi e nessun paziente ci sta aspettando".
"E funziona questo metodo?" Chiesi.
"Mi hai mai aspettato fuori la porta?"
"No".
"E allora funziona".

Mi diede un bacio, continuando con la spugna a lavare il mio corpo, cosa che feci anch'io, appoggiando sulla punta del suo naso, un po' schiuma.
Usciti dal bagno, ci recammo a lavoro, tenendoci per mano, sia per uscire dal palazzo ma anche in macchina, ricevendo qualche bacio sul palmo da Tom.

Buongiorno o buon pomeriggio (non ne ho idea 😅)
Vi ricordo che domani non posterò. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤

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