capitolo 9

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Sento qualcosa sbattere sulla mi finestra.
Mi affaccio, vedo quel piccolo stronzo di Amed.
"Che cazzo fai, stavo dormendo" mi passò una mano in faccia disperata dato che è quasi una settimana che passo insonne.
"Scusa ma ho ordini, devo portarti da una parte" ridacchia
"Mi serve il nome di chi ti ha dato ordini" gli rilancio un sassolino minuscolo
"Non penso ti arrabbierai" gioca con i piedi lanciando la ghiaia
"Cosa te lo fa pensare?" Domando
"Lo so solo"
"Muoviti!" Continua

Siamo arrivati sotto casa di Valerio, perché?
"Ora devo andare" Amed corre via lasciandomi da sola
"Sali rimbambita" mi urla da lontano

Salgo piano piano gli scalini del palazzo, penso non li puliscano molto spesso dato che sono pieni di sporcizia e polvere.

Suono al campanello e subito dopo la porta si apre.

"Buongiorno piccola" Vale mi prende per mano e mi tira verso di sé, mi lascia un bacio sulle labbra.
"Buongiorno" sorrido
"Dai vieni sono andato a prendere la colazione, scusa se non ti sono venuto a prendere io" ci sediamo al tavolo
"Senti volevo parlati di quello che è successo ieri sera" prende la mia mano
"Giulia mi piaci, mi piace tutto, ci conosciamo ormai da un bel po' di tempo, sentivo a pelle che tu sin da subito ti sei rapportata a noi come nessun altra aveva mai fatto, sei dolce, penso di essermi innamorato di te" mi si gela il sangue a sentire queste parole, non me lo aspettavo, pensavo non ricambiasse. Anche a me piace , ma che dico ci sto sotto, sotto a un treno.
"Vale piaci anche a me" sorrido,sul suo volto nasce un espressione di felicità, sorride.
"Vieni qui" mi avvicino, mette le sue mani sui miei fianchi e piano piano riesce a farmi sedere su di lui, mi bacia, un bacio bellissimo, le nostre lingue danzano in sincronia come se si conoscessero da anni, come se ci conoscessimo da anni. Penso di non aver mai provato le sensazioni che provo con lui.

Mi prende in braccio e non staccandosi dal bacio si dirige verso la camera.
Chiude la porta a chiave, mi adagia sul letto, lo fa con tanta delicatezza, come se avesse paura di rompermi, come se fossi l'oggetto più fragile.
Piano piano inizia a togliermi gli indumenti di dosso, lascia dei baci umidi su tutto il mio corpo nudo, riesce a farmi sentire la ragazza più amata al mondo con un solo gesto.
Facciamo l'amore.
Mi sono sentita apprezzata, amata, speciale, in una sola volta, mi fa bene Valerio.
Mi accoccolo al suo petto, mi stringe a se, lascia tanti baci sulla mia testa, accarezza il mio corpo nudo, e i brividi in questo momento non mancano.
Presa dal momento, mi addormento beandomi di tutto l'affetto che un solo ragazzo riesce a darmi, quello che quasi in una vita intera è stato assente.

Mi sveglio provando questa paranoia di essere osservata da qualcuno e be' aprendo gli occhi c'è, Valerio mi accarezza i capelli adagiati sul cuscino, mi guarda il viso, ogni singolo centimetro del mio corpo, mi sento così piccola e impotente sotto il suo sguardo.
"Piccola" mi lascia un bacio dolce sull'angolo della bocca.
"Quindi ora che siamo? Ci stiamo frequentando?" Inizia a fare domande.
Lo bacio.
"Ci stiamo frequentando" sorrido dopo essermi staccata dal bacio.

*spazio autrice*

Che ne pensate?

Grazie mille per tutte le stelline, commenti e letture. Questa storia mi sta trasportando tantissimo, prima di dormire scrivo qualche capitolo, mi rilassa davvero tanto.

sogni // vale painDove le storie prendono vita. Scoprilo ora