STEPBROTHERS

3

HARUKI'S POV:

Siamo arriva alla discoteca. Gli altri fanno i salti dalla gioia e io sono pietrificato. La musica è fortissima e dobbiamo ancora entrare...Magari ci saranno dei tipi loschi che spacciano droga? O il bodyguard mi prenderà a calci sul sedere perché sembro un quindicenne? Molto mi dicono infatti che sembro giovane...No, devo stare tranquillo, ovviamente mi sono portato dietro la mia carta d'identità quindi non rimarrò fuori anche se ora pensandoci non sarebbe una cattiva idea.

-Oh no - Dico.

-Che c'è? - Chiede Hiro.

-Non ho la mia carta d'identità. Me la sono dimenticato a casa! Che sbadato -

-Non sei bravo a fingere Haru. Rimarrò io accanto a te per tutta la serata, non ti lascerei mai solo in preda alle ragazze alcolizzate - Dice ridendo.

-Sono sicuro che mi abbandonerai appena entreremo, sei un donnaiolo -

-Il mio Haru è più importante di qualsiasi altra ragazza su questo pianeta! -

-Sei sicuro di essere sobrio -

-Più che sicuro. Vuoi che ti tenga la manina? - Dice sorridendomi per poi con un braccio prendermi per rimanere attaccato a lui.

-No, non ho cinque anni. Va bene così - Il bodyguard ci fa entrare dopo aver visto le carte d'identità.

Cinque minuti dopo...

Ed ecco che sono rimasto da solo al bancone del bar. Riesco a intravedere in mezzo alla gente Hiro e i suoi amici che ballano ridendo come matti. Mi sembra di essere un genitore al compleanno di un bambino di sei anni. Mi sto annoiando, ma non voglio mischiarmi a quella folla di persone, avrei paura di venirne risucchiato dentro. Hiro finalmente si accorge della mia esistenza e si avvicina a me.

-Ma cosa ci fai ancora qui? Vieni a ballare con me -

-No -

-Eddaiii lasciati andare un po'. Bevi questo - Dice porgendomi in avanti un bicchiere di plastica rosso.

-Non bevo -

-Ma come no!? Mi avevi detto che lo avresti fatto -

-Non è vero, ti avevo detto che ci avrei pensato. Infatti ci ho pensato e non voglio bere. Non sono bravo a reggere l'alcool e poi ho pure lo stomaco vuoto. Come hai detto tu non fa bene bere senza aver mangiato qualcosa prima -

-Touché. Però almeno balliamo insieme. Per questo non hai scuse. Fammi questo favore, balla con me - Mi dice sussurrandomi all'orecchio. Ecco che ritorna la pelle d'oca e il rossore sul viso. Quando fa così mi è impossibile resistergli.

-Ok - Mi trascina per un braccio verso il centro della pista da ballo.

-Facciamo un duo - Mi dice. -In che senso? - Chiedo confuso.

-Hai presente le coreografie di coppia? Facciamone una, sarà divertente -

-No! E' imbarazzante -

-Ma dai, guarda tutti. Ti pare che si stiano facendo tanti problemi a non risultare ridicoli? -

-Beh, effettivamente... -

-Ok facciamolo, ho deciso. Sono stanco di chiedere sempre il tuo consenso. Tu sei la ragazza e io il ragazzo -

-Sembra che tu abbia una strana e perversa ossessione per queste cose se la dici così... -

-Chi lo dice che non ce l'abbia? - Dice facendomi l'occhiolino. Mi prende la mano e la alza facendomi poi roteare. Mi sento patetico. Poi senza neanche rendermene conto mi attira a sé facendomi girare lungo il suo braccio e così facendo ci ritroviamo vicinissimi. Il suo braccio mi sorregge la schiena e la mano di quel braccio mi tocca la parte della pancia sotto l'ombelico. La sua faccia è a due centimetri dalla mia. Riesco a vedere un ghigno stampato sul suo volto. Un mio braccio è attorno al suo collo. Con l'altra mano lo spingo sulla fronte per allontanarlo. -Hey ma che fai? Stavamo andando così bene - Mi dice con fare dispiaciuto. Mi sa che sono l'unico ad essere a disagio in quella posizione. Mi faccio troppi problemi, stavamo soltanto ballando.